Il Frosinone sente profumo di serie A. E sabato lancerà l’attacco al “potere”

Malgrado la vittoria del Pordenone, tornato al secondo posto, i canarini sono in piena corsa per la promozione diretta. La quinta vittoria di fila in casa ha lanciato in orbita i giallazzurri che continuano a collezionare numeri pesanti. Nel prossimo turno saranno di scena al "Vigorito" contro la capolista Benevento. Di fronte Inzaghi e Nesta, campioni del mondo nel 2006 e compagni nel Milan che trionfava in Italia ed in Europa.

Alessandro Salines

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Secondo solo per una notte ma il profumo della serie A si sente sempre più forte in queste latitudini. Il Pordenone è una matricola terribile, espugna Cosenza, ritorna sulla piazza d’onore tuttavia il Frosinone è in piena corsa per la promozione diretta dall’alto del suo terzo posto a -2 dai friuliani. Mentre il Perugia, battuto a Cremona, resta dietro. E nel prossimo turno i canarini andranno all’attacco del potere, all’assalto del “palazzo” come direbbero i rivoluzionari. Sperando di regalarsi un Natale ricco al cospetto del Benevento, regina incontrastata della serie B con 37 punti. 

Frosinone-Pescara © Emiliano Grillotti

C’è l’elettricità dell’euforia nell’aria di Frosinone dopo la terza vittoria di fila, la quinta in casa consecutiva per giunta senza subire gol e una classifica interessante come la definisce Alessandro Nesta che fotografa bene il morale della truppa. “Adesso sono contento, abbiamo lavorato bene in questo periodo. Con umiltà anche quando abbiamo preso bastonate. Senza fare troppe sceneggiate – ha affermato il tecnico giallazzurro nel post gara di sabato – E la società è stata lucida anche nel momento più difficile. Tutti hanno messo qualcosa di più. Siamo di fronte ad un risultato decente. Non siamo primi nè abbiamo staccato nessuno. Tuttavia la situazione inizia ad essere interessante“.

Vincere a modo loro

Se siamo concentrati, sappiamo vincere a modo nostro, adattandoci di partita in partita“. Nesta era stato profeta alla vigilia del match col Pescara. Il Frosinone infatti sta dimostrando una grande capacità di leggere le gare, adeguandosi all’avversario di turno. Il tutto con umiltà e intelligenza. È come quel pugile che gira attorno al rivale, lo studia, lo punzecchia e poi al momento opportuno sferra i colpi da ko. 

Frosinone-Pescara © Mario Salati

Contro il Pescara ad esempio c’è stata una lunga fase di schermaglie tattiche. Un incontro bloccato. I giallazzurri sembravano poter sfondare solo sulle fasce con le scorribande di Zampano e Beghetto. Ed invece il gol che ha spaccato la partita è arrivato all’improvviso per vie centrali grazie ad una bella combinazione tra Maiello e Dionisi. Insomma il canovaccio non è mai lo stesso. Cambia in ogni partita e più di una volta. Cambia a seconda dell’avversaria. Ci sono una base di partenza (il 3-5-2), una grande compattezza difensiva, la tattica individuale e il mestiere di tanti interpreti. E poi la squadra legge la partita e la risolve trovando di volta in volta la chiave giusta.

La matematica non è un’opinione

Il Frosinone continua a collezionare cifre pesanti. Numeri che schiacciano le parole e sono lo specchio del momento magico dei giallazzurri. A partire dai punti. Sono 26. Gli stessi del Frosinone di Longo  dopo 16 giornate. Non fu promosso direttamente solo per la classifica avulsa ma poi vinse i playoff. Dionisi e compagni stanno scalando letteralmente la classifica. Alla settima giornata erano quindicesimi con 6 punti ai margini della zona playout. Oggi dopo 16 turni sono terzi a 2 lunghezze dal secondo posto che vale promozione diretta ed occupato dal Pordenone. Nel giro di 9 partite i ciociari hanno recuperato ben 12 posizioni.

Allo “Stirpe” i canarini sono ancora imbattuti (l’ultimo ko risale alla serie A, il 12 maggio scorso contro l’Udinese) e hanno conquistato 20 punti frutto di 6 vittorie e 2 pareggi. Come il Pordenone. Meglio ha fatto solo il Benevento (22). Quella di sabato è stata la quinta vittoria di fila in casa con Bardi sempre imbattuto. In generale il terzo successo consecutivo (Empoli e Pescara tra le mura amiche e Juve Stabia in trasferta). 

Frosinone-Pescara © Giornalisti Indipendenti

Anche il computo dei gol è significativo. Nelle ultime 4 partite il Frosinone ha segnato 10 reti e ne ha subite soltanto 2 (a La Spezia). Con 14 marcature al passivo i canarini vantano la seconda difesa del campionato alle spalle del Benevento (8). Appena 3 i gol incassati nelle gare interne. Non è un record perché ancora il Benevento e il Pordenone ne hanno subiti uno in meno. La porta dello “Stirpe” non viene bucata da quasi 3 mesi (28 settembre, Frosinone-Cosenza 1-1). 

In crescita costante pure lo score delle reti realizzate. Il Frosinone ne ha siglate 21. Nelle prime 7 giornate erano 6, sono diventate 15 nelle restanti 9. Insomma si è passati da una media di 0.85 ad una di 1.6. E in casa Nesta ha il secondo attacco del campionato con 16 gol. Il solito Benevento ha fatto meglio (18).  

Un affare per campioni del mondo

Prima contro terza. Di fronte le due compagini più in forma della serie B. Ma si affronteranno anche due campioni del mondo del 2006, Alessandro Nesta e Pippo Inzaghi. Eroi di Berlino, compagni nel Milan che vinceva in Italia ed in Europa, ora protagonisti in cadetteria sognando la serie A. Sabato alle 18 al “Vigorito” sarà una super sfida davvero tra Benevento e Frosinone. Un match affascinante che promette emozioni e spettacolo. Tra le due formazioni inoltre c’è una rivalità storica che ha sempre un suo peso in gare del genere. 

Il Benevento vorrà ribadire la sua leadership assoluta e cercherà di festeggiare il titolo d’inverno con due giornate d’anticipo. Oltre ovviamente a tenere alla larga le inseguitrici (il Pordenone è a -9 e i canarini a -11). Ma il Frosinone vorrà giocarsi le sue chance per dimostrare di non essere inferiore alla capolista.

Frosinone-Benevento del 2016 © Archivio Mario Salati

Sicuramente sarà una bella sfida – sostiene Nesta – In palio ci sarà tanto: l’onore e i punti. Noi arriviamo convinti e consapevoli della nostra forza ma senza fare i presuntuosi. Andremo a giocarcela. Vedremo cosa succederà. Se sono più bravi vinceranno, altrimenti…“.

Inzaghi dal canto suo già sente la partita e chiama a raccolta i tifosi. “Contro il Frosinone i miei ragazzi meritano lo stadio pieno – ha arringato SuperPippo –  Affronteremo un ottimo avversario ma anche loro devono preoccuparsi di noi. Avere 11 punti di vantaggio sulla terza è qualcosa d’importante“.

Benevento-Frosinone è già iniziata e sarà una settimana molto intensa.             

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