Dalle critiche alla ribalta: è Ambrosino l’uomo-salvezza

[IL PERSONAGGIO] L’attaccante in prestito dal Napoli è diventato elemento fondamentale nel Frosinone e si candida ad essere decisivo nel volatone finale. La gara di Modena ha confermato la sua crescita. L’importanza dell’Under 21 e del sogno europeo. Tutti i numeri ed i segreti del talento di Procida

Alessandro Salines

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Le critiche giuste o ingenerose le ha sempre accettate. E probabilmente lo hanno caricato. D’altronde Giuseppe Ambrosino è una “capa tosta” per dirla con un’espressione tipica della sua terra, Procida, incantevole isola del golfo di Napoli. Umile ed avvezzo ai sacrifici da quando era un ragazzino e tutti i giorni si sobbarcava il viaggio in traghetto Procida-Napoli andata e ritorno per allenarsi con gli azzurri. Oppure quando per irrobustirsi si è allenato da solo un’estate intera nella sua Procida con un preparatore personale e col papà Domenico (ex calciatore).

Ambrosino, sbarcato in prestito dal Napoli, ormai si è preso il Frosinone a suon di partite di spessore alla faccia delle critiche lo hanno accompagnato sin dall’avvio di una stagione molto molto difficile. Non segna, non incide, è discontinuo: era la vulgata. Giudizi forse affrettati perché alla lunga Ambrosino ha convinto i più scettici. La partita di Modena ha suggellato una crescita esponenziale sotto tutti i punti vista. Diventando elemento imprescindibile nel Frosinone di Greco.

Numeri pesanti e personalità

Ambrosino festeggiato da Begic e Barcella

Ambrosino finora ha totalizzato 21 presenze (15 dal 1’), firmando 3 reti ed altrettanti assist. Eguagliato il record personale messo a segno col Catanzaro, capocannoniere dei giallazzurri. Prodezze mai banali che hanno pagato moneta preziosa con 8 punti, più di un terzo dell’intero bottino. Insomma in una parola: decisivo. A questi dati bisogna aggiungere i 5 pali colpiti ed i 2 rigori procurati. Tra l’altro è l’unico giocatore del campionato ad avere timbrato almeno 2 legni in più gare differenti: 2 nella sfida contro il Cosenza, a dicembre, e 2 contro la Reggiana lo scorso ottobre.

Numeri a parte, Ambrosino è cresciuto tantissimo sul piano del carattere e della personalità. Oltre all’assist per Darboe ed a giocate di fino, a Modena si è caricato il reparto avanzato sulle spalle creando spazi, pressando e difendendo nei momenti di sofferenza della squadra. Un grande senso di responsabilità per un giovane che partito dalla scuola calcio di Procida è approdato al Napoli e si sta facendo le ossa in “B”, serbatoio inesauribile dei talenti del nostro calcio.

Punto di riferimento per la salvezza

Leandro Greco

Ambrosino è ormai diventato una pedina-chiave del Frosinone. Greco non rinuncia mai al suo apporto (8 gare da titolare) e sarà fondamentale nella corsa-salvezza. Per i gol, gli assist ma soprattutto per il suo gioco in fase d’attacco. Prima o seconda punta, garantisce diverse soluzioni grazie alla qualità tecnica e alla resistenza sul piano fisico.

Senza dimenticare l’indispensabile lavoro sporco e il movimento senza palla che mette in campo ogni volta. Già a partire da sabato prossimo nella sfida-salvezza contro il Sudtirol i tifosi s’aspettano i gol di Ambrosino.

L’Under 21 e l’Europeo

Che il valore di Ambrosino fosse indiscusso lo dimostra la fiducia mostrata dal ct dell’Under 21 Carmine Nunziata che lo ha sempre convocato (5 presenze ed 1 gol) anche nei periodi più difficili della stagione. E salvo imprevisti dovrebbe far parte della spedizione azzurra ai prossimi Europei in programma dall’11 al 25 giugno in Slovacchia.

Ambrosino in azione (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Partito forte con il gol alla Sampdoria nella gara d’esordio, ha patito le difficoltà incontrate dalla squadra con la gestione-Vivarini che tra l’altro lo aveva allenato a Catanzaro e voluto a Frosinone. Ma Nunziata ha sempre creduto nell’attaccante campano. Molto probabilmente la Nazionale gli è servita come valvola di sfogo e soprattutto come iniezione di fiducia fondamentale per trascinare il Frosinone.