
Una manovra errata: un figlio ferito per sempre, una madre condannata dal peso del suo eroore. La Procura di Milano sostiene che per lei la pena legale potrebbe essere superflua. Poiché già vive il dolore della situazione. La giustizia deve servire la comunità e non infliggere ulteriori sofferenze
Al di là dei Codici, al di là delle sanzioni. C’è una Giustizia che nessun Codice può scrivere. Perché si annida nel silenzio delle notti insonni, nello sguardo vuoto di una madre che ha commesso l’unico errore che nessun essere umano potrebbe mai perdonarsi.
È accaduto in un cortile di provincia: una manovra d’auto, un istante di distrazione, e la tragedia. Il figlio di 18 mesi sotto una ruota. Vivo, ma per sempre leso. E la madre, per sempre inchiodata a un dolore.

Ora la Procura di Milano dice una cosa: che forse in questo caso il processo stesso è una pena inutile. Crudele. Forse — lo dice il magistrato dell’Accusa — persino incostituzionale. Perché la madre sta già scontando il peggiore dei castighi: convivere con le conseguenze ciò che ha fatto, anche se per sbaglio e senza volontà. Nessun tribunale potrà mai infliggerle qualcosa di più pesante di ciò che già porta addosso, ogni giorno.
La Giustizia non è vendetta
La Procura di Milano ci ricorda che il diritto penale non è vendetta cieca. È strumento, non totem. Deve servire alla collettività, non infierire dove non serve.
La questione è sottile e scivolosa. Le “pene naturali” — come le chiamano i giuristi — non sono un alibi per chi ha sbagliato, ma il riconoscimento che, a volte, la sofferenza è talmente grande da rendere superflua quella inflitta dallo Stato.

Il punto è: quando la giustizia smette di essere giusta? Quando punisce senza motivo. Quando la pena non rieduca, non previene, non risarcisce. Solo colpisce. E questo è il caso.
Il Giudice ora dovrà decidere se lasciar parlare il Diritto o se, per una volta, lasciarlo in silenzio. Ma qualunque sia la strada, una cosa è certa: certe tragedie non chiedono punizioni. Chiedono rispetto. Perché nessun tribunale può restituire una vita normale né a quel bambino né a quella madre. Anche la giustizia, a volte, deve saper piangere in silenzio.
Senza Ricevuta di Ritorno.