Casaleno, il giallo dei lavori fermi: mancano due carte

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GIANPAOLO RUSSO per IL MESSAGGERO ED FROSINONE
I lavori a carico dei privati per il completamento del nuovo stadio Casaleno a Frosinone stanno assumendo i contorni di un piccolo giallo. La gara è stata aggiudicata a fine febbraio ad un’associazione di imprese capitanata dal presidente del Frosinone calcio, Maurizio Stirpe. Ma sinora di lavori nemmeno l’ombra.

C’è un bando che fissa al 20 agosto il termine ultimo del cantiere. Siamo a metà giugno: fa- cendo due calcoli a questa scadenza mancherebbero due mesi e dieci giorni. Impossibile farcela e per questo il Frosinone calcio chiederà ad agosto una proroga al comune per non pagare le penali previste. Ma ciò rallenterà a sua volta il progetto di realizzazione del parco che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare al posto del vecchio stadio Matusa.

Ma perché, al di là dei ripetuti annunci, questi lavori non partono? «Noi siamo oramai pronti – rende noto il presidente Maurizio Stirpe – ma manca ancora l’aggiudicazione definitiva da parte del comune. Come otterremo questa partiranno subito i lavori».

Vero: l’aggiudicazione ancora non c’è stata quindi i privati, pur volendo, non possono iniziare i lavori. Ma perché allora l’ok della commissione comunale tarda ad arrivare? «L’aggiudicazione definitiva – dichiara il sindaco Nicola Ottaviani – non è ancora avvenuta in quanto manca l’autorizzazione al progetto del privato da parte della Asl e dei vigili del Fuoco. Una volta ottenuti tutti i certificati la commissione si adopererà per aggiudicare in poco tempo i lavori».

La realtà dice che l’avvenuta retrocessione in serie B non solo non ha accelerato i tempi ma anzi li ha dilatati. Anche il comune è in ritardo: doveva consegnare l’opera finita al privato a marzo, ha finito di montare gli ultimi seggiolini a fine maggio e manca ancora la copertura di mezza tribuna. C’è poi attesa per la risposta del Credito Sportivo che po- trebbe concedere alla società di calcio i soldi necessari per realizzare l’impianto. E se così fosse il Frosinone calcio riuscirebbe a realizzare lo stadio senza dover sborsare l’intera cifra intorno ai 10 milioni di euro.

Unica nota positiva al momento è che la società sembra intenzionata a realizzare fin dall’inizio anche le copertura dell’intero stadio. Ma siamo ancora nel campo delle buone intenzioni. I fatti dicono che da settimane al Casaleno non si vede più un operaio. Forse la settimana prossima potrebbe essere decisiva così da poter avviare i lavori a luglio. L’unica certezza è che il prossimo campionato di serie B si giocherà ancora nel vecchio e glorioso stadio Matusa evidentemente colpito anche lui dalla legge Fornero che sta ritardando un po’ a tutti l’età della meritata pensione. L’inaugurazione del nuovo stadio slitta, se tutto andrà bene, al 2017.

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