
Ci si stupisce del Consiglio Comunale sui pendolari e senza l'assessore regionale al ramo. E nelle stesse ore stesso stupore per la richiesta di ergastolo per l'omicidio a sangue freddo di un 19enne. Ma a lasciare stupiti è lo stupore
Due episodi avvenuti in queste ore a Frosinone hanno suscitato stupore nell’opinione pubblica, come dimostrano i commenti sui Social. Il primo è il Consiglio comunale dedicato ai problemi dei pendolari, nel quale non c’erano né molti pendolari né l’assessore regionale al ramo. Il secondo è la richiesta di ergastolo per padre e figlio accusati dell’assassinio del 19enne Thomas Bricca due anni fa ad Alatri.
Rapidamente proviamo a fare ordine. Un Consiglio Comunale serio non è una puntata di Uomini e Donne o di Temptation Island: non è una situazione nella quale fare teatro per accarezzare la pancia della gente. E larga parte della seduta, così è stata: i pendolari non c’erano perché a quell’ora erano al lavoro; l’assessore non c’era perché la sua competenza è quella di governare la richiesta che gli arriverà dal Consiglio di oggi. (Leggi qui: Scintille e tensioni, i pendolari finiscono sullo sfondo del Consiglio).

Dobbiamo entrare nell’ordine che una seduta di Consiglio è una riunione d’Aula nella quale formalizzare proposte per risolvere il problema, non uno sfogatoio: quello lo facevano le sezioni di Partito e poi trasformavano lo sfogo in proposta politica da portare in Aula. Avere abolito le sezioni ed il dibattito ci ha peggiorati.
Stupiti per l’ergastolo
Non a caso siamo il popolo della caccia alle streghe, che però passa subito a difenderla nel momento in cui la vede sul rogo. A prescindere dal verdetto e dall’eventuale sentenza di condanna o assoluzione: la richiesta di ergastolo per l’omicidio di Thomas non è una scelta clamorosa.

Il codice è chiaro. Se sono vere le ricostruzioni dell’accusa, siamo in presenza di un omicidio di un ragazzino disarmato, progettato ed attuato nei dettagli, con un movente futile ed anche razziale.
A marzo le difese faranno la loro parte, provando a smontare le accuse o quanto meno ad insinuare il dubbio ed arrivare così all’assoluzione.
Nell’uno e nell’altro caso, non è lecito stupirsi. Perché non siamo a Forum: c’è la vita di un ragazzino di 19 anni che non c’è più e quella di due imputati che rischiano di passare in carcere per il resto dei loro giorni. Non c’è spazio per la tifoseria.
Oggi è uno di quei giorni in cui è lecito stuprisi dello stupore.