Balata spinge per la ripartenza della serie B: “Per noi ok il 20 giugno”

Foto © Alessia Mastropietro / Imagoeconomica

Alla vigilia del vertice decisivo tra Governo e Figc, il "capo" dei cadetti ribadisce la volontà della Lega di terminare il campionato sul campo. "Siamo stati sempre rispettosi delle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico e non abbiamo mai strillato. Ma se ci saranno le condizioni vogliamo ricominciare a giocare. Non accetterò discriminazioni", precisa il presidente. Il Frosinone intanto istituisce una task force per l'attuazione del nuovo protocollo sanitario

Alessandro Salines

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Vogliamo ripartire e terminare la stagione sul campo. E se lo farà la serie A, non vedo perché la B non dovrebbe tornare a giocare. Parole e musica di Mauro Balata, presidente della Lega di B. Parole e musica importanti alla vigilia del vertice decisivo di domani pomeriggio tra Governo e istituzioni sportive che dovrebbe riaccendere i motori del calcio italiano.

Il messaggio di Balata è chiaro. Il campionato cadetto non accetta discriminazioni ed anzi il presidente fissa pure una data: il 20 giugno. “È la data che ho proposto nell’ultimo consiglio federale“, aggiunge Balata. Ma il via potrebbe alla fine slittare al 27.

La serie B deve disputare 11 turni più il recupero Ascoli-Cremonese. E poi playoff e playout. Alla fine d’agosto dovrebbe calare il sipario.

Una posizione netta e ferma

Frosinone-Virtus Entella Foto © Mario Salati

L’assemblea della B ha più volte ribadito la volontà di voler terminare il campionato sul campo.

Senza urlare e strillare come hanno fatto altri ho sempre precisato che la linea della serie B è coerente e unitaria: dobbiamo fare di tutto, ovviamente quando che le condizioni lo consentiranno, per riprendere il campionato e terminarlo sul campo” ha detto Balata ai microfoni di Rete Sport.

Il nostro atteggiamento è sempre stato molto rispettoso nei confronti del Governo e del Comitato tecnico scientifico ma vogliamo ripartire. Nell’ultima assemblea abbiamo deciso una data di ripartenza. Attendiamo l’incontro di domani, con la speranza che la curva dei contagi stia evolvendo in termini positivi. Sarebbe bello rivedere le squadre in campo al più presto“.

Il nodo del protocollo sanitario

Per Mauro Balata la serie B può attuarlo a dispetto di quanto pensino in molti. E la Lega sta coadiuvando le società per il reperimento ad esempio dei tamponi tramite convenzioni con strutture sanitarie private.

“Tra l’altro l’ultimo protocollo ha eliminato alcune prescrizioni, tipo il ritiro ad oltranza che avrebbe comportato costi altissimi – aggiunge il presidente della Lega di B –  E con una ripartenza fissata intorno al 20 giugno potremmo avere anche una ulteriore possibilità di revisione delle misure se la curva dei contagi lo consentirà“.

Il Frosinone istituisce una task force

Frosinone-Pescara © Emiliano Grillotti

A proposito di protocollo sanitario il club giallazzurro l’altra sera ha riunito la task force per l’attuazione delle nuove linee guida necessarie per lo svolgimento degli allenamenti di squadra.

Il vertice si è svolto al centro Aditerm di Ferentino, struttura sanitaria di riferimento del Frosinone. Hanno partecipato Enrico e Sergio Santangeli, responsabili dell’Aditerm, Claudio Raviglia e Sandra Spaziani, responsabili dello staff medico della società, Edoardo Salimei, responsabile del laboratorio analisi Cliniterm, il professor Francesco Fedele, ordinario di cardiologia e direttore della prima scuola di specializzazione dell’università “La Sapienza” di Roma, il responsabile dell’area tecnica Ernesto Salvini ed il team manager Manuel Milana.

I dubbi sui piani B e C

Federcalcio, il consiglio federale. Foto: © Figc

Nell’ultimo Consiglio federale la Figc ha deciso il percorso da intraprendere se il campionato non dovesse ripartire oppure in caso di un altro stop. Alternative che però non convincono e sono state accolte da molti con grande scetticismo.

La prima soluzione sono i play off ed i play out (ipotesi non gradita ai club di serie A) mentre la seconda è la cristallizzazione della classifica. Anche Balata non nasconde qualche dubbio. Il presidente in tempi non sospetti aveva sposato l’dea di Gianni Infantino, massimo dirigente della Fifa, che aveva proposto di allungare la stagione anche dopo l’estate se ce ne fosse stato bisogno.

Speravo che la proposta di Infantino venisse adottata perché secondo me era la soluzione per terminare i campionati regolarmente ed evitare proteste e contenziosi”, sottolinea Balata che da avvocato teme ricorsi a pioggia se il campionato non dovesse finire sul campo. 

Le riforme non sono più rinviabili

Il Dortmund festeggia a fine gara alla riapertura della Boundesliga Foto © DFL Deutsche Fussball Liga

Il presidente Balata lo ripete anche stavolta. Ormai è un mantra. Il calcio deve cambiare. Va riformato secondo un modello più moderno che sappia coniugare la competitività sportiva con la necessità di incrementare le risorse. L’Italia potrebbe prendere esempio dalla Germania dove il sistema è stato riformato con ottimi risultati.

Da tempo ormai il nostro modello non regge più – spiega Balata – Ci vuole una riforma intelligente utilizzando modelli efficaci come quello tedesco. Loro la riforma l’hanno fatta per ragioni tecniche ed economiche. Noi possiamo approfittare di questa situazione per capire se è possibile un calcio sostenibile e virtuoso, ma anche più bello e spettacolare. Un calcio in grado anche di produrre maggiori risorse. Non dobbiamo perdere altro tempo. Bisogna sedersi attorno ad un tavolo e cominciare a lavorare“.