L’America di nuovo grande… ma senza carta igienica

Gli americani potrebbero affrontare una crisi senza precedenti a causa della carenza di carta igienica, legata all'aumento dei dazi sul legname canadese imposto da Trump. Costringendo a cercare alternative potenzialmente scomode e di qualità inferiore.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Sono abituati a fare gli sceriffi e ad imporre la loro legge con la pistola. Fa parte della loro indole: avventurieri pronti prima a sparare e poi a chiedere chi è. Ma questa volta gli americani rischiano di vedersela brutta. E dover affrontare per la prima volta nella loro storia una crisi seria.

Niente a che vedere con le uova: lì la colpa è dell’influenza aviaria che ha decimato il pollame facendo impennare il costo della breakfast, cavalcato in campagna elettorale da Trump. Senza riuscire a mantenere la diminuzione di prezzo che aveva promesso.

Il nuovo fronte ha qualcosa in comune con le uova, nel senso che il problema riguarda qualcosa che sempre da quella zona viene. Il rischio è che tra poco venga a mancare la carta igienica per soddisfare i bisogni degli americani. 

Donald Trump (Foto: Saul Loeb / AFP / Ansa)

Questa volta la responsabilità è di Donald Trump e della sua crociata contro il Canada a colpi di dazi. L’aumento del 27% sul legname canadese ha messo in ginocchio il settore della carta da toilette. La materia prima per scottex, fazzoletti e carta igienica arriva infatti principalmente dal Canada, che solo lo scorso anno ha rifornito gli Stati Uniti con 2 milioni di tonnellate di legname tenero. 

L’alternativa ora è segare alberi americani, usare carta riciclata, rinunciare ad una parte della soffice morbidezza che proprio lì è gradita. Con i rischi di lacerazioni inaspettate se è troppo fragile o di abrasioni sulla parte se è troppo ruvida.

E se dovesse accadere, gli americani scopriranno a loro spese che rendere l’America di nuovo grande, rischia di lasciarla… con le chiappe al vento.

Senza Ricevuta di Ritorno.