A furia di parlare male di tutto ciò che ci circonda, restiamo increduli di fronte ai dati Agenas sull'ospedale di Frosinone
Si chiama Esterofilia: parola così poco usata da essere quasi dimenticata. Diventò di moda in Italia all’inizio degli Anni 80: anche quella volta c’era una grave crisi dell’Automotive e così partì la campagna contro gli esterofili. Cioè quelli che compravano macchine straniere nonostante la Fiat ne facesse di altrettanto buone.
Oddio: a sostenerlo era la pubblicità. Che fossero così competitive è una leggenda, se si pensa che negli Stati Uniti associarono alla sigla Fiat la frase Fix It Agan Tony, cioè Anto’ avvitala ancora, perchè erano sempre sgangherate.
Ma bisognava salvare l’economia e così partì la campagna contro gli esterofili per i quali qualunque cosa fatta all’estero era meglio di quella italiana.
In realtà, questa tendenza la abbiamo nel sangue. Perché l’Italia ha una storia giovane: i nostri 150 anni dall’unità del Paese sono nulla. E per noi, l’unica cosa nazionale in cui ci riconosciamo è quella del Calcio quando vince le coppe del mondo o d’europa.
Parliamo male di tutto ciò che ci circonda. Poi una sera ci svegliamo e ci ritroviamo con il messaggio di Sabrina Pulvirenti, commissario della Asl di Frosinone. Fa sapere che i rilievi Agenas hanno collocato la Neurochirurgia dell’ospedale Spaziani del capoluogo tra quelle che in Italia funzionano meglio.
La settimana scorsa Agenas aveva messo sul podio anche la nostra Cardiologia. E noi, della nostra Sanità, parliamo sempre male.
Chissà, forse la spiegazione è che Sabrina Pulvirenti non è ciociara e quindi ha avuto un attacco di esterofilia, cominciando ad apprezzare ciò che è frusinate ma per lei è forestiero
Oppure davvero abbiamo delle ecccellenze. Ma siamo degli esterofili.