Quattro formazioni della provincia sono retrocesse in Promozione. Non era mai successo prima. Un record negativo che fotografa la crisi del calcio dilettantistico acuita dall’emergenza-covid. Eppure in passato per anni i club del frusinate hanno primeggiato nei campionati laziali. Nella prossima stagione saranno al massimo 3 le rappresentanti del territorio
Quattro retrocessioni al termine del campionato appena concluso dall’Eccellenza alla Promozione. É il primato negativo stabilito dalle squadre ciociare. Mai successo prima di oggi.
Delle quattro squadre retrocesse, Morolo e Monte San Giovanni Campano sono scese in Promozione direttamente alla fine della regular season, mentre Arce e Paliano al termine dei playout.
Delusione-Arce, la linea verde non paga al Morolo
Retrocessioni inaspettate e con tante scusanti ma avvenute in modo diverso. Il Morolo ad esempio ha cambiato la proprietà con la presidenza passata ad agosto nelle mani di Roberta Santarelli. Ha puntato sui giovani risultando la squadra con età media più bassa di tutta l’Eccellenza. Ma la scelta non ha pagato.
Dal Monte San Giovanni Campano ci si aspettava di più ma a nulla sono valsi i cambi di allenatore. Sulla panchina monticiana si sono seduti ben tre tecnici, Angelo Bottoni, Emanuele Bottoni e Marco Ghirotto. Ma non é bastato.
L’Arce del presidente Alessandro Marrocco era accreditata ad inizio stagione addirittura per lottare per la vittoria del campionato. Ma il cambio di allenatore in corso di stagione con Fabrizio Ferazzoli subentrato ad Angelo Mirabello non ha pagato. La squadra é arrivata ai playout dove é stata superata in casa dal Colleferro retrocedendo.
Non é andata meglio al Paliano di mister Francesco Russo. Sapeva di dover sudare per salvarsi ed arrivare ai playout era un obiettivo. Ma lo spareggio é finito male con il Paliano sconfitto dall’Audace costretto a retrocedere.
Ne restano solo due
In questa stagione erano sette ai nastri di partenza dell’Eccellenza: Anagni, Arce, Ferentino, Morolo, Monte San Giovanni Campano e Paliano.
Ora nella stagione 2022-2023 la Ciociaria potrebbe avere solo due squadre in Eccellenza: Anagni e Ferentino. Si sono salvate con autorevolezza. Ad esse potrebbe aggiungersi il Sora che sta disputando i playoff per salire in D anche se in un mini torneo molto difficile.
Gli anni d’oro delle ciociare
L’Eccellenza con la riforma dei campionati é nata nel 1991. In 31 anni ci sono state ben 12 vittorie del campionato da parte di squadre ciociare.
Detiene il record assoluto di vittorie del campionato di Eccellenza regionale il Ferentino capace di vincere nel 1992-93, nel 2000-2001, e nel 2003-2004. Due successi per Anagni, 2001-2002 e 2017-2018 e Cassino 2004-2005 e 2016-2017.
Storici i successi del Ceccano nel 1993-94, del Morolo nel 2005-2006 e del Real Piedimonte nel 1996-1997. Un successo anche per il Sora 2010-2011 e l’Insieme Ausonia poi diventata Insieme Formia nel 2019-2020.
Boville Ernica ed Isola Liri sono arrivate in D dai playoff rispettivamente nel 2007-2008 e 2002-2003 a dimostrazione di come le ciociare primeggiavano. Sembrano passati anni luce.
La speranza del ripescaggio
Nel 1993-94 il Ceccano di mister Pasquale Camillo si impose all’Anagni in un memorabile testa a testa concluso con lo spareggio a Latina. I due presidentissimi Pasquale Specchioli per l’Anagni e Mimmo Aversa a Ceccano che si abbracciano dopo i rigori e patron Specchioli che dopo un campionato testa a testa voleva ritirare la squadra dal campo nello spareggio per l’assoluta parità tra le due squadre.
Poi il Morolo che nello spareggio del Flaminio davanti a mille tifosi che batte il Terracina ai rigori. Esempio di un calcio d’altri tempi.
Le squadre ciociare retrocesse quest’anno potranno richiedere il ripescaggio ma non sarà facile. Innanzitutto perché nella prossima stagione i gironi da tre potrebbero diventare due.
In caso di ripescaggio, delle quattro retrocesse la favorita é il Paliano: unica che ha partecipato al mini campionato lo scorso anno in piena emergenza Covid. Proprio questo le fornisce maggiori possibilità.
Dalla Promozione non salirà nessuna ciociara.