La signora Folchetti e le donne in finestra (di F.Dumano)

Foto: © Archivio Piero Albery
Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

La vita delle donne è un’affacciata alla finestra. Credo che sia la collezione di immagini ideali più vasta.

Non è un caso se nello sterminato archivio Albery, l’obiettivo su un mondo in Bianco & Nero abbia sorpreso in finestra tantissime donne di ogni generazione e ceto sociale. Rari gli uomini affacciati.

Le donne affacciate alla finestra hanno da sempre affascinato l’immaginario maschile degli artisti. Lo stesso Raffaello scopri La Fornarina alla finestra, Bartolomeo Esteban Murillo se avesse visto questa collezione di foto, così Edward Hopper, si sarebbero innamorati.

Anche io da bambina ad Arpino ero affascinata dalle donne affacciate in finestra, hanno alimentato il mio immaginario.

Diane Wolffthal: ‘La donna alla finestra desiderio sessuale lecito e illecito nell’Italia rinascimentale fino agli inizi degli anni 70’. Arpino è stata un’avanguardia anche in questo, le donne oltre a sfatare il concetto che sedersi al bar nel salotto della piazza Municipio dovesse essere prerogativa maschile, hanno aperto tranquillamente le finestre e il Piero le ha immortalate.

Guardiane della vita. La signora che si affaccia è la signora Folchetti. Una generazione di fotografi. Abitava al primo piano del palazzo di mia nonna in via Giuseppe Cesari, nella mia vita ha svolto un ruolo fondamentale. Negli anni ’70 nel nostro palazzo (abitavo all’ultimo piano, 78 scale a piedi, non esisteva al tempo in quel palazzo, ascensore e neanche citofono, il cellulare era fantascienza) lei era l’unica fonte che potesse sapere se arrivando nei piani alti qualcuno ti avrebbe aperto.

Le chiavi di casa erano a quei tempi una conquista delle sette fatiche di Ercole. Dovrei farle un monumento speciale. La signora Folchetti in quegli anni è stata una sorta di vice nonna ti apriva la porta e già aveva pronto per te pane e Nutella.

Le donne in finestra… Ricordi in Bianco e Nero, è una vasta collezione nell’archivio di Piero: inutile interrogarsi su come abbia potuto catturare tanti volti, dalla donna che stende i panni a quella che lavora ai ferri, dalla donna che dialoga con la vicina alla donna, che scruta il mondo.

Perché la vita delle donne è un’affacciata alla finestra.

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