Come se un mago cattivo avesse cambiato il finale delle nostre favole. Toccando anche ciò che è di più solido nel Paese: i carabinieri
C’è qualcosa di innaturale nella Cronaca che raccontiamo in questi giorni. Come se un mago cattivo avesse fatto un sortilegio e cambiato tutti i finali delle favole: niente più principi che arrivano a svegliare Biancaneve, niente più Re e Regine che vissero felici e contenti.
A rendere crudele la nuova versione della storia è che i personaggi non sono spariti: ma hanno cambiato completamente il loro ruolo. Come se Biancaneve finisse per chiudersi in casa con tutti e sette i nani e sbarrasse la porta al tizio sul cavallo bianco. Come se Cappuccetto Rosso si mettesse d’accordo con il lupo ed insieme andassero a torturare la nonna.
Ripugna la sola idea. Perché esiste un ordine delle cose all’interno del quale troviamo il nostro ordine. E quando le vediamo fuori posto corriamo istintivamente a ripararle. Per questo ci viene naturale aiutare gli altri e quando lo facciamo è come se avessimo confermato inconsapevolmente un pezzo di quelle favole che ci raccontavano da bambini.
Per questo è innaturale quello che stiamo raccontando in questi giorni: in luogotenente dei carabinieri con 5 medaglia al petto arrestato a Ceccano con l’accusa di avere fatto la cresta sui finanziamenti europei. Un carabiniere ubriaco che investe i vigili urbani a Roma e ad uno amputa una gamba, ridendo senza rendersi conto. Un colonnello dei carabinieri che ha comandato il provinciale di Frosinone arrestato per l’omicidio di un sindaco per bene insieme ai mafiosi.
I carabinieri sono quelli che mettono a rischio la loro vita per salvare quella degli altri, non solo come Salvo D’Acquisto o Alberto La Rocca. Ma quelli che ogni giorno escono in strada con la loro divisa cucita dentro l’anima, non solo sulla pelle. Anche nei film di Totò, il ladro che indossa la divisa di carabiniere diventa improvvisamente un eroe. Troppo piena di storia quella stoffa con quegli alamari.
Per questo, la storia dell’arresto del colonnello Fabio Cagnazzo è come una favola con il finale sbagliato. Insopportabile.