Il Frosinone lancia l’assalto per riconquistare lo ‘Stirpe’

I canarini affrontano il Brescia per rompere il tabù-casalingo (non vincono da oltre 3 mesi). Il successo a Cosenza ha restituito entusiasmo. Ma le “rondinelle” attraversano un ottimo momento (11 punti in 6 gare) e presentano in vetrina il bomber Ayè a segno da 7 partite di fila. Nesta ha problemi di abbondanza

Alessandro Salines

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Casa dolce casa. Il proverbio non s’addice al Frosinone di questi tempi: non vince allo “Stirpe” dal 5 dicembre scorso (3-2 al Chievo) ed in 13 partite ha racimolato solo 3 successi. Sabato pomeriggio col Brescia bisogna infrangere questo tabù per bissare il colpaccio di Cosenza e provare ad accorciare la classifica.

Alessandro Nesta nella conferenza stampa pre-partita non si nasconde. “Questo aspetto sta pesando a tutti, anche all’allenatore – sostiene il tecnico – Abbiamo svolto un allenamento al “Benito Stirpe”, dove non veniamo praticamente mai durante la settimana. Ci teniamo a vincere. Lo scorso anno, nella prima parte del campionato, avevamo costruito la nostra classifica tra le mura amiche. Sicuramente la questione dei tifosi non è una scusante, noi avevamo 11mila abbonati e per noi era importante averli al nostro fianco”.

Serve lo scatto

Una delle reti di Cosenza-Frosinone

La vittoria a Cosenza ha restituito sicuramente entusiasmo in una squadra che da Natale in poi ha arrancato, conquistando appena 2 vittorie in 15 gare. (Leggi qui Podio e contropodio di Cosenza-Frosinone 1-2).

Ora occorre continuare così se si vuole rientrare nel giro che conta, quello dei playoff. L’ottavo posto è a 4 lunghezze. Una distanza non siderale in un campionato tra l’altro sempre molto equilibrato. Confortando le ultime 2 uscite (Monza in casa e Cosenza) nelle quali i canarini sono apparsi in crescita.

Tutti vogliono vincere sempre – conferma Nesta – L’obiettivo è quello, dare continuità ai nostri risultati. Se vuoi cambiare la classifica serve un filotto di vittorie altrimenti stiamo sempre là”.

È un momento cruciale della stagione. Ci sono tre gare in una settimana che potrebbero incidere molto sul futuro dei giallezzurri. Dopo il match col Brescia, il Frosinone sarà di scena martedì a Verona col Chievo e poi sabato ancora in casa arriverà il Lecce. 

Il Brescia in forma

L’avversario di sabato è a dir poco difficile. E non inganni la classifica (33 punti). Dopo l’avvento del tecnico spagnolo Josep Clotet Ruiz, la formazione lombarda ha cambiato passo con 11 punti in 6 partite.

Lo Stadio Rigamonti di Brescia

In vetrina il bomber Florian Ayè. In gol da 7 partite di fila, assieme a Daniel Ciofani (Cremonese) è il capocannoniere della Lega B nell’anno solare 2021 (8 reti per ciascuno). L’attaccante francese è entrato di diritto nella storia del Brescia. Nemmeno campioni del calibro di Roberto Baggio ed Andrea Caracciolo erano riusciti a segnare per tante partite di fila con la maglia delle “rondinelle”.

Il Brescia dopo un inizio un po’ complicato si sta riprendendo e sta trovando la quadratura – mette in guardia Nesta – Chiaramente la rosa è importante e credo che nel finale di campionato sarà una delle protagoniste”.

Nesta sottolinea come il cambio di allenatore stavolta sia servito. “Sicuramente ha portato entusiasmo – conferma il tecnico – Quando guardiamo le loro partite notiamo che c’è uno spirito diverso rispetto al passato. Lo stesso spirito che intendo io: se una pressione la fai in un certo modo, allora il pallone lo vai a conquistare, altrimenti crei dei buchi e tutto lo schieramento ne risente. Per me lo spirito è quello. Ed oggi il Brescia, oltre al cambio tattico che ha portato il neo allenatore, incarna questo spirito nuovo”.

La sfida delle statistiche

La partita racchiude numeri davvero singolari che danno una prima fotografia del match. Negli ultimi 15’ del primo tempo ad esempio il Frosinone ha il record di gol subiti (11), mentre il Brescia è la squadra che ha segnato più di tutte (10). Discorso diverso nelle riprese. I giallazzurri vantano la miglior differenza punti nei risultati tra primo e secondo tempo: +12 il saldo attivo della squadra di Nesta.

Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

Brescia, invece, ha il peggior differenziale: 13 i punti gettati al vento dopo l’intervallo. Altro dato curioso: da 763 giorni, 25 mesi, il Brescia non vince 2 trasferte consecutive in campionato. Il Frosinone poi ha una tradizione favorevole nei confronti in casa. Sono 7 con 5 affermazioni ciociare (ultima 2-0 nella serie B 2017/18), 1 pareggio (0-0 nella B 2007/08) e 1 successo ospite (3-0 nella serie B 2008/09).

I lombardi non segnano in terra ciociara da 360’: ultimo sigillo firmato da Andrea Caracciolo al 90’ di Frosinone-Brescia 0-3 del 28 febbraio 2009.

Giallazzurri al completo

Nesta avrà un ampio ventaglio di scelte ed ovviamente dovrà tenere conto dei 3 impegni ravvicinati. “C’è una sana competizione tra i giocatori come è giusto che sia e più che altro ci sono diverse soluzioni a disposizione dell’allenatore – conferma Nesta – Si abbassa il livello di uno, entra l’altro. Noi abbiamo pagato molto il mese di dicembre e gennaio nei quali eravamo pochi ed alcuni elementi sono stati spremuti. Oggi il problema non c’è più La squadra sta meglio a livello generale e sono contento di avere queste soluzioni”.

Confermato il 3-5-2. In difesa Brighenti e Szyminski dovrebbero restare al loro posto mentre Capuano potrebbe sostituire Curado. Sulle fasce probabile un cambio con Luigi Vitale che rileverà Zampano. A destra ancora Salvi. A centrocampo qualche dubbio confermato da Nesta.

Alessandro Nesta

A Cosenza abbiamo optato per una linea mediana aggressiva, di sostanza. Magari con il Brescia dobbiamo valutare bene”, sostiene il trainer.

Maiello non sembra in discussione. Gori, Rohden e Kastanos sono in ballo per due maglie con i primi due in vantaggio. In attacco Novakovich pare inamovibile. Iemmello, a mezzo servizio la settimana scorsa per una fascite plantare, dovrebbe riprendere il suo posto. Out Boloca, Millico e Vettorel oltre ai soliti Baroni e Luciani.

Brescia che vince non si cambia

Clotet potrebbe ripresentare lo stesso undici che ha sbancato il “Penzo” di Venezia. Modulo 4-3-2-1 con Joronen in porta ed una linea difensiva composta molto verosimilmente da Karacic, Cistana, Chancellor e Martella. Capitan Bisoli, van de Looi e Bjarnasson in mediana alle spalle dei trequartisti Jagiello e Ragusa (o Skrabb).

In attacco ovviamente Ayè. Abile ed arruolato il centravanti Donnarumma, un’alternativa di lusso per il reparto avanzato. Out invece Spalek e Semprini. Il tecnico catalano, ancora scosso dalla recente perdita della mamma, ha annullato la conferenza stampa pre-gara. Una decisione più che comprensibile.