
[L'ANALISI] La volata finale entra nel vivo con le ultime 6 giornate. In ballo 10 squadre, si preannuncia una corsa tirata fino all'ultima giornata. Stato di forma, calendario e punti di forza delle contendenti
Le borse mondiali crollano sotto i colpi dei dazi trumpiani. Il borsino della salvezza in Serie B è un continuo saliscendi, rialzi e ribassi, inevitabili turbolenze in una volata sempre tirata e ricca di colpi scena che si deciderà al fotofinish. Da Frosinone e Carrarese a quota 37 fino al fanalino di coda Cosenza ferma a 22, sono 10 le squadre ancora sulle montagne russe ed in ballo per restare nella cadetteria. A 6 giornate dall’epilogo (coda playout esclusa) del 7 maggio come stanno le azioni delle pericolanti? Un’analisi che passerà per il momento di forma, il calendario ed il punto di forza.
Frosinone e Carrarese tirano il gruppo

Malgrado il pareggio col Cosenza la squadra giallazzurra resta la più in forma del campionato. Otto risultati utili di fila, 14 punti in 6 partite da quando è approdato a Bianco ancora imbattuto. A quota 37 il traguardo è vicino ma è tutto da conquistare con +3 dai playout e +5 dalla retrocessione diretta. Servirà l’ultimo sforzo: 6 punti, forse meno.
Preoccupa il calendario sulla carta molto complicato: nelle prossime 4 giornate il Frosinone affronterà le prime 3 (Sassuolo, Spezia e Pisa) dopo il Cesena domenica. Cittadella in casa e Palermo le ultime 2. Per lo sprint finale i giallazzurri confideranno senz’altro sulla fiducia e identità ritrovate dal gruppo. Bianco finora è stato il valore aggiunto trasmettendo stimoli e concetti di gioco. Fondamentale dentro e fuori dal campo l’esperienza di Lucioni.

Stessi punti per la Carrarese che vede all’orizzonte l’obiettivo dopo gli ultimi risultati positivi (5 punti nelle ultime 3). Il cammino comunque non incoraggia trionfalismi. I toscani sfideranno Catanzaro e Palermo. Poi lo scontro diretto con la Samp, il Sassuolo (ma potrebbe essere già promosso), il Modena (in orbita playoff) e all’ultima il Mantova ad oggi un match-salvezza. L’allenatore Antonio Calabro punterà sulla compattezza e l’entusiasmo tipiche di una matricola. Il mestiere del bomber Torregrossa (2 gol nelle ultime 3) potrebbe risultare decisivo.
Scatto-Mantova, Sudtirol e Citta in frenata

La squadra di Possanzini è balzata fuori dalla zona playout. Le 2 vittorie di fila (la seconda nel derby-salvezza col Brescia) l’hanno proiettata a 36 al 13° posto. Un bel passo in avanti ma la volata finale sarà tutt’altro che facile. Quattro gare con avversarie d’alta classifica (Spezia, Catanzaro, Cremonese e Cesena) e poi chiusura contro Salernitana e Carrarese. Ad oggi scontri diretti. Ma tra un mese chissà. Il collettivo, lo spirito di gruppo e le idee del tecnico David Possanzini sono i punti di forza su cui appoggiarsi in questa corsa.
Cittadella e Sudtirol, appaiate a 35, sono fuori dai playout ma il margine è di 1 lunghezza (3 dalla retrocessione diretta). Sono in calo: i veneti non vincono da 4 turni (solo 2 punti incassati); gli altoatesini hanno racimolato 1 pari nelle ultime 3. Il Cittadella ha un cammino che potrebbe rilanciarla o affossarla. Quattro, forse cinque, scontri diretti di fila. Si parte dalla Sampdoria del nuovo corso Evani-Mancini. Poi Salernitana, Reggiana e Brescia. Alla penultima a Frosinone sperando che i canarini siano salvi. Conclusione col Bari. Il Cittadella può far leva sulla profonda conoscenza della categoria e l’abitudine a lottare in un torneo così complicato.

Per il Sudtirol subito lo scontro diretto di Salerno che potrebbe determinare molto. Bari, Juve Stabia e Palermo sono impegni difficili. Sulla carta appare soft invece il finale col Cosenza ed il Pisa: entrambe potrebbero aver già conosciuto il loro destino, ovvero e retrocessione e promozione. L’infinita esperienza del tecnico Fabrizio Castori può fare la differenza come la coesione di un gruppo che ha dimostrato di non mollare mai.
Brescia e Reggiana in caduta libera
La sconfitta a fil di sirena col Mantova ha spinto il Brescia nei playout a 34 (-1 dalla salvezza). Quattro punti in 5 gare certificano la crisi delle rondinelle che ora tremano. Le recriminazioni contro l’arbitraggio non giustificano un andamento così negativo. Le prossime 2 partite a Cosenza e in casa con la Reggiana saranno fondamentali. Pisa, Cittadella, Juve Stabia e Modena gli altri impegni. Il Brescia ha elementi di spessore (Bisoli, Dickmann, Bjarnasson, Moncini, Adorni solo per fare qualche nome) per la B ed i valori alla fine dovrebbero venir fuori. La ritrovata vena del bomber Borrelli (a segno da 2 gare di fila) fa ben sperare.

Peggio la Reggiana a 32 ed in bilico tra playout e retrocessione. Due sconfitte di fila, 2 punti nelle ultime 5 mettono spalle al muro gli emiliani. Calendario tosto: Pisa in corsa per la Serie A e le sfide salvezza con Brescia e Cittadella. Un tris importantissimo. Il derby col Modena, Spezia e Juve Stabia gli altri incontri. Tifosi e società reggiani confidano sul cambio del tecnico (Dionigi al posto di Viali) anche se l’impatto non è stato dei migliori. Ma una settimana ovviamente non basta.
La storia in soccorso della Samp
I ko con Frosinone e Spezia dopo 3 pareggi consecutivi hanno affondato i doriani sempre più a rischio retrocessione diretta. La salvezza diretta è a 3 punti. Lunedì l’ennesimo ribaltone per scacciare lo spettro della Serie C. Via il tecnico Leonardo Semplici ed il diesse Pietro Accardi, in panchina Alberico Evani (vice Attilio Lombardo) ed il ritorno del direttore Andrea Mancini, figlio di Roberto che sarà una sorta di supervisore-consulente a tutto campo. Insomma la Sampdoria chiede aiuto alla storia per uscire dalla sabbie mobili: basterà?

Lo scontro diretto col Cittadella è decisivo: un altro passo falso suonerebbe come una mezza condanna. Juve Stabia, Carrarese, Cremonese e Catanzaro le tappe del percorso fino all’ultima giornata contro la Salernitana che potrebbe valere una stagione. Al di là dei cambiamenti e delle suggestioni, la Samp ha bisogno dei suoi big per ripartire. E così elementi come Cragno, Bereszyinski, Ricci, Akisanmiro, Sibilli, Niang e Coda devono lanciare segnali forti.
Scialuppa-Marino a Salerno. Cosenza out

L’ultima speranza della Salernitana è Pasquale Marino, quarto tecnico stagionale, ottavo negli ultimi 2 campionati. Le 2 sconfitte di fila con Palermo e Juve Stabia hanno fatto precipitare la situazione: granata penultimi a 30 (-2 dai playout e -5 dalla salvezza). Il calendario regala chance con ben 5 sfide-salvezza (Sudtirol, Cittadella, Cosenza, Mantova e Sampdoria) a parte il match con lo Spezia. La Salernitana dunque spera nel rimbalzo del cambio del tecnico (Marino ha tantissima esperienza) ma servirà di più. La formazione campana deve per forza di cose puntare sui suoi uomini di maggiore calibro come Cerri, Verde, Ferrari, Soriano, Tello e via dicendo.

Con più di un piede in Serie C invece il fanalino di coda Cosenza. Il pari in extremis a Frosinone ha ridotto al lumicino le speranze. Difficile recuperare 6 punti sui playout e 9 sulla salvezza. Le prossime partite vedranno i calabresi affrontare Brescia (l’ultima spiaggia?), Spezia, Salernitana, Bari, Sudtirol e Cesena. A regalare un briciolo di fiducia è una squadra che non vuole arrendersi come ha dimostrato a Frosinone. Il ritorno in panchina di Alvini ha restituito energia.