Il neo tecnico Leandro Greco riesce a dare la scossa ed i giallazzurri si rialzano imponendo il pari alla capolista. Espulso in apertura Cichero, Gelli vicino al gol. Il neo tecnico: "Avanti così ma dobbiamo migliorare"
IL TABELLINO
FROSINONE-PISA 0-0
PRIMO TEMPO 0-0
FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini 6,5; Biraschi 6,5, Monterisi 6,5, Bracaglia 6,5; A. Oyono 6 (dal 41’ s.t. J. Oyono s.v.), Gelli 7, Darboe 6 (dal 41’ s.t. Barcella s.v.), Vural 6 (dal 27’ s.t. Garritano s.v.), Marchizza 6,5; Ghedjemis 6 (dal 1’ s.t. Kvernadze 5,5), Cichero 5
PANCHINA Sorrentino, Ambrosino, Begic, Bettella, Szyminski, Canotto, Lusuardi, Machin
ALLENATORE Greco 6,5
PISA (3-4-2-1)
Semper 6; Rus 6 (dal 1’ s.t. Calabresi 6), Caracciolo 6,5, Canestrelli 6; Piccinini 6, Marin 6, Hojholt 6 (dal 13’ s.t. Vignato 6), Beruatto 5,5 (dal 13’ s.t. Angori 6); Arena 6, Moreo 5,5 (dal 36’ s.t. Mlakar s,v,); Lind 5,5 (dal 1’ s.t. N. Bonfanti 6)
PANCHINA Andrade, Loria, Touré, Nielsen, Jevsenak, Tramoni, G. Bonfanti
ALLENATORE Inzaghi 5
ARBITRO Giua di Olbia 5,5
ASSISTENTI Yoshikawa 6-Cipriani 6
ESPULSI Cichero (F) al 5’ p.t. per gioco scorretto
AMMONITI Rus (P), Lind (P), Marchizza (F), Biraschi (F), Angori (F), Gelli (F) per gioco scorretto
NOTE paganti 10.106, incasso di 98.995,53 euro; abbonati 8.168, quota non comunicata. Tiri in porta 3-4 (con un palo). Tiri fuori 6-11. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-13. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’
ANALISI E MOMENTI CHIAVE
Il forte abbraccio con cui è stato sommerso a fine a gara la dice lunga sul significato dello 0-0 del Frosinone contro la capolista Pisa. La scossa di Leandro Greco c’è stata altrimenti i giallazzurri non avrebbero tenuto testa agli avversari giocando in inferiorità numerica per quasi tutta la partita dopo l’espulsione al 5′ di Cichero. Insomma la reazione è arrivata ed il neo tecnico ha i suoi meriti. Il Frosinone ha messo in campo cuore, disciplina e alla fine con un po’ di fortuna avrebbe potuto anche vincere tenendo presente le occasioni create. Il Frosinone interrompe la striscia di 2 sconfitte di fila e raggiunge a quota 7 il Cosenza sempre all’ultimo posto. Ora una settimana importante con la doppia trasferta a Bolzano col Sudtirol mercoledì e poi domenica a Catanzaro. Obiettivo punti pesanti per iniziare la rimonta.
“Abbiamo fatto un passo in avanti, è un punto di ripartenza – ha detto Greco – I ragazzi sono stati bravi, ho notato in loro qualcosa di più del solito rimbalzo che può avere una squadra dopo il cambio dell’allenatore. Adesso dobbiamo continuare su questa strada migliorando sotto l’aspetto del gioco. Anche se devo dire che potevamo vincere”. Deludente il Pisa che, una volta con l’uomo in più, non ha capito la partita e non ha trovato la chiave vincente. Nerazzurri sempre i vetta a +2 dal Sassuolo e +3 dallo Spezia.
Lo scacchiere della partita
Per il suo esordio Greco s’affida al modulo che lo ha messo in luce nella Primavera. Un 3-5-2 per cercare solidità ed equlibrio invocate nella conferenza stampa di presentazione. Ma a livello d’interpreti cambia poco rispetto alla sfida di Reggio Emilia. Solo 3 elementi tra i quali ovviamente l’infortunato Partipilo. In difesa il neo tecnico rilancia il giovane Bracaglia (non giocava da oltre un mese, 14 settembre a Brescia) che completa il terzetto formato da Biraschi e Monterisi. Sulle corsie esterne Anthony Oyono e Marchizza, mentre in mezzo confermato in blocco il pacchetto Vural-Darboe-Gelli. Le novità più importanti in attacco: rientra Ghedjemis dal 1’ e soprattutto debutta dal 1’ il giovanissimo Cichero, il bomber della Primavera, lanciato proprio da Greco.
Niente turnover nel Pisa al contrario di quanto annunciato da Inzaghi. Un avvicendamento: dentro Marin, fuori Touré. Tramoni inserito in formazione si ferma per un problema muscolare, al suo posto Arena come a Bolzano. Avanti col 3-4-2-1 che finora ha girato a meraviglia e spinto il Pisa fino alla vetta. E così davanti al portiere Semper, la retroguardia è la stessa con gli esperti Rus, Caracciolo e Canestrelli. A centrocampo Piccinini scala sulla fascia destra, Marin e Hojholt gli interni, Beruatto sulla sinistra. Sulla trequarti Arena e Moreo. Al centro dell’attacco spazio di nuovo al danese Lind, a segno negli ultimi 2 turni.
Cichero espulso, gara in salita
La partita si apre con un episodio che farà discutere anche nelle prossime ore. Cichero al 3′ è ingenuo: nel tentativo di fare pressing l’attaccante colpisce con un pestone il portiere Semper. L’arbitro Giua viene richiamato al Var e scatta l’espulsione troppo severa. La partita cambia subito ed è in salita per il Frosinone. Tuttavia la squadra di Greco non si scompone più di tanto e tiene il campo con ordine, applicazione e spirito di sacrificio. Due linee strette e il solo Ghedjemis a fare la guerra in attacco. Il Pisa dal canto suo non stringe i tempi. Sembra voler aspettare il momento giusto per colpire ma resta inevitabilmente imbrigliata nella ragnatela del Frosinone. I nerazzurri faticano non poco. Scarsa spinta sulle fasce dove a destra si fa sentire la mancanza di Tourè. A centrocampo poi Vural, Darboe e Gelli tengono il confronto con Hojholt e Marin. Non pungono i trequartisti Moreo (solo un paio di colpi di testa) ed Arena. Idem Lind ben controllato da Monterisi.
E così il primo tiro è di Marchizza al 10′ ma Semper è piazzato. Il match non decolla, al Pisa non basta il 68 % di possesso palla. Solo al 31′ è pericolosa con Hojholt che impegna Cerofolini. Mentre Piccinini al 32′ spara alto da buona posizione. Il Frosinone di tanto in tanto prova qualche sortita. Come al 42′ con Bracaglia di testa su angolo di Marchizza. Il primo tempo va in archivio con la zuccata di Lind al 45′ e la mezza rovesciata di Gelli.
Il Pisa ci prova ma il Frosinone non arretra
I due allenatori muovono le pedine nello scacchiere. Greco sostituisce Ghedjemis con Kvernadze. Inzaghi inserisce Calabresi e Bonfanti per Rus e Lind. Il Pisa continua a manovrare ma il Frosinone è sempre compatto e lascia pochi spazi. Al 12′ Bonfanti segna: gol annullato per un fallo precedente di Piccinini. L’occasionissima comunque è del Frosinone al 14′ con Gelli che in area non angola la conclusione. Il Frosinone in dieci sfoderà personalità e grinta, qualità forse mancate in tante gare.
La capolista comunque tenta di alzare il ritmo soprattutto con la vivacità dei neo entrati Vignato ed Angori che sulle fasce creano qualche grattacapo. Dopo i tentativi di Piccinini e Marin, il Pisa va vicino al gol con Caracciolo che di testa colpisce il palo sulla punizione dalla sinistra di Vignato. E’ un buon momento per il Pisa: Bonfanti al 25′ ha la palla buona, Cerofolini risponde presente come al 31′ su Marin. Il Frosinone però non resta a guardare. Ancora con Gelli sfiora il vantaggio al 37′ e nel recupero Kvernadze gioca male un contropiede che poteva regalare la vittoria.