Il rischio che tutto diventi una barzelletta

Indicare le regole e poi passarci sopra rischia di essere un pessimo affare. Perché, sulla base dello stesso principio, domani sarà difficile far rispettare le nuove norme

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Senza entrare nel merito scientifico della questione: perché quando c’è di mezzo la salute tutto diventa una scelta personale. Curarsi o rinunciare, entrare in sala operatoria o restare sulla sedia a rotelle: non è questione di logica ma di sentirsela.

Su questo non c’è materia di discussione: la pelle è pelle.

Proprio per questo, le cure non sono obbligatorie. Non lo sono state nemmeno quando c’è stato il Covid e – prima della messa a punto dei vaccini – si rischiava di appestare il prossimo, mettendo a serissimo rischio la vita degli anziani e dei più fragili.

Non vuoi vaccinarti? Scelta tua. Ma non puoi fare quello che fanno tutti fino a quando rischi di ucciderli con il tuo alito.

Se tutto diventa una pulcinellata

(Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

Se la salute è scelta personale, se il vaccino lo è altrettanto, allora la questione è un’altra.

L’annullamento delle multe a chi era andato in giro rischiando di appestare gli altri è uno dei peggiori segnali che questo Governo, qualunque Governo, potesse dare.

Non per il vaccino. Ma perché se ci sono delle regole valgono per tutti.

Rimangiarsele senza una ragione, oltre a dividere ancora una volta gli italiani tra furbi e fessi, è una solenne pulcinellata. E nei panni del pagliaccio ci finisce lo Stato.

Senza Ricevuta di Ritorno.