L’Assitec Volley impara a murare le schiacciate della vita (di A.Salines)

Alessandro Salines

Lo sport come passione

di Alessandro SALINES
Giornalista
in zona Cesarini

 

 

La formazione del coach Luca D’Amico in ritiro nella Comunità Exodus di Cassino
L’Assitec Sant’Elia Volley vuole imparare
a murare le schiacciate più difficili della vita

La squadra si allenerà in vista del campionato di serie B2 e vivrà momenti di condivisione con i ragazzi di don Mazzi

 

 

Un ritiro speciale in un posto speciale dove sofferenza, speranza, voglia di vivere, gioie e dolori si fondono alla perfezione. Niente hotel stellati e centri sportivi attrezzatissimi, niente località esclusive sui bei monti dell’Italia. Siamo a Cassino in via Vertechi nella Comunità Exodus, fondata da don Antonio Mazzi. Qui a partire da lunedì 28 agosto l’Assitec Sant’Elia Volley svolgerà la prima parte della preparazione in vista del campionato di serie B2 femminile.

Una scelta inusuale quella del club santeliano ma significativa. L’obiettivo è quello d’imparare a “murare le schiacciate più difficili della vita”. Le ragazze conosceranno uno spaccato della nostra società. Uno spaccato difficile. Uno spaccato fragile. Il gruppo allenato dal coach Luca D’Amico alternerà gli allenamenti a momenti di condivisione con gli ospiti di Exodus.

 

E’ un’esperienza che ha voluto fortemente il general manager Gino Torrice: “E’ da moltissimi anni che frequento la comunità diretta dall’amico Luigi Maccaro, persona che stimo profondamente e che mi piace rappresentare come un capace imprenditore del sociale – si legge in una nota dell’Assitec – Persona che è stata in grado di aprire, attraverso il cuore, gli occhi dei cassinati rendendoli consapevoli ed orgogliosi di ospitare sul territorio un vero e proprio miracolo del sociale qual è la Comunità di Exodus e di fare propri gli insegnamenti di quel “piccolo Grande Uomo”, ovvero Don Antonio Mazzi”.

 

L’Assitec Sant’Elia è una delle realtà più importanti del panorama pallavolistico laziale. In Ciociaria è seconda solo alla Biosì Sora che milita nella Superlega maschile. Malgrado rappresenti un paese di poco più di 6 mila anime la squadra del presidente Gargano ha grandi ambizioni e si presenta ai nastri partenza del torneo molto competitiva.

Le giocatrici sono provenienti da mezza Italia. Ragazze dalle indubbie doti tecniche che sicuramente faranno del tutto per non deludere i tifosi e raggiungere gli obiettivi societari. Ma prima di tutto dovranno diventare una squadra nella quale ognuna è pronta ad aiutare la compagna. Un gruppo unito dove fiducia, stima reciproca e solidarietà dovranno trionfare. Ed allora la Comunità Exodus fungerà da modello. Non esiste infatti una squadra più vincente e coesa di quella di don Antonio Mazzi.

 

Exodus apre a Cassino nel 1990. All’inizio è una comunità tradizionale per il recupero dei tossicodipendenti. Nel corso degli anni i programmi sono diventati più flessibili con risposte educative alle più disparate fragilità sociali.

La comunità oggi è in parte centro giovanile con attività sportive, musicali ed artistiche rivolte ai ragazzi del territorio, in parte luogo di ascolto e di accoglienza per persone con problemi di dipendenza, disabilità e salute mentale ed in parte luogo di reinserimento socio lavorativo. Venti operatori e 30 volontari animano numerose attività nell’ambito della prevenzione, del recupero e della formazione al lavoro.

Un punto di riferimento in campo educativo grazie anche alla scuola genitori, alla collaborazione con le scuole e al forte impegno nella comunicazione sociale. Il centro di ascolto si è trasformato in una sorta di segretariato sociale dove le richieste esulano dai margini sempre più labili della tossicodipendenza.

L’équipe è in grado di effettuare una presa in carico globale della persona seguendo le famiglie mediante incontri di formazione. La fase del reinserimento socio lavorativo prevista al termine del programma di riabilitazione è garantita dalla presenza della cooperativa sociale Kelle terre che propone tirocini formativi e percorsi di apprendistato. Un posto speciale per un ritiro speciale.

 

 

Foto: copyright Assitec Volley Sant’Elia, tutti i diritti riservati

 

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