Il Frosinone e quel mosaico da completare…

Bari-Frosinone, verso la sfida. Che il Frosinone dovrà affrontare con intelligenza. Le tessere del mosaico che Longo Cuoregranata sta componendo. Anche se il Frosinone gioca... come la Juve

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

di Fabio CORTINA

e Giovanni GIULIANI

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Il calcio a volte è questione di numeri. Tabù, possibilmente da sfatare, ma anche di scaramanzia. Ed allora se da una parte sabato il Frosinone giocherà contro i corsi e ricorsi storici, visto che dal San Nicola si è tornati con un solo pareggio in otto sfide, dall’altra bisogna toccare ferro perché si potrebbe fare… diciassette, come i risultati utili di fila.

 

INTELLIGENZA PIU’ DEI NUMERI

Ma al di là dei numeri e della scaramanzia il Frosinone capolista sabato a Bari è chiamato ad una prova di grande intelligenza, come quella mostrata settimana scorsa con il Pescara.

Anzi, forse anche di più. Questo perché si affronterà un Bari con le spalle al muro e che non può più sbagliare, con un Grosso pericolante. Si troverà un ambiente caldo, forse più per contestare che per inneggiare ai galletti. Ed allora, considerando tutti questi fattori, sarà fondamentale confermare quella maturità mostrata al cospetto di Zeman.

Un Frosinone che con gli abruzzesi ha giocato dimostrando di essere consapevole di quanto sia forte, dimostrando di saper aspettare e poi di far male quando serve.

 

LA PROFEZIA DI GIULIANO

Ecco, per prendere in prestito una frase usata da Giuliano Gianchedda su Teleuniverso, il Frosinone ha giocato come fa la Juve… E se lo dice uno che con quelle maglia ci ha giocato, noi possiamo fidarci.

Guai a dirlo però a mister Longo che quel confronto con i bianconeri, forse perché di cuore granata, non lo digerisce proprio.

Al di là delle battute, sabato ci sarà in palio un altro pezzettino da inserire in un mosaico che si svelerà solo a maggio, ora bisogna solo continuare a formarlo questo mosaico… Pezzo dopo pezzo.

Per realizzare un mosaico però ci vogliono tempo e pazienza, oltre che grandi capacità artistiche. Un tassello potrebbe cadere e potrebbe succedere una, due, tre volte.

L’importante è non arrendersi e continuare a proseguire sulla stessa strada, perché se quell’opera d’arte è a più della metà vuol dire che qualcosa di buono fino ad ora è stato fatto.

Ed il Frosinone è primo a più della metà del percorso. Longo ed i suoi ragazzi stanno facendo tanto, ma a disposizione ci sono ancora ben 54 punti.

 

LE TESSERE PER IL MOSAICO A

Punti che, continuando con il parallelismo, potrebbero essere quelle tessere del mosaico, quei tasselli da mettere insieme per completare l’opera d’arte. Non ne servono 54, ne bastano molti di meno, ma l’importante è non sprecarli, perché gli altri non stanno a guardare.

A Bari anche una tessera potrà essere sufficiente, perché di fronte ai ragazzi di Longo ci saranno undici giocatori arrabbiati ed uno stadio che lo è ancor di più.

Il Frosinone però, come un artista nel pieno della sua opera, non può lasciarsi influenzare da nulla e da nessuno. Deve proseguire, tassello dopo tassello, tessera dopo tessera fino alla fine.

Già l’anno scorso l’opera rimase a metà e la cattedrale in cui doveva essere esposta non esiste più, un mosaico cancellato da una serie di pezzi persi per strada, fino al terremoto con il Carpi.

Oggi la storia è diversa, anche la cattedrale e la parete da riempire lo sono, ma il mosaico che rappresenta il sogno e l’obiettivo no, quello non cambia.

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