La legge è chiara. Ma quando la correttezza formale genera ingiustizia sostanziale, la Giustizia rischia di restare muta di fronte alla vita vera.
C’è un punto in cui la Giustizia, pur restando formalmente corretta, smette di essere giusta. Lo si supera quando la Legge, chiusa in una lettura sterile, si dimentica delle persone. Come nel caso di Lorena, vedova a 47 anni per colpa del Covid, con due figli da crescere e una sentenza che la colpisce due volte.
La prima: le nega il risarcimento dell’assicurazione per la morte di suo marito che invece le avevano riconosciuto i giudici che per primi avevano esaminato il suo caso. La seconda: la condanna anche a pagare 24.000 euro di spese legali.
Dal punto di vista giuridico ci può anche stare. I giudici dicono che il Covid non è un “evento violento” in senso assicurativo. Non è un “infortunio”: è una malattia, grave e micidiale ma è una malattia e non un incidente. Normale, dunque per i giudici, che non venga risarcita.
La legge corretta che però non vede tutto

Fin qui la Legge. Poi però c’è un senso di giustizia che va interpretato. Un lavoratore, quando si assicura contro gli infortuni, in genere pensa di garantire i suoi familiari nel caso in cui gli succeda qualcosa e non possa più badare a loro. I cavilli, le parole che devono essere interpretate, definiscono un ambito in quell’assicurazione ma probabilmente lasciano un’altra convinzione in chi, mese per mese, ha pagato pensando di essere coperto.
E allora sì, il nodo è tecnico. Il diritto è un gioco di definizioni, d’accordo. Ma è anche la capacità di interpretare il presente, di non negare la realtà con cavilli da nota a piè di pagina.
Negare il risarcimento è una scelta giuridicamente ineccepibile secondo la corte d’Appello. Ma i 24mila euro di spese legali per una vedova che chiede di tutelare se stessa ed i suoi figli, non è Giustizia.
Peggio. Perché dice che la Giustizia è una cosa solo per ricchi. E non è così. Se il diritto ignora l’umanità, resta solo il codice. E il codice, da solo, non basta a fare giustizia.
Senza Ricevuta di Ritorno.



