
Giovedì pomeriggio alle 16 in via telematica il processo sportivo al club lombardo davanti al Tribunale Federale Nazionale. La Procura chiederà 4 punti di penalizzazione per i presunti pagamenti irregolari di Irpef ed Inps tramite crediti d'imposta risultati inesistenti. Frosinone, Salernitana e Sampdoria si costituiscono come parti terze
Il famoso (o meglio famigerato) caso-Brescia è arrivato al giorno della verità che non sarà l’ultimo ma il primo di una serie che accompagnerà la Serie B per diverse settimane. Giovedì il Tribunale Federale Nazionale si esprimerà sul deferimento della società lombarda, del presidente Massimo Cellino e del consigliere Edoardo Cellino per i presunti pagamenti irregolari dell’Irpef e dei contributi Inps. Segno dei tempi, l’udienza si terrà in via telematica alle 16 e non alle 14 come programmato (il Brescia ha chiesto un differimento).
In serata si dovrebbe conoscere la sentenza che sembra già scritta: Brescia penalizzato di 4 punti e classifica per adesso riscritta con i lombardi in Serie C, Frosinone salvo e playout Salernitana-Sampdoria. L’appello invece dovrebbe tenersi entro il 12 giugno per dare modo il 15 ed il 20 di disputare gli spareggi-salvezza. Frosinone, Salernitana e Sampdoria si sono costituite nel processo.
La linea difensiva

I legali del Brescia punteranno sulla buonafede e sul raggiro: Cellino ha sempre sostenuto di essere stato truffato dal Gruppo Alfieri che ha ceduto crediti d’imposta risultati inesistenti all’Agenzia delle Entrate. Perciò ha denunciato alla Procura di Milano il Gruppo Alfieri, l’ex dg Luigi Micheli e il commercialista bresciano Marco Gamba che avrebbe avallato l’operazione.
La società lombarda dunque chiederà l’assoluzione o lo spostamento della penalizzazione alla prossima stagione, salvando così la Serie B. Sul tavolo anche uno sconto di pena (- 2), Secondo Il Giornale di Brescia, il club farà leva anche su un accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate per il pagamento di 2 milioni oltre alle sanzioni che saranno ridotte perché i legali hanno dimostrato la buona fede nell’operazione dei crediti d’imposta. La difesa, sempre secondo la stampa bresciana, sarà costruita anche sui tempi: la segnalazione sarebbe arrivata in ritardo.
La solidità dell’accusa

La difesa del Brescia, comunque, non dovrebbe intaccare la sostanza del deferimento almeno nei 2 gradi di giudizio endofederali (Tribunale e Corte Federale). Insomma la penalizzazione di 4 punti sarà molto probabilmente confermata.
L’irregolarità nei pagamenti è palese al di là della buonafede, dell’incolpevole affidamento e di tutto il resto. Non a caso il Brescia, secondo fonti giornalistiche, ritiene di avere più chance al Collegio di Garanzia del Coni e soprattutto al Tar ed al Consiglio di Stato. Con i playout già giocati si punterebbe ad una riammissione in Serie B in sovrannumero. Ipotesi comunque che Gabriele Gravina, presidente federale. ha escluso nell’ultimo Consiglio federale.
Frosinone, Salernitana e Samp parti terze

Le 3 società si sono costuite nel processo sportivo in qualità di parti terze. Ovvero direttamente interessate. In caso di penalizzazione (anche 1 punto), infatti, il Frosinone sarebbe salvo. La Salernitana spera almeno nel -2 del Brescia per giocare i playout (con i lombardi o con la Samp) con il vantaggio del fattore casa. Dal canto suo la Sampdoria spera in 3 o 4 punti di penalizzazione per evitare la retrocessione in Serie C e andare agli spareggi salvezza.
Frosinone, Samp e Salernitana in questo modo parteciperanno al processo in maniera attiva avendo la possibilità di esporre le proprie ragioni e di avere a disposizione le carte del procedimento.