
La terza vittoria di fila contro il Brescia consente ai giallazzurri di uscire dalla zona retrocessione. Il neo tecnico ha completamente rovesciato il destino dei ciociari con 10 punti in 4 gare. Decisive le reti-capolavoro di Kvernadze e Ghedjemis. Per i lombardi a segno Moncini. Maran a rischio esonero
TABELLINO
FROSINONE-BRESCIA 2-1 (PRIMO TEMPO 1-1)
MARCATORI Kvernadze (F) al 16’, Moncini (B) al 42’ p.t.; Ghedjemis (F) al 16’ s.t.
FROSINONE (4-3-3)
Cerofolini 6,5; A. Oyono 6,5, Monterisi 7, Bettella 7, Marchizza 6,5 (dal 22’ s.t. Bracaglia 6); Kone 6,5, Vural 6,5 (dal 42’ s.t. Cichella s.v.), Darboe 6,5; Ghedjemis 7 (dal 22’ s.t. Lucioni 6), Ambrosino 5,5 (dall’11’ s.t. Tsadjout 5,5), Kvernadze 7 (dal 22’ s.t. Partipilo 6)
PANCHINA Sorrentino, Biraschi, J. Oyono, Di Chiara, Barcella, Begic, Distefano
ALLENATORE Bianco 7
BRESCIA (3-5-2)
Lezzerini 6; Calvani 5,5, Adorni 6, Jallow 5,5 (dal 26’ s.t. Corrado s.v.); Dickmann 6, Bisoli 6,5, Verreth 6 (dal 26’ s.t. Besaggio s.v.), Bjarnason 6,5 (dal 26’ s.t. D’Andrea s.v.), Nuamah 5 (dal 38’ s.t. Bianchi s.v.); Borrelli 6 (dal 38’ s.t. Olzer s.v.), Moncini 6,5
PANCHINA Andrenacci, Avella, Maucci, Papetti, Muca ALLENATORE Maran 5,5
ARBITRO Rutella di Enna 5,5
ASSISTENTI Yoshikawa 6-Miniutti 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Borrelli (B), Dickmann (B), Partipilo (F), Tsadjout (F) per gioco scorretto; Monterisi (F), Calvani (B) per proteste
NOTE paganti 2.411, incasso di 20.018,00 euro abbonati 8.168, quota di 76.971,53 euro. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 0-2. Angoli 5-11. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’
Chiamatelo “Paolo il caldo”. Bianco ha riacceso il Frosinone e l’entusiasmo dei suoi tifosi. La terza vittoria di fila, 10 punti in 4 gare, hanno spinto i giallazzurri fuori dalla zona retrocessione a quota 33. La media-punti (2,5) dell’allenatore pugliese è da promozione diretta. Il successo col Brescia vale doppio perché uno scontro diretto complicato per tanti motivi. Una vittoria di qualità e carattere che ha inguaiato i lombardi risucchiati in zona playoff e con il tecnico Rolando Maran che viaggia verso il secondo esonero.

Bianco ha regalato alla squadra certezze, coraggio, fiducia oltre a principi di gioco importanti. Inoltre ha avuto il merito di rigenerare alcuni giocatori (Bettella, Vural e ultimo Ghedjemis) effettuando anche scelte sorprendenti e perché no impopolari. “Dopo 4 gare non abbiamo risolto i problemi, dobbiamo continuare a correre. Sono soddisfatto della risposta del gruppo che mi segue. Uno spogliatoio unito”, ha detto Bianco. Dopo la sosta, altre 2 partite chiave: a Genova con la Sampdoria ed in casa col Cosenza.
ANALISI E I MOMENTI CHIAVE
Formazione che vince si… cambia

Bianco ritrova due pedine fondamentali per il gioco offensivo come Kone ed Ambrosino, assenti a Carrara per squalifica ed infortunio. Il primo va a comporre il trio di centrocampisti nel 4-3-3 confermato dal tecnico. L’attaccante si riprende il posto al centro di un tridente che presenta le novità Ghedjemis e Kvernadze al posto di Partipilo e Begic. Ma le rotazioni non finiscono qui: rientra dal 1’ capitan Marchizza al posto di Di Chiara. Insomma ben 5 cambi rispetto alla sfida vinta a Carrara.
Riepilogando, Cerofolini è inamovibile tra i pali. Come A. Oyono, Monterisi e Bettella in una difesa completata appunto da Marchizza. In mediana Kone e Darboe (seconda gara di fila da titolare dopo 2 panchine) sono le mezzali con Vural in versione play. In tribuna Canotto e Pecorino. Indisponibili Lusuardi e Koutsoupias oltre ai soliti noti Cittadini e Kalaj.

Solo un cambio invece nel Brescia. Più conservatore dunque Maran che sostituisce l’infortunato Bertagnoli con l’esperto finlandese Bjarnason, 35 anni ed una lunga carriera da giramondo del pallone. Avanti poi con l’artiglieria pesante (Moncini e l’ex Borrelli) in un 3-5-2 spurio a seconda dei momenti. Davanti al portiere Lezzerini, una linea difensiva con Calvani, Adorni e Jallow. Sulle fasce Dckmann ed il baby Nuamah. In Verreth, Bisoli oltre Bjarnason. Coppia d’attacco Moncini e Borrelli. Assenti Cistana, Galazzi, Fogliata e Juric (autore all’andata di 2 gol nel 4-0 per il Brescia) oltre che Bertagnoli.
Perla di Kvernadze, risponde Moncini

Un minuto di raccoglimento ricorda Riccardo Agabio, presidente della Federginnastica e vice presidente Vicario del Coni., scomparso venerdì ad 89 anni. Partita subito a viso aperto tra due squadre che cercano punti-salvezza e quindi non possono fare troppi calcoli. Il Frosinone prova a prendere in mano le redini della partita con un centrocampo molto dinamico ed una catena di sinistra che gira forte. E così al 3′ Kvernadze innesca Marchizza sulla corsia mancina: cross basso ma nessun compagno è pronto alla stoccata. Il Brescia non resta a guardare. Dalla cintola in su ha la qualità per far male con Bjarnason e Bisoli molto coinvolti nella manovra offensiva, pronti a supportare il duo Moncini-Borrelli pericoloso al 12′ in una mischia comunque viziata da un fuorigioco dello stesso Moncini. Al primo vero affondo il Frosinone passa: lancio illuminante di Kone per Kvernadze pescato a sinistra. Il georgiano rientra sul destro e infila il pallone sul secondo palo. Gol splendido, terza marcatura per l’attaccante.

Il Brescia sembra accusare il colpo tanto che il Frosinone insiste ed al 23′ Kone dalla distanza impensierisce gli avversari. Le “rondinelle” s’appoggiano alla lucidità di Bjarnason e al ritmo di Bisoli. I due al 28′ costruiscono una buona chance per Moncini che gira fuori. Il Frosinone in alcuni fasi pare voler rifiatare e controllare il gioco favorendo però il Brescia. Tuttavia Oyono al 31′ ha la palla del 2-1 ma spara alto. Nell’ultimo quarto esce fuori la squadra di Maran che diventa molto pericolosa con Bjarnason che prima calcia centrale in piena area e poi di testa “frusta” fuori. Ma la frittata per il Frosinone è nell’aria. Bella combinazione Borrelli e Bisoli con quest’ultimo che serve a centro area Moncini: botta che Cerofolini non riesce a respingere. Ancora un brivido per il Frosinone allo scadere: Moncini in contropiede tenta il diagonale ben parato da Cerofolini.
Il primo capolavoro di Ghedjemis regala il sorpasso

Il minuto magico è di nuovo il 16 per il Frosinone. Stavolta la giocata vincente parte da destra con A. Oyono che mette in moto Ghedjemis. Il franco-algerino rientra sul sinistro, elude l’intervento di un paio di avversari e spedisce nell’angolino opposto. Stadio in visibilio per la seconda perla di giornata. La partita cambia ancora. Il Frosinone serra le fila, si compatta ancor di più per respingere il ritorno del Brescia. Bianco ridisegna l’assetto passando alla difesa a 3 con gli inserimenti di Lucioni e Bracaglia. Ma la squadra ciociara non rinuncia a pungere in contropiede.

Il Brescia le prova tutte inserendo tutto il potenziale offensivo a disposizione come Bianchi, D’Andrea ed Olzer. Il Frosinone soffre il giusto, fallisce il tris al 44′ con Tsadjout davanti a Lezzerini. Il Brescia preme ma è pericoloso soltanto un paio di volte con D’Andrea di testa (parata di Cerofolini) ed allo scadere con Corrado (respinta quasi sulla linea di Monterisi). Finisce qui con la terza vittoria di fila del Frosinone festeggiato dai suoi tifosi ed un Brescia contestato dagli oltre 300 tifosi al seguito.