Il sindaco di Ceprano Marco Galli replica all'opinione controcorrente di Lucio Marziale: parlare di mafie fa male ai boss ed ai loro affari, perché nel silenzio possono gestirli ancora meglio
È vero, questa è una provincia che negli anni ha scelto di farsi del male.
Per esempio quando personaggi locali, privi di qualsiasi scrupolo, hanno deciso di concedere i propri terreni o le proprie fabbriche dismesse agli avvelenatori di professione che, in quei siti, hanno seppellito di tutto.
Questa provincia si è fatta del male quando imprenditori del posto, hanno scelto di fare affari con la camorra.
Il male più grande a questo territorio lo hanno provocato i rappresentanti istituzionali e la politica che, per trent’anni, salvo rarissime eccezioni, hanno scelto il silenzio, mentre la criminalità organizzata riciclava danaro e nascondeva latitanti qui in mezzo a noi.
Questa è una realtà, sulla base dei dati oggettivi presentati dalla stessa Magistratura, pesantemente interessata da fenomeni corruttivi, che hanno condizionato negativamente i livelli di sviluppo del territorio.
Milioni di beni, sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, stanno a dimostrare come la Ciociaria abbia subito le influenze nefaste dell’antistato.
Non si è sparato, fortunatamente, perché qui si è soprattutto riciclato e, verosimilmente, gli equilibri hanno resistito.
Non c’entra il turismo con il dovere di informare e informarsi. Semmai, qualcuno dovrebbe chiedersi perché questa meravigliosa provincia, sotto l’aspetto storico e naturalistico, non sia stata in grado di attuare adeguate politiche nell’ambito del turismo. Questo sì può rappresentare un freno allo sviluppo.
Ogni iniziativa che possa allarmare la società civile, favorendo gli anticorpi contro le mafie e la corruzione va incentivata e sostenuta. Così non si fa del male al territorio.
Negli anni, proprio i mafiosi e loro fiancheggiatori hanno sostenuto che parlare di mafie allontanava i turisti, rovinando il buon nome delle comunità.
Caro Lucio Marziale (leggi qui ‘Ciociaria, il piacere di farci del male da soli’), noi che siamo persone per bene, parliamone degli sporchi affari delle mafie e della corruzione e, contestualmente, visto che si tratta di una esigua minoranza, decantiamo le bellezze della nostra terra, che merita di essere vista e vissuta.
Per questo, spero di incontrarti e salutarti il 20 a Ceprano.