Quella piazza che fischia un tema fuori sintonia

I fischi in piazza per il mancato rogo di Championnet, al di là delle opinioni lascia un segnale chiaro. L'assenza di sintonia con Frosinone

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Non c’entra la politica, non c’entrano le idee: ognuno ha le sue e provare a discuterle significa spesso infilarsi nella curva di una tifoseria. Quello che è accaduto martedì sera a Frosinone non è una questione di opinione, sulla quale tentare un ragionamento: le bordate di fischi e la sollevazione della piazza contro il sindaco Riccardo Mastrangeli sono il segnale di una totale mancanza di sintonia. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti di mercoledì 5 marzo 2025).

Per chi non c’era: a Frosinone si tiene uno dei carnevali storici d’Italia, culmina le sue celebrazioni con l’incendio di un carro allegorico che trasporta il pupazzo in cartapesta del generale napoleonico Championnet, rievocando una tradizione secondo la quale venne burlato dai frusinati.

Il generale Championnet nel carnevale di Frosinone 2023 (Foto © Stefano Strani)

L’incendio della statua è un gesto rituale, un rito pagano con il quale bruciare tutti gli eccessi dei festeggiamenti e della propria vita, per immergersi nei 40 giorni di quaresima che iniziano subito dopo il carnevale. (Leggi qui: Clamoroso al Cibali: segnali di dialogo su Piazzale Kambo).

Il sindaco stavolta ha detto no a quel rogo. Innescando i mugugni. Poi lo ha giustificato con la svolta ambientalista che sta caratterizzando la sua amministrazione: fatta di bus elettrici, piste ciclabili e ripercussioni sul traffico. Le immagini parlano di una piazza che si è ribellata, di gente che, tra i fischi, si stava appropriando del carro per andare a bruciarlo da un’altra parte, di un evidente problema di ordine pubblico che si stava rischiando.

Fuori sintonia

Riccardo Mastrangeli

Alla fine il carro è stato bruciato. Come vuole la tradizione. Ciò che resta non è tanto la polemica. Ma quella mancanza di sintonia tra una piazza e chi deve avere la capacità di parlarle. Perché discutere ed anche in maniera sgarbata è possibile: accade in famiglia, figuriamoci in piazza. Si può anche andare contro la tradizione. Ma la piazza va preparata. Soprattutto le va concesso un altro rito al posto del carro che brucia.

Altrimenti tutti penseranno che è uno scherzo. E quando avranno capito che si faceva sul serio: cercheranno da soli qualche altra cosa da mettere sul rogo: fosse pure un’amministrazione comunale.

Senza Ricevuta di Ritorno.