Colpo di coda del Frosinone: Kvernadze ed Ambrosino regalano 3 punti d’oro

I giallazzurri si riscattano, battono la Salernitana e lasciano l'ultimo posto. Greco gira la boa a 19 e può guardare al futuro con maggiore fiducia. A segno il georgiano e l'ex Napoli. Campani in dieci per un tempo dopo l'espulsione di Ghiglione

Alessandro Salines

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IL TABELLINO

FROSINONE-SALERNITANA 2-0 (PRIMO TEMPO 0-0)

MARCATORI Kvernadze (F) dal 18’, Ambrosino (F) al 39’ s.t.

FROSINONE (3-4-2-1)
Cerofolini 6; Biraschi 6 (dal 1’ s.t. Kvernadze 7,5), Monterisi 6,5, Lusuardi 6,5; J. Oyono 6, Darboe 6, Gelli 6,5, A. Oyono 6,5 (dal 34’ s.t. Bettella s.v.); Partipilo 6 (dal 24’ s.t. Ambrosino 7), Begic 6 (dal 40’ s.t. Garritano s.v.); Pecorino 6 (dal 24’ s.t. Tsadjout s.v.)
PANCHINA Sorrentino, Ghedjemis, Vural, Szyminski, Canotto, Barcella, Cichella
ALLENATORE Greco 7

SALERNITANA (3-5-2)
Sepe 6,5; Ruggeri 5,5 (dal 1’ s.t. Gentile 5,5), Ferrari 5,5, Velthuis 5; Ghiglione 4,5, Tongya 6 (dal 1’ s.t. Hrustic 5,5), Amatucci 5,5 (dal 28’ s.t. Simy s.v.), Soriano 5, Stojanovic 5,5; Braaf 6 (dal 1’ s.t. Jaroszyinski 5,5), Wlodarczyk 5 (dal 28’ s.t. Kallon s.v.)
PANCHINA Fiorillo, Corriere, Torregrossa, Njoh, Reine, Dalmonte, Fusco
ALLENATORE Colantuono 5,5

ARBITRO Pezzuto di Lecce 6,5 – ASSISTENTI M. Scarpa 6-Regattieri 6

ESPULSI Ghiglione (S) al 46’ s.t. gioco scorretto – AMMONITI Ruggeri (S), Amatucci (S), Biraschi (F), Tongya (S) per gioco scorretto; Greco (F) per proteste

NOTE paganti 2.937, incasso di 112.593,53 euro; abbonati 8.168, quota non comunicata. Tiri in porta 8 (con un palo)-1. Tiri fuori 8-2. In fuorigioco 2-0. Angoli 5-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’

Il Frosinone tira fuori la testa dopo le 2 sconfitte di fila che l’avevano risucchiata all’ultimo posto. La squadra di Greco batte la Salernitana (contestata alla fine dai supporters) in uno scontro diretto delicatissimo, la scavalca in classifica ed abbandona la coda. I giallazzurri salgono al quart’ultimo posto e chiudono l’andata a 19, minimo sindacale per affrontare il ritorno con fiducia. I ciociari capitalizzano al massimo la superiorità numerica grazie anche alle mosse dalla panchina. A segno infatti Kvernadze (autore dell’assist per il raddoppio) ed Ambrosino entrati nella ripresa. Domenica chiusura dell’anno sul campo della Juve Stabia, ko a Reggio Emilia, ma rivelazione del campionato.

Soddisfatto il tecnico Greco: “Non era facile ripartire dopo la sconfitta di Mantova che ci ha dato tanto fastidio – sottolinea – I ragazzi invece sono stati eccezionali a regalare un’ottima prestazione sotto tutti i punti di vista. I tifosi hanno capito il momento e ci hanno dato una grossa mano. Li ringrazio perché la squadra aveva bisogno di questo. Continuiamo così, per me siamo ancora ultimi”. Un bilancio di fine andata. “Abbiamo margini di miglioramento, la salvezza dobbiamo costruirla con equilibrio – aggiunge GrecoCi manca qualche punto ma credo che possiamo essere soddisfatti della risposta del gruppo”.

ANALISI ED EPISODI CHIAVE

Gli schieramenti

Amatucci e Partipilo

Ampio turnover nel Frosinone per scelta e necessità. Ben 5 cambi rispetto al match perso a Mantova. Greco ritocca pure il sistema di gioco passando al 3-4-2-1 anche se la posizione di Begic determinerà durante la gara gli equilibri tattici. In difesa rientra Lusuardi (alla seconda presenza, assente dal 30 ottobre) che prende il posto di Bracaglia stoppato dall’influenza. Con lui Monterisi e Biraschi. A centrocampo torna dal 1’ Gelli che affianca Darboe. Sulle fasce conferma per J. Oyono a destra. Mentre a sinistra A. Oyono rileva capitan Marchizza, fermo per un problema al ginocchio.

Nel reparto avanzato Begic, le novità Partipilo e Pecorino. Quest’ultimi 2, reduci da infortuni seri, fuori dalla formazione titolare dal 20 ottobre (Partipilo) e dal 1 settembre (Pecorino). Greco spera di regalare peso e qualità ad un attacco finora poco efficace. Oltre Machizza e Bracaglia, out i soliti Cittadini, Kalaj e Di Stefano. Non convocati Machin e Sene.

Un duello Ruggeri-Begic

Colantuono (ex difensore canarino nel 1992-93) alterna solo il centravanti: Wlodarczyk vince il ballottaggio con Simy. Confermati gli altri 10 reduci dal pari interno contro il Brescia. Nel 3-5-2 Velthuis, Ferrari e Ruggeri sono i “buttafuori” davanti al portiere Sepe. A centrocampo l’ex Ghiglione e Stojanovic presidiano le fasce. In mezzo Soriano, Amatucci e Tongya. In attacco Braaf forma il tandem con Wlodarczyk. Assenze pesanti anche nella Salernitana: Bronn, Maggiore, Tello, l’altro ex Verde e Sfait. Recuperati in extremis Reine-Adelaide e Torregrossa che s’accomodano in panchina. Al seguito dei campani un migliaio di tifosi.

Palo di A. Oyono, Salernitana in dieci

Il primo tempo s’accende nel finale. Al 44′ A. Oyono colpisce il 13° palo del Frosinone dopo un’incursione sulla sinistra, sulla respinta Biraschi trova Sepe molto reattivo. Sfortunato il tiro a giro dell’esterno franco gabonese che poco dopo ci riprova (conclusione alta). Nel recupero l’entrata folle di Ghiglione su Begic: l’arbitro Pezzuto non ha dubbi ed espelle l’ex canarino. In precedenza un match con pochi sussulti. Tanta paura di perdere. Il Frosinone da copione prova a condurre il gioco ma la manovra non è veloce ed efficace. Pecorino spesso lasciato solo a fare la guerra con i difensori, poca connessione con Partipilo e Begic. Solo qualche fiammata come il pallonetto dalla distanza di Partipilo al 7′ deviato in corner da Sepe.

La Curva Nord

Il match si apre con il ricordo del giovanissimo tifoso Gabriele, morto dopo una lunga malattia. Il tecnico Greco depone un fascio di fiori sotto la Curva Nord. I tifosi giallazzurri espongono uno striscione molto toccante:  “Ciao Gabriele, troppo presto te ne sei andato. Dalla Curva Nord sarai sempre ricordato”.

La Salernitana cerca la compattezza con 2 linee molto strette davanti a Sepe. Poco o nulla il resto. Non pervenuto l’attacco con Braaf e Wlodarczyk molto isolati. Zero infatti i tiri in porta per i granata, 57-43 % il possesso palla a favore del Frosinone che conclude con Darboe, Gelli (rovesciata parata da Sepe) e Begic. Ma il vero pericolo lo porta A. Oyono al 24′ che impegna Sepe. Il convulso finale chiude il primo tempo.

Kvernadze “box to box”: un gol super

L’esultanza del Frosinone

Nella ripresa Greco toglie un difensore (Biraschi) ed inserisce un attaccante (Kvernadze) arretrando J. Oyono sulla linea difensiva. Mossa indovinata e vincente. Anche Colantuono cambia. Addirittura 3 pedine: dentro Gentile, Hrustic e Jaroszyinski, fuori Ruggeri, Tongya e Braaf. Il Frosinone cerca subito di cambiare l’inerzia della gara sfruttando la superiorità numerica.

Dopo i tiri alti di Darboe e Partipilo, ci pensa il neo entrato Kvernadze al 18′ a spaccare la partita. Bravissimo il georgiano: l’attaccante ruba palla a Soriano nella propria metà campo dopo il lancio lungo di Ferrari, discesa “box to box” e conclusione dal limite imparabile. Primo gol in Italia per Kvernadze che finalmente si sblocca dopo un percorso lungo ed in salita iniziato la scorsa stagione.

Il 2-0 firmato da Ambrosino

A quel punto partita in discesa anche perché la Salernitana non riesce a combinare granché penalizzata oltremisura dall’espulsione di Ghiglione. E così al 39′ arriva pure il raddoppio con Ambrosino, lesto a correggere un cross a campanile di Kvernadze. Gelli nel recupero sfiora il tris ma Sepe respinge evitando un passivo più pesante. Vince così il Frosinone bissando il successo della scorsa stagione che aveva sancito la retrocessione matematica della Salernitana.