Se è l’operaia a spiegare l’economia a Tavares…

Tavares ha uno stipendio da 23,5 milioni di euro. Ma è un'operaia in cassaintegrazione a mille euro al mese che deve spiegargli perché non vende più le macchine

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Ospite del Salone dell’Auto a Parigi, l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares ha detto oggi non non poter escludere il taglio dei posti di lavoro. Serve – ha spiegato – per rispondere alla crisi che sta colpendo il settore auto. 

Domenica lo aveva già accennato al quotidiano francese Les Echos.

Nelle ore precedenti, il Corriere della Sera aveva raccontato la storia di Sabrina, operaia Fiat, in fabbrica da 24 anni, più di dieci li ha trascorsi in cassa integrazione. È in servizio a Mirafiori: da marzo è stata chiamata a lavorare 8 giorni. 

Prende mille euro al mese, 1500 se la chiamassero a lavorare 8 ore al giorno tutta la settimana. Tavares per il 2024 invece ha uno stipendio di 23,5 milioni di euro: glielo hanno aumentato, perché tagliando l’impossibile ha assicurato lauti dividendi alla proprietà. Come è giusto che sia.

Foto: Andreas Liebschner © Imagoeconomica

Ma nonostante la profonda differenza di stipendio tra i due è l’operaia ad insegnare l’economia al manager. Al Corriere ha detto che con uno stipendio di mille euro al mese e due figli da sfamare e da mandare a scuola, Sabrina e gli altri 2800 di Mirafiori non possono permettersi di comprare un’auto nuova: lei viaggia con una Lancia Ypsilon vecchia di dieci anni con il tubo di scappamento mezzo rotto. 

Non ci sono soldi per andare in pizzeria: gli operai la preparano in casa per risparmiare: figurarsi per comprare una vettura elettrica o modelli Maserati scontati, come l’azienda ha avuto il coraggio di proporre.

Un tempo, Ford e Agnelli dicevano che le loro auto dovevano permettersele per primi i loro operai. Tagliando gli stipendi, la mensa, le pulizie, avranno pure portato utili alla proprietà: ma hanno fermato il mercato dell’auto. Perché hanno tolto agli operai la possibilità di comprare le macchine.

Il sazio non capisce chi ha fame.