Alla festa dei 120 anni della Lazio il tributo dell’Olimpico ad Alessandro Nesta

Il tecnico del Frosinone nella galleria di campioni che hanno fatto la storia della società biancoceleste. Prima della partita contro il Napoli l'ovazione da brividi dei tifosi per il capitano di tante battaglie e trofei.

Alessandro Salines

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Un tuffo nel passato, il giusto batticuore, l’emozione che non conosce tempo ed età ma soprattutto tanto tanto orgoglio. Orgoglio biancoceleste ovviamente. Per Alessandro Nesta una serata speciale prima della ripresa del campionato di serie B sulla panchina del Frosinone. Un ritorno nel suo Olimpico da protagonista come quando vinceva lo scudetto o la Coppa delle Coppe.

Alessandro Nesta ai tempi della Lazio

Il tecnico giallazzurro, infatti, è stato celebrato in occasione dei festeggiamenti per i 120 anni della Lazio. Prima della partita contro Napoli, Nesta ha ricevuto l’ovazione dei tifosi insieme a quei personaggi che hanno fatto la storia del club e della gloriosa polisportiva. Una galleria di campioni, tecnici e dirigenti con un tributo particolare per Vincenzo Paparelli e Gabriele Sandri, tifosi morti in circostanze tragiche sempre nel nome della Lazio.

E Nesta ha pure portato bene ad Immobile e soci che hanno vinto la decima partita di fila (un record) ed ora insidiano Juve ed Inter nella corsa scudetto. 

“120 anni d’amor”

La festa ha vissuto momenti di grande pathos. Bellissimo il colpo d’occhio dello stadio con una suggestiva coreografia che ha coinvolto la Curva Nord e i Distinti. Bandiere, striscioni e le gigantografie dei mostri sacri delle 79 sezioni della Polisportiva Lazio come Fausto Coppi, Carlo Pedersoli (Bud Spencer), Gabriella Basciani e gli olimpionici tra i quali il brasiliano Felipe Anderson, oro con la Selecao nel 2016.

Lo speaker poi ha celebrato uno per uno i fondatori della polisportiva e tutti quei personaggi che hanno scritto la storia della gloriosa società biancoceleste. Il tutto scandito dai cori dei tifosi e da un’atmosfera da brividi. 

Il momento di Alessandro Nesta è arrivato subito dopo quello di Beppe Signori. Sul maxischermo un primo piano dell’ex difensore e poi le immagini della sua esultanza dopo il gol realizzato nella finale di Coppa Italia contro il Milan. E così a distanza di 18 anni il popolo biancoceleste ha potuto acclamare di nuovo il capitano di tante battaglie e trofei.

Un’autentica standing ovation. Quasi come se il tempo si fosse fermato a quegli anni ruggenti della Lazio di Cragnotti. Oltre a Nesta sono stati celebrati altri calciatori simbolo come Silvio Piola, Giorgio Chinaglia, Giuliano Fiorini e Senad Lulic, l’attuale capitano.  

Nesta e la Lazio

La Lazio con la maglia celebrativa dei 120 anni indossata nella gara contro il Napoli

Una storia lunga ed intensa quella tra Nesta e il club biancoceleste. Il tecnico giallazzurro cresce nel vivaio fino al debutto in serie A il 13 marzo del 1994 ad Udine. Romano, classe 1976, rivale di Totti sin dalle giovanili, nove le stagioni con la maglia della Lazio di cui è stato capitano. Colleziona 193 presenze e 1 rete. Con i colori biancocelesti conquista il secondo scudetto della storia nel 1999-2000 ed una serie di trofei (2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea).

Nell’estate del 2002 lascia una Lazio in crisi e viene ceduto al Milan per 31 milioni di euro. 

Nesta è rimasto sempre legato alla squadra biancoceleste. Significativo il suo post su instagram:  “120 anni di storia, ricca di successi e momenti indimenticabili che porterò sempre con me. Buon compleanno Lazio“.

E poi in un’intervista a Sky ha sottolineato la forza della sua Lazio. “Se l’éra Cragnotti fosse durata di più, avremmo potuto vincere la Coppa Campioni. Il gol al Milan è stato bellissimo per me. È stata una delle serate più belle della mia carriera. Vincere un trofeo dopo tanti anni è stato importante. L’ultimo anno alla Lazio invece fu difficilissimo. Anche a livello economico, avevamo stipendi arretrati per 7/8 mesi, e non soltanto noi, ma anche i magazzinieri“.

Un tuffo nel passato.