Blanchard, l’eroe dello Stadium scrive un’altra favola

Dopo 3 anni d’inattività il difensore riprende a giocare nell’Asd Belvedere in Prima categoria toscana. Leonardo è stato uno dei pilastri del Frosinone di Stellone, protagonista della doppia promozione dalla Serie C alla A. Storico il suo gol alla Juve che ha regalato ai giallazzurri il primo punto in A. “Un errore aver lasciato il club ciociaro", ha detto in un’intervista. Nel 2018 aveva smesso rinunciando ad un ingaggio di 600 mila euro: “Il calcio non era più lo sport che ho sempre amato”.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Certi notti ti senti padrone di un posto che di giorno non c’è… Canta Ligabue in un suo celebre brano. E quella notte di quasi 6 anni fa Leonardo Blanchard si è sentito padrone del mondo. In una frazione di secondo ha coronato un sogno nel vero senso della parola: segnare il suo primo gol in Serie A, per giunta allo “Stadium” contro la Juve di cui è tifosissimo, e regalare il primo punto in A della storia del Frosinone.

Da quella notte la vita di Leonardo è cambiata. Da buon difensore in Serie C e B ad eroe dello “Stadium”. Quello che all’ultimo secondo ha realizzato con un gran colpo di testa il gol del clamoroso pari del Frosinone nella tana della Juventus di Allegri. Interviste, servizi speciali in tv, editoriali, una fama inattesa, il clichet della favola di provincia.

Oggi a distanza di oltre un lustro da quella notte Blanchard torna a far parlare di sé. Dopo 3 stagioni d’inattività il difensore, 33 anni, ha deciso di tornare in campo. Ma lo farà nella maniera più inedita, ovvero tra i dilettanti, in Prima categoria. Un campionato che di questi tempi va di moda tra gli ex giallazzurri considerando che anche il tecnico Alberto Cavasin ha deciso di ripartire dalla Prima in Sardegna col Barisardo. Leonardo giocherà nell’Asd Belvedere, formazione di Grosseto, la sua città. (Leggi anche Frosinone, l’ex tecnico Cavasin lancia la sfida più stravagante).

UNA SCELTA CONTROCORRENTE

Leonardo Blanchard con la maglia del Frosinone

Leonardo Blanchard è un ragazzo con tanti interessi. In questi anni senza calcio si è dedicato alla moda e all’abbigliamento gestendo il negozio di famiglia a Grosseto. Ha pure cantato con successo in tv a “Tale e Quale Show”, interpretando “Meraviglioso” di Giuliano Sangiorgi.

Molto attivo sui social, ha 33.500 followers su instagram: ironici e divertenti i duetti con la fidanzata Shaila Gatta, ballerina e velina di “Striscia la Notizia”.

Ma la passione per il calcio ad un certo punto si è riaccesa. La voglia di ricominciare ha bussato forte al cuore di Leonardo. La proposta è arrivata da un amico: riparti dal Belvedere nella tua città, con la sua gente. “Ci ho pensato poco, perché la voglia di tornare a giocare era tanta – ha raccontato Blanchard al “Tirreno” che gli ha dedicato un ampio servizio – Cercavo qualcosa di diverso dal professionismo e alla Belvedere ho trovato un ambiente straordinario. Il club è in Prima categoria, ma ha un’organizzazione da Serie C. Alla base c’è il divertimento, sto bene ed una sfida che mi piace da morire”.

Mercoledì scorso Leonardo ha iniziato ad allenarsi con tanto entusiasmo. “Sono felice – ha aggiunto Blanchard – E’ l’opportunità che aspettavo per rimettermi in gioco. E’ successo tutto così velocemente, mi mancavano lo spogliatoio, il campo, il pallone, le partite”. Domenica 3 ottobre il via. Il tecnico Francesco Ripaldi e il presidente Federico Clementini s’aspettano molto da Blanchard. “Sarà il nostro valore aggiunto”, ha detto l’allenatore. “Quando ha chiamato per dirmi che era uno di noi, ho capito che ero diventato il presidente di un giocatore di Serie A – ha continuato Clementini – Ora però voglio vincere la Coppa regionale ed il campionato. Leo ci darà una grossa mano”.

FROSINONE, AMORE E RIMPIANTO

Blanchard in contrasto su Pogba

Blanchard è fermo dal 23 maggio del 2018 quando ha giocato l’ultima partita con l’Alessandria (playoff di Serie C contro la Feralpi Salò). Poi ha detto basta, rinunciando ad un ingaggio di 600 mila euro. Una crisi di rigetto.

Mi sono accorto che il calcio non era più lo sport che avevo imparato ad amare – ha spiegato – I giocatori oggi sono numeri nelle mani dei presidenti e dei procuratori. Il benessere è più importante del denaro”.

Ma probabilmente qualcosa si era già rotto dopo gli anni al Frosinone. Quattro anni bellissimi, indimenticabili. La doppia promozione dalla Serie C alla A, il gol alla Juve in quella famosa notte del 23 settembre del 2015. In tutto 122 presenze ed 8 reti di cui 3 in Serie A.

Un’avventura fantastica. “Lasciare il Frosinone è stato il mio più grande errore da calciatore – ha detto in un’intervista – Avrei dovuto ascoltare il cuore e invece hanno prevalso altre motivazioni. E dico questo non perché le stagioni seguenti  sono state negative, mentre il Frosinone è tornato in A, ma per il semplice fatto che quando vedo quei colori il cuore mi batte fortissimo. Troppi i ricordi con quella maglia sulle spalle”.

Blanchard è andato via da Frosinone nell’estate del 2016 destinazione Carpi in Serie B. Poi Brescia, Alessandria e lo stop dopo 227 gare e 15 gol da professionista tra Frosinone, Feralpi, Pavia, Pescina, Pergolettese, Carpi, Brescia ed Alessandria.

Blanchard ora riparte dal basso con umiltà e passione anche se certe notti non si dimenticano mai.    
 
  
     

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