Brutto e senz’anima, al Frosinone resta solo la fiammella della speranza

[LA PARTITA] Secondo pareggio di fila per la squadra giallazzurra che vede la salvezza allontanarsi. Dopo un primo tempo inguardabile ed il vantaggio della Reggiana con Sersanti, la reazione di nervi nella ripresa e nel finale l'1-1 siglato da Koutsoupias che non sposta nulla in classifica

Alessandro Salines

Lo sport come passione

TABELLINO

FROSINONE-REGGIANA 1-1 (PRIMO TEMPO 0-1)

MARCATORI Sersanti (R) al 42’ p.t.; Koutsoupias (F) al 47’ s.t.

FROSINONE (4-3-3)

Cerofolini 6; A. Oyono 5,5, Monterisi 5,5, Lusuardi 5, Di Chiara 6 (dal 35’ s.t. Partipilo s.v.); Koutsoupias 6,5, Bohinen 5,5 (dal 14’ s.t. Kone 6), Darboe 5 (dal 1’ s.t. Pecorino 5); Canotto 5 (dal 14’ s,t, Ghedjemis 5), Ambrosino 5,5, Kvernadze 5 (dal 25’ s.t. Begic s.v.)

PANCHINA Sorrentino, Vural, Lucioni, J. Oyono, Barcella, Cichella, Partipilo, Bracaglia

ALLENATORE Greco 5,5

REGGIANA (4-3-2-1)

Bardi 6.5; Sampirisi 6,5, Meroni 5,5, Lucchesi 6,5 (dal 22’ s.t. Fiamozzi 6), Libutti 6,5; Ignacchiti 6,5, Kabashi 6,5 (dal 36’ s.t. Reinhart s.v.), Sersanti 7; Girma 7 (dal 35’ s.t. Vido s.v.), Vergara 6,5 (dal 42’ s.t. Marras s.v.); Gondo 7 (dal 22’ s.t. Portanova 5,5)

PANCHINA Sposito, Sosa, Cigarini, Maggio, Urso, Kumi, Nahounou

ALLENATORE Guidetti (Viali squalificato) 6

ARBITRO Rapuano di Rimini 5,5

ASSISTENTI Cipriani 6-Fontani 6

AMMONITI Libutti (R), Vergara (R), Reinhart (R), Ghedjemis (F); Kone (F) per proteste

NOTE paganti 2.149, incasso di 17.054,00 euro; abbonati 8.168, quota di 76.971,53 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 0-1. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’

Il gol di Koutsoupias sul fil di sirena serve solo a tenere viva la fiammella della speranza che come sempre è l’ultima a morire. Ma il Frosinone resta sempre intrappolato nelle sabbie mobili della classifica e la salvezza di settimana in settimana sembra allontanarsi. La squadra di Greco doveva battere la Reggiana nello scontro diretto dello “Stirpe” ed invece ha rischiato di perdere strappando solo il secondo pari di fila. Il successo manca da 7 turni ma a preoccupare la mediocrità totale mostrata dal Frosinone soprattutto nel primo tempo. Un impatto sulla sfida senza nerbo, poche idee e confuse, qualità ai minimi storici. Nella ripresa Monterisi e soci hanno avuto una reazione più di nervi che di altro.

Domenica la trasferta a Salerno che diventa decisiva. Un altro scontro diretto, quasi uno spareggio. I canarini sono a -5 dai playout e a -6 dalla salvezza ma giocando così sono distanze abissali. “Inspiegabile il primo tempo, non dormirò stanotte – ha detto sconsolato il tecnico GrecoNon ci sono giustificazioni, era una partita importantissima e non va affrontata così. Evidentemente non sono riuscito a trasmettere coraggio e serenità. Mi tengo la reazione della ripresa e sono convinto più di prima che conquisteremo la salvezza. Purtroppo ci manca la continuità e mi dispiace per i tifosi ed il presidente”.

ANALISI E MOMENTI CHIAVE

La lavagna tattica

Darboe in azione

Come anticipato (Sfida-salvezza con la Reggiana: Greco rispolvera Canotto per cercare il guizzo) Greco rilancia la punta esterna Canotto, assente dal campo da oltre 2 mesi (7 dicembre a Cosenza) e reduce da 4 turni fuori dalla lista dei convocati per motivi di mercato e non solo. Una scelta per certi versi clamorosa per cercare di regalare al peggiore attacco del campionato maggiore pericolosità in una partita da vincere costi quel che costi. Sempre nel reparto avanzato rientra nell’undici il georgiano Kvernadze. Confermato invece Ambrosino che giostra da centravanti. Per il resto un cambio a centrocampo: Darboe rileva Kone non al meglio. Fiducia alla difesa con A. Oyono, Monterisi, Lusuardi e Di Chiara davanti al portiere Cerofolini.

Dunque avanti col 4-3-3, modulo che dovrebbe accompagnare il Frosinone fino alla fine della stagione. Greco rinuncia ai soliti infortunati (Kalaj, Cittadini, Marchizza e Distefano). Ai box anche Tsadjout. Fuori per scelta tecnica Biraschi, Szyminski e Bettella.

Il colpo di testa vincente di Koutsoupias

Nella Reggiana assente per squalifica il tecnico William Viali, sostituito in panchina dal suo vice Max Guidetti. L’allenatore granata conferma per 10/11 la formazione sconfitta nell’ultimo turno in casa dal Cesena. Nel 4-3-2-1 l’unica novità è in difesa sulla fascia sinistra dove Libutti prende il posto di Sosa. L’ex Sampirisi, Meroni e Lucchesi completano la retroguardia. In mediana Ignacchiti, Kabashi e Sersanti. Sulla trequarti Vergara e Girma a sostegno del centravanti Gondo. Viali recupera per la panchina i vari Reinhart, Portanova e Marras reduci dall’influenza. Out Motta, Pettinari, Rozzio e Stulac.

Sersanti, compleanno con gol

Il tecnico Leandro Greco

Quarantadue minuti di schermaglie, paura di perdere tra 2 squadre che si giocano tanto. Poi il solito errore di un Frosinone brutto, scarico e la Reggiana si ritrova in vantaggio grazie a Sersanti bravo ad insaccare sulla maldestra respinta di Lusuardi dopo il cross di Libutti. Tutto qui un primo tempo dove lo spettacolo ha abdicato alle dinamiche di una classifica da incubo per i ciociari e pericolosa per gli emiliani. Doveva essere la partita della vita per il Frosinone e invece i giallazzurri sono apparsi timorosi ed intimoriti. Sotto ritmo, manovra lenta, un impatto sulla gara troppo morbido per una formazione in lotta per non retrocedere.

Il difensore Monterisi

Funziona poco o nulla nella squadra schierata da Greco. Difesa incerta, centrocampo anonimo ed attacco evanescente con Canotto e Kvernadze mai nel vivo dell’azione e ben tamponati da Sampirisi e Libutti. Ambrosino poco e mal servito e sempre a disagio nel ruolo di prima punta. La Reggiana quantomeno cerca di muovere il pallone con una benché minima logica: i trequartisti Girma e Vergara molto attivi e Gondo che svaria su tutto il fronte d’attacco. La prima occasione è proprio di Vergara che al 28′ di testa sfiora il bersaglio grosso su cross di Sampirisi. Poi il gol e la punizione di Ambrosino parata in tuffo dall’ex Bardi. Il primo tempo va in archivio tra i fischi dei tifosi ciociari che con un eloquente striscione (“Lottate per lo stemma che portate sul petto, solo così avrete il nostro rispetto”) aveva chiesto grande impegno e spirito.

Koutsoupias in pieno recupero evita il ko

L’esterno Ghedjemis

Dopo l’intervallo, il Frosinone rientra con Pecorino al posto di Darboe. Greco gioca il tutto per tutto schierando un 4-2-4 sulla carta iper offensivo. Nei primi minuti la formazione giallazzurra sembra avere una scossa e colleziona 4 corner in 3′. Oltre a qualche mischia. Ma è una reazione di nervi. La Reggiana infatti al primo affondo rischia di siglare il raddoppio con Girma dopo una combinazione con Vergara. Il Frosinone attacca con la forza della disperazione senza lucidità e troppe idee. Un episodio potrebbe cambiare qualcosa come la punizione di Di Chiara al 10′. Ancora un errore difensivo (Koutsoupias) potrebbe regalare un gol alla Reggiana ma Gondo non è freddo davanti a Cerofolini.

Koutsoupias, autore dell’1-1

Greco inserisce anche Begic e Partipilo alla ricerca del pari. Bardi fa l’ex avvelenato e si oppone in serie su Ambrosino, Kone, Partipilo e Begic. Il Frosinone ha il merito di crederci mentre la Reggiana abbassa troppo il baricentro complice anche i cambi che non danno sostanza a Viali. E così all’ultimo assalto in pieno recupero Koutsoupias di testa sigla l’1-1 su angolo di Partipilo. Il Frosinone prova pure a vincerla e spinge ma è la Reggiana ad andare più vicina al raddoppio con Sersanti. Finisce 1-1 con i fischi del pubblico e la squadra sotto la Curva Nord.