
Un marito distratto fa un pit stop, ignora la moglie scesa per sgranchirsi, e parte! Dopo un’odissea di 80 chilometri, la ritrova. Anzi: è lei a ritrovare lui. Chissà se è stato il tratto di strada più piacevole degli utlimi anni...
Mettiamo in chiaro da subito le cose: noi non ci crederemo mai. Nemmeno se dovessero giurarcelo con i due indici incrociati e dando il bacetto sopra, neanche se dovessero fare appello a 50 anni di matrimonio senza mai una pausa. Anzi: è proprio quel dettaglio del mezzo secolo insieme a farci dubitare.
Perché o ti adegui o impazzisci, o assecondi o ti sfinisci. I più anziani assicuravano che è una forma di autodifesa: poco alla volta il cervello comincia a non sentire più i borbottii del coniuge, non fa scattare la reazione ma anzi sopisce quelle che sembrano delle provocazioni e le rende silenziose. Ci anestetizziamo.

Così, viviamo serenamente senza litigare. Prima ci si anestetizza, prima si lascia fare quest’opera di difesa al cervello e prima inizia una vita coniugale più serena. Deve essere stato questo che è scattato nella mente di un esperto camperista, tanti chilometri alle spalle ed un matrimonio celebrato nel 1975.
Ore 20.30, Comacchio. Lui guida, lei dorme nella cuccetta sul retro del camper. A un certo punto mette la freccia e si ferma per un controllo rapido al paraurti, risale soddisfatto, ingrana la marcia e via, a tutta birra verso sud. Peccato che nel frattempo la moglie, insonnolita ma ancora lucida, sia scesa dal lato opposto per stiracchiarsi le gambe o forse solo per sfuggire alla playlist “Evergreen della Balera” che il marito ascolta in loop dal ’96.
Quando si accorge che il camper è partito, è troppo tardi: il marito è già un puntino lontano, perso nei suoi pensieri. La signora, rimasta in vestaglia e ciabatte, si ritrova così sola, senza telefono, senza documenti.
Solidarietà a doppio taglio

L’Italia è un Paese dove la solidarietà è un’arma a doppio taglio. Gli automobilisti si fermano, offrono aiuto, e avvisano i carabinieri. Che partono alla ricerca del marito smemorato. Passano due ore e 80 chilometri prima che l’uomo venga finalmente rintracciato.
Chissà se sono state le due ore più belle degli ultimi anni. E se una volta tornato dalla moglie, sono stati i 5 minuti (o – considerata la difficoltà delle donne a dimenticare le cose – l’inizio dei due mesi più brutti della loro vita insieme).
Però, a sua discolpa c’è un’evidenza: chi ama, torna sempre indietro. Anche se dopo 80 chilometri sulla Statale. E lui è tornato.