Fulvio Martino, il prof dal fascino tenebroso

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

di FAUSTA DUMANO
Scrittrice e insegnante
detta ‘Insognata’

 

 

 

Ricordi in bianco e nero… il professor Fulvio Martino era ed è rimasto un uomo dal fascino tenebroso. Sempre elegante e con gli occhiali. Il prof di Educazione Artistica alla scuola media, poi di Arte al liceo Scientifico di Sora. Ricordi in bianco e nero: pensa che intreccio il mio prof delle medie è stato mio collega al liceo Scientifico di Sora. Sono quegli arcani della vita che la rendono un puzzle.

Chi da ragazzina non si è presa una ”scuffia‘ ‘per il prof tenebroso? Fare outing è sempre difficile, ma so che state ricordando. Non è riuscito a dare un senso alla mia matita, ma non per colpa sua, nonostante sia il primo che abbia liberato la mia mano sinistra.

Ricordi in bianco e nero. Una volta ancora negli anni 70 la mano sinistra era la mano del peccato, del diavolo, era quasi reato usarla a scuola. Risultato ancora oggi in pubblico scrivo con la destra, nonostante lui abbia provato a recuperare la mia sinistra. Ricordi in bianco e nero: mi ha fatto però amare la Storia dell’Arte.

In quegli anni Educazione Artistica era un po’ Cenerentola. Ma diciamola ancora oggi è Cenerentola l’Arte, nonostante la grandezza del patrimonio artistico italiano. Il prof è stato uno dei presidenti del Circolo Tulliano. Il circolo a quei tempi segnava la vita arpinate, quasi un patto di sangue segnava i soci. Nel mio immaginario di ragazzina nel Circolo Tulliano avrebbero potuto ambientare il film I Vitelloni, un film cult in quell’ epoca.

Nel salotto culturale anche lui a volte sedeva sui gradini della chiesa. Si potrebbe scrivere un trattato di sociologia sui gradini e il loro possesso, le storie narrate sui gradini.

Crescere ad Arpino, più scorro le foto di Piero e più mi accorgo che è stata una piacevole avventura. Un’avventura che ha lasciato il segno tanto che guardando le foto, mi sono messa a riannodare i fili della memoria.

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Foto: copyright Archivio Piero Albery, tutti i diritti riservati

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