Atteggiamento positivo, il cavallo di battaglia di Marino

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il tecnico del Frosinone alla vigilia di Bari difende a spada tratta la squadra dalle critiche post-Cittadella
Atteggiamento positivo, il cavallo di battaglia di Marino
“Esperienza e maturità dei ragazzi uniti alla crescita ci permetteranno di far bene”

 

FROSINONE – Clima sereno e disteso. Almeno di facciata, almeno nei secondi del cosiddetto ‘approccio’ alle domande. Perché Pasquale Marino per la prima volta forse da quando allena il Frosinone mostra particolare attenzione a quanto riportato dai ‘media’ dopo la gara con il Cittadella.

Non che prima l’allenatore siciliano avesse sottovalutato il rapporto con i cronisti, tutt’altro. Lui è sempre molto ‘partecipativo’ e dall’alto della sua esperienza ha saputo stabilire anche una discreta empatia con i cronisti. Ma evidentemente il traguardo che non è poi così troppo lontano mette nella condizione il tecnico di sentire sulla pelle qualche critica.

La gara di Bari è a portata di… orologio e Marino sa benissimo che dovrà cercare di alzare i giri del motore, tradotto provarla a vincere senza ‘se’ e senza ‘ma’. D’altronde tra il Bari e il Frosinone ci sono 9 punti di differenza che debbono anche significare qualcosa. C’è anche chi ha fatto un paragone scomodando addirittura un’altra capolista, la Juventus: quando i bianconeri affrontano una formazione di classifica medio-alta classifica storicamente tirano fuori dalla valigetta l’antidoto giusto al morso velenoso, la vittoria risolutiva. Ed è quello che si attende da questo Frosinone, capolista della serie B.

«E’ una partita difficile – esordisce Marino – come lo erano le gare con il Perugia, il Cittadella e tutte le squadre di alta classifica. Formazioni con organici di primo ordine. Ma in tutte le partite ci sono difficoltà. Il Pisa che lotta per mantenere la categoria ha pareggiato con noi e a Ferrara. Io posso dire che la squadra in questo momento ha fatto sempre passi in avanti. Con il Cittadella abbiamo giocato la miglior partita del ritorno e la metto insieme a partite come quelle con Ascoli e Bari all’andata. Solo che il risultato è stato diverso e questo condiziona un po’ il giudizio».

Marino difende a spada tratta la squadra dalle critiche: «A me è piaciuto l’atteggiamento. I ragazzi si sono applicati e tutto quello che hanno fatto in settimana ed hanno tradotto in partita. E’ chiaro che ognuno fa le valutazioni: ho letto su qualche giocatore giudizi negativi, anche da parte mia gestione sbagliata. Io non debbo mettere tutti d’accordo ma dico che abbiamo giocato con grande personalità. Con gli esterni altissimi, Fiamozzi e Mazzotta hanno fatto una partita bellissima. Mi dispiace che la valutazione sia stata condizionata da due fattori. Io questa partita la conservo bene, l’ho apprezzata perché abbiamo fatto benissimo tutti i movimenti. La fiducia che ho è la crescita di questa squadra».

Foto: copyright Frosinone Calcio, per gentile concessione

 

 

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