Lucio Vicalvi, l’anima artistica e proletaria dell’Arpino anni ’70 (di F. Dumano)

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I Ricordi in Bianco e Nero i Fausta Dumano. Lucio Vicalvi ed i Feavers. La musica, le canzoni, le manifestazioni del Pdup e le sigle di sinistra.

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

​Parlare di Arpino negli anni 70 significa parlare anche di lui: la figura al centro è Lucio  Vicalvi, circondato da Lucio Marziale, in quegli anni Lucio Il Radicale e Claudio  Colafrancesco, detto cocacola. Raccontare quegli anni è parlare anche del Vicalvi, che saliva spesso da Isola del Liri.

Era ‘il musicista‘, quello della chitarra e dell’armonica. A sedici anni andava a lezione di musica. Imparò a suonare il basso. Negli anni ’60 aveva già dato vita ad un gruppo locale noto con il nome The feavers”. Poi ha legato il suo nome ai Cave Canem, Le Fragole sciroppate, I Discepoli.

 

Lui era più grande di noi e rappresentava un modello di libertà.

Nonostante la politica assorbisse negli Anni 70 molte sue energie, continuava a portarsi dietro la musica. La sua presenza assicurava che la serata sarebbe finita a Civitavecchia cantando dietro di lui.

Più grande significava essere motorizzato. Ricordi in bianco e nero… Aveva, credo, una Cinquecento bianca, forse quella della foto.

Ad Isola del Liri invece in quegli anni ci incontravamo nella sede del PdUP, il Partito di Unità Proletaria, che era aperta a tutto ciò che si muoveva oltre il Pci, alla sua sinistra .

Quegli anni erano caratterizzati da una polveriera di sigle a sinistra. A Roma non ci si ‘contaminava‘, ognuno restava nel suo ‘recinto’ con le differenze, ma in paese ci si ‘mescolava’ cercando punti di unione e di contatto.

 

La musica ha continuato ad affascinare Lucio. Si è registrato negli Anni 90 alla Siae. Traditi come Gesù, una canzone natalizia, è stata selezionata ed interpretata dall’attore Alessandro Haber. In rete è possibile trovare diverse sue canzoni.

Si potrebbe scrivere un romanzo sui testi delle sue canzoni che trasudano di sogni, d’amore. Un cantautore che è noto a chi ha frequentato, per esempio, la Cantina di Frosinone ai tempi di Franco Bianchi.

 

Nei ricordi in bianco e nero nell’Arpino degli Anni 70 anche Lucio Vicalvi ha scritto delle pagine. Ricordi in bianco e nero… Sono anni che in chat su Facebook gli lancio il tormento per ricordare il titolo di una canzone: un amore pieno di colori, dove predominava il rosa.

 

Chissà se tra i lettori e le lettrici non spunta fuori qualcuno che riconosca la canzone che in quegli anni mi affascinava…

 

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