
[PRESENTAZIONE] Prima uscita del neo tecnico del Frosinone che crede nella salvezza e fa il pieno di fiducia: “E’ un'impresa possibile, altrimenti sarei rimasto a casa con il contratto del Modena”. L’allenatore pugliese punterà sul carattere dei giocatori. “Le nostre punte sono forti ma per segnare dobbiamo attaccare l’area con più uomini. Il calendario? Guardiamo partita per partita, bisogna fare punti ovunque. L’obiettivo ora è la Salernitana”.
“L’ottimismo è la fede che porta alle realizzazioni. Nulla può essere fatto senza speranza o fiducia”. Non sappiamo se Paolo Bianco abbia mai letto la scrittrice statunitense Helen Adams Keller ma di sicuro al neo tecnico giallazzurro non fa difetto la fiducia. “Se non credessi nella salvezza, sarei rimasto a casa. D’altronde ero sotto contratto col Modena fino al 30 giugno come ora col Frosinone”, ha sottolineato Bianco nella conferenza di presentazione allo stadio “Stirpe”.
La fiducia è stato il leit motiv della “prima” in sala stampa dell’allenatore foggiano che aspettando il giudizio del campo ha cercato di alzare il morale della squadra e dell’ambiente molto provati dopo gli ultimi risultati e da una classifica preoccupante. “E’ un’impresa fattibile, dovremo essere bravi a compattarci e a tirare fuori il meglio da ognuno di noi”, ha chiosato Bianco.
La società punto fermo
Accanto al direttore tecnico Guido Angelozzi, Bianco ha provato a suonare la carica. Sa come gestire un gruppo in ogni situazione grazie alla scuola di Max Allegri (“Il numero uno al mondo”). Ma anche l’esperienza nello staff di Roberto De Zerbi è stata alquanto formativa.

“Il Frosinone è composto da un gruppo di giocatori giovani e bravi che vanno aiutati – ha aggiunto – Con il mio staff cercheremo di spronarli a dare qualcosa in più. In questi momenti deve uscire fuori il carattere, il calciatore deve far posto all’uomo. La squadra ha le qualità per uscire fuori da questa situazione difficile. Fondamentale avere alle spalle una società forte come il Frosinone. Se ho accettato quest’incarico senza pensarci, lo si deve anche alla presenza del direttore che conosco e di un presidente Stirpe stimato in tutta Italia”.
Bianco traccia la rotta
L’ex tecnico del Modena è convinto di avere un organico all’altezza e poi personalmente si gioca tanto. Dopo l’esperienza poco felice in Emilia, la tappa frusinate può diventare un trampolino di rilancio. Vivrà questi mesi in trincea: solo campo e lavoro. Senza social, tabelle e calcoli. “Dobbiamo fare più punti possibili, in casa ed in trasferta – ha continuato Bianco – Possiamo giocarcela con tutte, ora pensiamo alla sfida di Salerno. L’obiettivo è la gara di domenica. Poi ragioneremo sulla prossima e così via”.

Dal punto di vista tecnico-tattico non si sbilancia. “C’è poco tempo ma credo che sia importante la concentrazione per tutta la gara e l’atteggiamento giusto – ha puntualizzato Bianco – Ho visto le gare con Catanzaro e Bari e la prestazione c’è stata. Cercheremo di sfruttare al meglio le qualità dei giocatori e poi mi aiuteranno i collaboratori che sono rimasti”.
A tal proposito ufficializzato lo staff tecnico al lavoro con Bianco nel ritiro di Anagni. Le novità sono il vice Filippo Pensalfini, il collaboratore tecnico Salvatore Bruno ed il preparatore atletico Stefano Taparelli. Confermati Giancarlo Marini, il preparatore atletico Alessandro Fonte, il preparatore addetto al recupero degli infortunati Michele Saccucci e l’allenatore dei portieri Matteo Di Norscia.
La medicina per il mal di gol

Se Bianco su modulo ed aspetti tecnici si è tenuto abbottonato, l’unica disgressione l’ha fatta sulle difficoltà in zona-gol del Frosinone. Il tecnico si è fatto subito un’idea ben precisa e sa come intervenire. “I nostri attaccanti sono di qualità e non ho dubbi – ha analizzato Bianco – Quindi non è colpa solo del reparto avanzato, ma dell’intera squadra. Bisogna lavorare molto sull’occupazione degli ultimi metri nella metà campo avversaria. Ci sono pochi giocatori che attaccano l’area, bisogna lavorare su quello”.
Angelozzi non si dà per vinto
Il direttore non vuole piangersi addosso malgrado il momento difficile e l’esonero di Greco. “E’ la prima volta che sono costretto ad avvicendare 2 tecnici – ha rivelato Angelozzi – Per me è stata una sconfitta. Credo molto in Bianco che conosco molto bene. Appena l’ho chiamato è corso e per me è un aspetto molto positivo. Voglio reagire e lottare insieme al presidente, all’allenatore e a tutti quanti”.

Angelozzi si prende le colpe di una stagione deludente. “Le stiamo provando tutte per cambiare rotta – ha chiosato il direttore – Il presidente è deluso come i tifosi che domenica sono stati eccezionali tifando malgrado il primo tempo inguardabile. Stirpe è molto presente, viene al campo ed è preoccupato per la città ed i sostenitori”.