
[L'ANALISI] I numeri della prima sconfitta del nuovo anno che comincia nel peggiore dei modi per il Frosinone. Squadra fragile e mai incisiva: la prima parata di Fulignati solo al 76' e sullo 0-3. Pesa comunque la mancata espulsione di Ceccherini ad inizio ripresa
Il 2025 comincia nel peggiore dei modi per gli uomini dello squalificato Greco, che crollano in casa contro una Cremonese, più organizzata e competitiva. La gestione arbitrale del match penalizza i ciociari, ma i numeri e l’atteggiamento li condannano in toto. A fine match la contestazione dei tifosi, che voltano le spalle alla squadra e intonano il coro “Meritiamo di più”.
Trovare degli alibi è quasi sempre sbagliato, soprattutto dopo una prestazione del genere e una sconfitta così pesante in termini di risultato, ma la premessa sull’arbitraggio di Ferrieri Caputi risulta obbligatoria in partite come questa.
Le sviste arbitrali complicano la sfida

Il direttore di gara non riesce nel compito di prendere in mano il match fin dalle prime battute, sbagliando nelle scelte e facendosi trovare spesso lontano dall’azione.
L’errore più grave però, arriva all’inizio del secondo tempo, quando grazia Ceccherini (già ammonito nel corso della prima frazione) autore di un fallo a metà campo nettamente meritevole della seconda sanzione. Una svista grave che sicuramente condiziona il match e, quanto meno, avrebbe dato nuova linfa ai ciociari.
I numeri non mentono, si dura solo venti minuti

Errori arbitrali a parte, neanche le statistiche del match lasciano grande spazio agli alibi, con la Cremonese che fa da padrone praticamente tutti i dati registrati nel corso dei 90’di gioco. A preoccupare maggiormente è ancora una volta l’atteggiamento offensivo del Frosinone che tenta 6 dei 9 i tiri con cui chiude la partita, dal 60′ in poi.
Con i ciociari che “sporcano” i guantoni dell’estremo difensore avversario Fulignati, solo al 76′, quando ormai il risultato recitava 0-3 per gli ospiti. Un’interpretazione del match che ricorda molto la sconfitta allo Stirpe contro il Bari di settembre, maturata allo stesso modo e chiusa con lo stesso punteggio.
Prova insufficiente della difesa

Prestazione incolore per la retroguardia che, a distanza di oltre tre mesi torna a subire tre gol in casa (l’ultima volta, come detto, contro il Bari). I numeri del terzetto arretrato sono tutti sotto la propria media stagionale con Lusuardi, nello specifico, che non riesce a ripetere le ultime due buone prestazioni contro Salernitana e Juve Stabia.
Male anche Biraschi e Monterisi, troppo leggeri in occasione soprattutto del contropiede allo scadere della prima frazione di Vandeputte che serve con troppa facilità Bonazzoli che, a porta vuota, insacca alle spalle di Cerofolini.
Gli errori più gravi arrivano dal centrocampo

È sicuramente il reparto con le maggiori responsabilità sulle reti avversarie, con il secondo e il terzo gol della Cremonese che arrivano da due clamorosi errori dei ciociari, con Begic a fine primo tempo e Kvernadze (subentrato proprio allo sloveno ad inizio ripresa) protagonisti in negativo.
Male anche gli altri componenti del reparto, mai effettivamente incisivi nel match in entrambe le fasi di gioco.
Un attacco mai realmente pericoloso

Difficile da analizzare una partita del genere per un reparto mai realmente dentro al match con la coppia Partipilo-Tsadjout prima e Ambrosino-Pecorino poi che non riescono mai ad impensierire la difesa avversaria.
Emblematico, come detto, il dato riguardante i tiri verso lo specchio della porta avversaria, con l’attacco che risulta assente per oltre due terzi di match e che chiude con appena 3 tiri sui nove tentati dal Frosinone, nessuno di questi diretto nello specchio di porta.
Angelozzi e il mercato: realtà o pretattica?

Una sconfitta che interrompe un buon trend tra le mura amiche nell’ultimo periodo, con le due vittorie nel mese di dicembre. Sabato i ciociari saranno ospiti del Modena, che ha interrotto domenica la sua serie positiva di 8 partite senza sconfitte per mano del Palermo. Una gara delicata: il Frosinone dovrà cercare di muovere una classifica che la vede sempre in zona playout con Cosenza e Sudtirol che alle spalle hanno accorciato di 1 punto. L’ultimo posto (occupato da Cosenza e Salernitana) è distante solo 2 lunghezze.
Da capire se ci saranno novità sul fronte mercato, con Angelozzi che, contrariamente a quanto si aspettavano i tifosi, glissa in conferenza stampa: “Continuiamo con la nostra filosofia che abbiamo portato avanti da quando sono arrivato. Il mercato non mi interessa, credo in questa squadra”. Realtà o pretattica? Difficile al momento da capire. Sicuramente arriverà un centrocampista, con il greco Īlias Koutsoupias (classe 2001, di proprietà del Catanzaro) come primo indiziato, ma la preoccupazione è che possa non bastare per sistemare una situazione sempre più complicata.