Comitato Figc del Lazio: contro Tramati la spunta Avantaggiato, stravincendo

Finisce 282 a 73 la "corsa" per la Presidenza dell'organo sportivo, con Abete che attacca frontalmente una certa politica. FdI aveva sponsorizzato uno dei competitor

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Politica e pallone. È quanto accaduto per l’elezione del presidente e degli organi direttivi del Comitato Regionale Lazio della Figc. Due le liste contrapposte, quella del giornalista e consigliere Roberto Avantaggiato, sostenuto dal presidente uscente Melchiorre Zarrelli e quella più politica vicina a FdI di Giacomo Tramati, ex calciatore ed ora allenatore. Una lista per la quale si sono spesi in prima persona gli assessori regionali al Bilancio ed Agricoltura Giancarlo Righini e da quella allo Sport Elena Palazzo.

In maniera ufficiale e con tanto di galloni della Regione Lazio sulle spalle. Al punto che l’assessore Righini nelle ore precedenti il voto ha diffuso una nota nella quale ha espresso «grande soddisfazione per la notizia della riammissione della candidatura di Giacomo Tramati (…) Una decisione che ristabilisce la lealtà delle elezioni rispedendo al mittente il vergognoso tentativo da parte di qualcuno di eliminare un competitor elettorale. Alla luce dei fatti appare quindi ancora più evidente che per le associazioni e le società sportive, votare Tramati è l’unica possibilità per rinnovare la Lega e abbandonare vecchie logiche di sistema».

Non gli hanno dato retta.

Trionfo di Avantaggiato, per Tramati “solo” 73 voti

Roberto Avantaggiato

Ha vinto nettamente Avantaggiato di fatto ponendo un problema in Regione soprattutto per il tentativo di FdI. Nella lista di Giacomo Tramati, 51 anni, già delegato Figc per il calcio paralimpico, erano candidati tra gli altri Adriano Roma, ex vicesindaco di Arnara e Pierpaolo Marcuzzi ex vicesindaco di Terracina. Più altri esponenti del Partito, tra i quali sindaci o assessori comunali. Il voto era permesso ai presidenti delle società o loro delegati iscritti al Comitato Regionale Lazio. Dal campionato di Eccellenza a scendere fino alla Terza categoria e giovanili.

Alla fine il voto è stato chiaro: 73 preferenze per Tramati, 282 per Avantaggiato. Ma perché l’assessore Righini ha parlato di riammissione e di tentativo di eliminare un competitor? Perché in un primo momento la lista di Tramati era stata esclusa per un vizio di forma ma poi è stata riammessa in extremis.

Quella sollecitazione non è piaciuta al mondo del calcio: l’ha considerata un’invasione di campo. Tanto che il presidente della Lega Dilettanti Giancarlo Abete, presente all’assemblea, ha rivolto un duro attacco alla politica (è stato un politico anche lui, Deputato della Dc). “Il calcio deve servirsi della politica e non la politica del calcio”, ha detto. Sottolineando che la politica avrebbe dovuto essere di aiuto in questo momento delicato. Momento che due anni fa ha visto entrare in vigore la complessa riforma dello sport.

Finisce l’era-Zarelli

Il presidente uscente Melchiorre Zarelli

Dopo 22 anni di presidenza è uscito di scena Melchiorre Zarelli, highlander dei dirigenti federali. Classe di ferro 1940, ha guidato il Comitato regionale a partire dal 2002 prendendo il posto di Antonio Sbardella, ex arbitro e direttore sportivo della Lazio dello scudetto 1974. Zarelli, ex arbitro di Serie C, è cresciuto all’interno della Figc prima come responsabile amministrativo e poi segretario dell’Interregionale. A partire dal 1992 è stato tra i principali collaboratori del presidente Sbardella fino a diventare segretario generale del Comitato.

Ha guidato il calcio laziale con fermezza e buoni risultati sotto tutti i punti di vista. Altrimenti non sarebbe durato per oltre 20 anni. Tra i meriti di Zarelli la ripartenza del movimento dopo il Covid.

Lascia il testimone a Roberto Avantaggiato, già firma de Il Messaggero, profondo conoscitore del calcio laziale e del mondo arbitrale. Il neo presidente è sempre stato molto vicino a Zarelli ed al Comitato regionale prima come collaboratore e poi in qualità di consigliere. Ed infatti ha annunciato che proporrà Zarelli come presidente onorario. “Un atto che ritengo il miglior ringraziamento e apprezzamento per tutto quello che il presidente ha fatto in questi anni per tutto il movimento” , ha puntualizzato Avantaggiato.

La Ciociaria nella stanza dei bottoni

Nicola Vilella (presidente della Romulea primo eletto dei delegati), Vittorio Del Signore, Franco Cerro e Martina Raponi

Ottimi i risultati per la Provincia di Frosinone. Il ciociaro Franco Cerro ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto, conquistando l’ennesima riconferma in Consiglio. Già vicepresidente vicario del Comitato regionale Lazio, ex dirigente del Pontecorvo calcio, eletto per la prima volta consigliere a giugno 1992. Cerro ha sempre rappresentato un saldo punto di riferimento per il calcio ciociaro e non solo.

Luigi Abete e Martina Raponi

Ciociaro anche Vittorio Del Signore, storico dirigente del Pontecorvo, eletto delegato assembleare. Riconoscimento inoltre per Martina Raponi, rieletta per la seconda volta delegata assembleare. Si tratta di una dirigente dell’Anitrella dove è tesserata da 17 anni.

A volerla mettere in politica, Martina Raponi è vicina politicamente a Mario Abruzzese e Pasquale Ciacciarelli. Ha ricoperto il ruolo di vice coordinatore provinciale di Forza Italia giovani quando a governare Forza Italia erano proprio Ciacciarelli e Abbruzzese.

Sebbene ad oggi non ci sono tracce di passaggi ufficiali nella Lega di Matteo Salvini, tutti sanno che Raponi è uno dei più fedeli “soldati” elettorali del duo leghista.

Ma la politica – ha detto Abete – non deve servirsi del calcio.