La sfida di domenica col Bari sarà importante non solo per il momento critico dei ciociari ma anche per l’incrocio di tecnici, giocatori e dirigenti che hanno militato nei 2 club. Da Vivarini a Longo fino ad Angelozzi e Doronzo, passando per Frattali, Partipilo, Maiello e Novakovic: per loro sarà una gara speciale
Il calcio lo ha inventato il diavolo. E gli esempi ci sono tutte le settimane. Prendete Frosinone-Bari di domenica prossima. Non bastavano gli affanni e la crisi dei giallazzurri relegati al penultimo posto ancora senza vittorie. Non bastava la voglia di rilancio dei pugliesi. A rendere la sfida ancora più elettrica sarà una sorta di fiera dell’ex. Allenatori, giocatori e dirigenti da una parte e dall’altra affronteranno il loro passato più o meno recente.
Dai tecnici Moreno Longo e Vincenzo Vivarini fino al direttore Guido Angelozzi e al dirigente Piero Doronzo passando per alcuni giocatori come Frattali, Partipilo, Monterisi, Maiello, Novakovich, Manzari e Oliveri. Ce n’è tutti per i gusti perché il diavolo come sempre fa le pentole ma non i coperchi. Insomma il futuro prossimo di Frosinone e Bari potrebbe essere indirizzato dalla famosa legge dell’ex.
Vivarini e quella promozione sfiorata
Vincenzo Vivarini ha allenato il Bari nel 2019-2020 in Serie C sfiorando la promozione in B sfuggita soltanto nella finale playoff contro la Reggiana. Arrivato il 24 settembre al posto di Giovanni Cornacchini, si è piazzato secondo. Poi gli spareggi e l’epilogo amaro con la sconfitta 1-0 contro gli emiliani. Malgrado un altro anno di contratto e numeri importanti (12 vittorie, 15 pareggi, 50 gol fatti e 18 subiti) non è stato confermato. Nel suo staff c’erano il vice Andrea Milani ed il responsabile dei preparatori atletici Antonio Del Fosco, presenti anche a Frosinone e collaboratori storici di Vivarini.
A Bari ha lasciato un ottimo ricordo tanto che in estate si era parlato di un suo ritorno in Puglia con il diesse Giuseppe Magalini che ha avuto a Catanzaro. D’altronde ha guidato i galletti ad un passo dalla promozione prendendo le redini di una squadra in difficoltà con 6 punti in 5 gare e conquistando il secondo posto sulla scia di 24 risultati utili di fila. E domenica troverà il Bari sulla strada del riscatto quasi obbligato.
Longo, uno dei tecnici della storia giallazzurra
Moreno Longo invece ha vinto a Frosinone entrando di diritto nella storia del club ciociaro. La seconda promozione in Serie A nel 2018 porta la sua firma. Felice intuizione del dg Ernesto Salvini dopo una buona stagione alla Pro Vercelli e tanti successi nelle giovanili del Toro, Longo ha condotto il Frosinone prima ad un passo dalla promozione diretta (mancata dopo il pari col Foggia all’ultima giornata) e poi al trionfo nei playoff vinti in finale col Palermo. Nel campionato seguente in Serie A è stato esonerato alle 16^ giornata pagando colpe anche non sue.
Malgrado il finale della storia non sia stato dei migliori il legame tra Longo ed il Frosinone è rimasto fortissimo. Approdato quest’estate al Bari per costruire il rilancio (sabato ha vinto la prima gara ed ora cerca continuità), domenica potrebbe avere l’ingrato compito di acuire la crisi della sua ex squadra. “La promozione in Serie A mi ha permesso di entrare nella storia della società e di questo ne sarò sempre fiero ed orgoglioso – ha detto Longo in un’intervista – Sono legatissimo a Frosinone come città, società e tifosi. Abbiamo condiviso qualcosa di straordinario“.
Tra l’altro Longo non ha mai nascosto una profonda riconoscenza nei confronti del club ciociaro e della città. “Voglio ringraziare il presidente Stirpe per avermi dato una grande opportunità professionale che mi ha arricchito come allenatore e come uomo – ha ricordato – Un ringraziamento va a Frosinone città e ai tifosi che con la loro passione e il senso di appartenenza ci hanno spinto verso i traguardi prefissati. Grazie agli amici frusinati persone grazie alle quali io e la mia famiglia ci siamo sentiti a casa. Con la “tigna” ciociara nessun sogno vi è precluso”. Al Bari il secondo Vincenzo Migliaccio ed il preparatore atletico Paolo Nava che lo hanno seguito pure al Frosinone.
Frattali, portiere della Serie B. Partipilo, barese doc
Il portiere giallazzurro è uno dei grandi ex della sfida. Ha difeso i legni del Bari dal 2019 al 2023 con 106 partite e la conquista della Serie B nel campionato 2021-2022. Frattali non ha mai nascosto il suo splendido rapporto con l’ambiente barese. Nel capoluogo pugliese ha legami forti e spesso vi ritorna. Il suo addio, la scorsa stagione, non era previsto. “Ringrazio Bari e tutto l’ambiente perché ho passato 4 anni molto belli – il suo commiato – Non dovevo lasciare Bari ma poi è uscita questa opportunità e non potevo dire di no. Questa società mi ha cresciuto, tornare in Serie A vuol dire tanto”.
Altro ex in maglia giallazzurra è Anthony Partipilo, barese doc del quartiere San Girolamo, cresciuto nelle giovanili biancorosse ma in prima squadra ha avuto poco spazio (solo 2 presenze). Il neo attaccante canarino ha costruito le sue fortune altrove, soprattutto a Terni ed a Parma dove è stato promosso in Serie A. Prima di approdare al Frosinone comunque è stato in predicato di tornare al Bari. Trascorsi nelle giovanili del Bari anche per il difensore Ilario Monterisi, nato per giunta a Trani, distante una quarantina di chilometri da Bari.
Maiello e quel gol storico. Il ritorno dell’americano
Il grande ex in assoluto della partita sarà Raffaele Maiello che spera di rientrare proprio a Frosinone dopo un infortunio. Il centrocampista è stato per 5 anni in Ciociaria con 179 presenze, 7 reti e 17 assist. Maiello è stato uno dei protagonisti della promozione in Serie A nel 2018, firmando il primo gol nella finale-playoff col Palermo. Al Frosinone ha trascorso una parentesi a dir poco importante, E’ stato un leader in campo e fuori. La cessione al Bari nel gennaio del 2022: nel capoluogo pugliese ha lasciato subito il segno partecipando alla scalata dalla Serie C alla B.
“Gli anni a Frosinone mi hanno reso più forte, maturo e mi hanno davvero insegnato tanto – ha scritto nel post di saluto – Mi hanno insegnato che casa non è solo dove hai le tue radici, ma dove stai bene e sei felice. Grazie alla società, al presidente, grazie ai miei compagni di squadra. E grazie soprattutto a tutti voi tifosi, che mi avete reso parte di voi. Avrete sempre un posto nel mio cuore e vi sarò sempre grato per tutto”.
Un altro ex importante sarà Andrija Novakovich, il centravanti americano al quale la Curva Nord ha dedicato un coro personalizzato. Sbarcato in Italia grazie al Frosinone, ha vestito la maglia giallazzurra dal 2019 fino al 2022 quando è stato ceduto al Venezia. A Frosinone 101 partite, una promozione in Serie A sfiorata, 19 reti e ben 20 assist. Un ragazzo che sin dai primi giorni ha suscitato tanta simpatia tra i tifosi per le sue qualità tecniche ma umane. “Sono stati tre anni bellissimi dove mi sono sentito proprio a casa – ha sottolineato Novakovich che a Frosinone si è sposato in Villa Comunale – Voi mi avete dato questa sensazione, ringrazio con tutto il cuore. Sarò sempre il vostro americano”.
Trascorsi al Frosinone inoltre per il trequartista Giacomo Manzari (12 partite tra il 2021-2023) e l’esterno Andrea Oliveri (8 apparizioni nel 2022-2023 e la promozione in Serie A) che nel torneo passato è stato al Catanzaro di Vivarini.
Angelozzi e Doronzo, dirigenti rimpianti
Il direttore dell’area tecnica del Frosinone è stato al Bari dal 2010 al 2014. Molto apprezzato soprattutto a posteriori, ha gestito la direzione sportiva in un periodo complicato per la società pugliese. Ha mantenuto ottimi rapporti con l’ambiente tanto che spesso viene intervistato dai giornali di Bari. In estate per sua stessa ammissione è stato contattato dalla società di De Laurentiis per un eventuale ritorno. “Non posso negare di essere stato avvicinato dalla dirigenza del Bari. Ho avuto il cuore in tumulto come poche altre volte in carriera perché tutti conoscono il legame con la città e il club”, ha dichiarato Angelozzi in una recente intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno.
Originario di Barletta, 65 chilometri da Bari, responsabile marketing-comunicazione, braccio destro di Angelozzi, Piero Doronzo è un altro ex importante della sfida di domenica. Per 19 anni (dal 1996 al 2015) è stato dirigente del club biancorosso fino a diventarne segretario generale. Come Angelozzi ha un legame speciale con Bari e non poteva essere altrimenti. “A Bari ho vissuto anni fantastici, impossibile dimenticarli – ha osservato in un’intervista – Tanti gli allenatori conosciuti, la famiglia Matarrese, la piazza che ti regala un affetto incredibile, i giocatori e tanti campioni che sono passati ed hanno giocato al San Nicola”. Anche per Doronzo si era ventilata la possibilità di un ritorno in tandem con Angelozzi. Ed invece sarà avversario ed ex col cuore in tumulto.