Dopo lo stop in Coppa Italia, il Frosinone punta sulla carica dello “Stirpe” per ritrovare entusiasmo e risultati. Ben 3 gare in casa nelle prime 4 regalano fiducia. Il direttore Angelozzi presenta Sene, Distefano, Begic e getta acqua sul fuoco: “Siamo una squadra in costruzione, sono sereno. Tra 2 mesi parleremo di altre cose, in linea con il nostro percorso”.
Fiducia, pazienza, credibilità e dulcis in fundo la carica dello “Stirpe”. Così si può ripartire dopo lo scivolone in Coppa Italia contro il Pisa. Il Frosinone s’interroga alla vigilia dell’esordio in campionato di domenica sera in casa contro la “corazzata” Sampdoria. La squadra di Vivarini in questo avvio di stagione potrà aggrapparsi sul fattore-campo fondamentale spesso e volentieri nella sua storia. Il calendario infatti ha voluto che i giallazzurri giocassero 3 partite allo “Stirpe” nelle prime 4 giornate. Sulla carta un vantaggio che potrebbe aiutare il Frosinone nel suo rodaggio d’inizio campionato.
Intanto il direttore Guido Angelozzi nelle ultime ore ha presentato gli attaccanti Begic, Sene e Distefano ma soprattutto ha voluto metterci la faccia ed alzare lo scudo su una squadra giovane, rinnovata e rimaneggiata a causa di una serie d’infortuni.
Fattore-Stirpe
Il Frosinone giocherà in casa 3 delle prime 4 gare. Domenica l’esordio contro la Sampdoria e poi dopo la trasferta di La Spezia le sfide con Modena nel turno infrasettimanale del 27 agosto e la Juve Stabia la domenica seguente (1 settembre). La carica dei tifosi non mancherà: sono circa 8 mila gli abbonati, una risposta importante per una squadra retrocessa. Inoltre la campagna è ancora in corso e quindi i numeri sono destinati ad aumentare.
Insomma lo stadio come sempre spingerà i giallazzurri che sicuramente daranno qualcosa di più per regalare le prime soddisfazioni ai propri sostenitori. L’entusiasmo può essere contagioso ed i giovani si nutrono di questi valori. Certo col Pisa il fattore-campo non si è sentito ma il campionato è un’altra cosa e l’atmosfera sarà totalmente differente.
D’altronde nell’ultimo torneo di Serie B, quello della promozione nel 2022-2023, il Frosinone aveva costruito il suo trionfo proprio in casa con 45 punti in 19 partite (record per il campionato) frutto di 14 vittorie, 3 pareggi e solo 2 sconfitte. Ripetersi sarà difficile ma sono numeri che rendono l’idea di quanto possa dare alla squadra il fattore campo.
Angelozzi alza lo scudo
Il direttore dell’area tecnica ha mostrato fiducia ed ha cercato di trasmettere serenità all’ambiente dopo il ko col Pisa. “E’ bastata una sconfitta per fare un processo – ha detto Angelozzi in conferenza – Ma ogni anno è sempre così. Prima di partire la stagione scorsa tutta l’Italia diceva che facevamo 5 punti e poi siamo arrivati a 2’ dalla salvezza. E tanti calciatori sono rimasti in Serie A. Col Pisa abbiamo fatto una gara non all’altezza ma ci sta. Siamo una squadra in costruzione, abbiamo cambiato tanto: dall’allenatore ai tanti giovani fino ai concetti di gioco. Magari tra 2 mesi parleremo in maniera diversa. Sono sereno”.
Angelozzi getta acqua sul fuoco. “Non dobbiamo vincere il campionato – ha sottolineato – E la fortuna non ci sta aiutando: Begic e Cittadini si sono fatti mali. Alla fine però risolviamo tutto, ho le spalle larghe. Siamo una società che si autofinanzia, il nostro percorso è in linea. Recupereremo piano piano tanti calciatori importanti. La strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Per fortuna che Stirpe ha sempre l’ambizione di vincere e crescere”.
Parlando dell’eventuale sostituto di Cittadini, Angelozzi ha chiarito ancora una volta il discorso dei giovani. “È un infortunio abbastanza serio, mi dispiace per il ragazzo – ha puntualizzato il direttore – Era un calciatore su cui ci puntavamo molto. Cercheremo un altro difensore con calma. Per me non esiste l’esperto o il giovane. Servono giocatori che hanno voglia, personalità e possono dare qualcosa al Frosinone a prescindere dalla carta d’identità. Lucioni era stata un’opportunità”.
L’entusiasmo di Sene, Distefano e Begic
Presentati altri 3 dei neo acquisti. Tanto entusiasmo per gli attaccanti Sene, Di Stefano e Begic. “Preferisco giocare come punta centrale ma mi adatto anche come esterno – ha esordito Sene, classe 2004, proveniente dalla Fiorentina Primavera – Voglio dare tutto me stesso. La squadra è molto giovane e prenderemo esempio dai giocatori più esperti per migliorare. La partita col Pisa è stata una lezione. Per la prossima faremo di tutto per far tornare l’entusiasmo ai tifosi”.
Anche Distefano arriva dalla Fiorentina anche se la scorsa stagione era alla Ternana. “Posso ricoprire molti ruoli, mi adatto facilmente. Ho scelto Frosinone per il direttore e il mister, qui poi sono passati tanti giovani che hanno fatto bene ”, ha spiegato l’attaccante ventenne di Camaiore. “Il direttore ha fatto un grandissimo lavoro scegliendo molti giovani di prospettiva – ha continuato – L’anno scorso è stata dura con una brutta retrocessione. Farò di tutto per portare in alto la squadra”. Distefano torna al match di Coppa Italia. “La partita col Pisa ci ha dato delle indicazioni. Sono sicuro che regaleremo entusiasmo ai nostri tifosi già molto appassionati – ha aggiunto – La Serie B è un ottimo campionato, molto equilibrato. Dobbiamo capirlo subito per evitare le insidie”.
Non ha avuto un impatto fortunato l’attaccante sloveno Begic: appena arrivato dal Parma si è fatto male alla spalla nell’amichevole con la Lazio. “Mi sento già casa, ho scelto subito. La piazza è bellissima e c’è voglia di vincere – ha confessato il 2003 originario di Isola, chef per hobby – Sono sicuro che miglioreremo già dalla prossima in casa con la Sampdoria”. Begic si presenta: “A me non piace perdere mai. In campo punto l’uomo e provo il dribbling. Il campionato è duro, sono arrivato qui per giocare e dimostrare il mio valore. Sfortunatamente mi sono fatto male subito ma adesso sto abbastanza bene e ho ancora più voglia di tornare”.