La partita Spezia-Frosinone vivrà anche sul confronto tra i due tecnici nati a Pescara ed Ari (provincia di Chieti), distanti appena 30 chilometri. Una vigilia di grande rispetto. “Squadra laziale importante, servirà sacrificio”, ha detto l’allenatore dei liguri. “I nostri avversari hanno un progetto ben definito ed una struttura fisica da big”, ha sottolineato il trainer delle “aquile”. Tutti i retroscena
Abruzzesi, gente tosta. Abruzzesi, gente che non s’arrende mai, avvezza al lavoro duro ed alla fatica. Abruzzesi, gente abituata a conquistarsi tutto senza sconti e solo col sudore. Non sono i classici luoghi comuni e chi conosce l’Abruzzo può confermarlo. Luca D’Angelo e Vincenzo Vivarini sono l’esempio: tecnici che, partendo da Pescara ed Ari in provincia di Chieti, hanno fatto una lunga gavetta e si sono imposti nel mondo del calcio con le loro idee. Sabato sera al “Picco” saranno avversari in una partita molto tirata e sentita. Spezia-Frosinone vivrà anche sulla sfida nella sfida tra 2 allenatori molto simili per origini (sono nati a 30 chilometri l’uno dall’altro) e percorso.
Terzo confronto, “Viva” imbattuto
Sabato a La Spezia sarà la terza partita tra D’Angelo e Vivarini. Tutte in Serie B. La prima il 22 gennaio del 2021 quando il tecnico del Frosinone allenava la Virtus Entella e quello dello Spezia il Pisa. Una gara finita 2-1 per i liguri: reti di Brunori e Koutosoupias su assist dell’ex canarino Brescianini per l’Entella dopo il momentaneo vantaggio di Caracciolo per il Pisa.
L’altro precedente la scorsa stagione, il 3 febbraio: 1-1 tra lo Spezia di D’Angelo (subentrato a fine novembre al posto di Massimiliano Alvini) e il Catanzaro di Vivarini (gol di Iemmello e Jagiello). Al “Picco” il terzo incrocio: D’Angelo cercherà il primo successo; Vivarini vuole allungare la striscia positiva.
D’Angelo: mi manda Angelozzi
D’Angelo e Vivarini hanno anticipato la rituale conferenza pre-partita. “Servirà una gara di sacrificio”, ha detto D’Angelo. Cinquantatrè anni, ex difensore roccioso (Chieti, Sora, Castel di Sangro, Fermana, Giulianova, Rimini, San Marino), D’Angelo ha mostrato grande considerazione del Frosinone, guidato dal corregionale Vivarini.
“Il Frosinone è una squadra importante – ha continuato il tecnico spezzino – Ha avuto una retrocessione particolare, a pochi minuti dalla fine era salvo. I laziali hanno disputato un grande campionato, la rosa è formata da molti giocatori che militavano in Serie A. Quindi servirà uno Spezia che dovrà disputare una bellissima partita, in primis per la riconquista della palla visto che il Frosinone è forte nella riconquista della sfera”. Comunque D’Angelo è fiducioso in virtù dell’ottima prova sciorinata a Pisa dove lo Spezia ha dominato per lunghi tratti anche se non è riuscita a portare a casa la vittoria. “E’ stata una buona prestazione pure se dovevamo gestire meglio il doppio vantaggio”, ha precisato D’Angelo.
L’allenatore pescarese è al secondo anno allo Spezia dopo una carriera spesa in Serie C (Rimini, Alessandria, Andria, Bassano e Casertana) e in B al Pisa dove nel 2002 ha sfiorato la promozione perdendo la finale playoff col Monza. Svela un retroscena. “Ho sentito Angelozzi prima di venire allo Spezia, mi ha parlato benissimo dell’ambiente – ha confessato D’Angelo – Il direttore e Doronzo mi hanno detto che c’era una città al fianco della squadra, malgrado la contestazione. In effetti il pubblico è sempre presente alla partita”.
Vivarini alza la guardia
Malgrado i continui infortuni (si è fermato Gelli), Vivarini s’aspetta conferme e magari miglioramenti rispetto al match pareggiato con la Sampdoria. Ma lo Spezia è squadra tosta ed il tecnico frusinate lo sa benissimo. “Una gara dura, intensa dove serviranno grande lotta, applicazione e in cui dobbiamo rimanere corti perché lo Spezia tende ad allungare gli avversari – ha avvisato Vivarini che al pari di D’Angelo ha tanta gavetta sulle spalle sui campi di Serie C e B – Col Pisa è stata una battaglia: prima hanno dominato poi hanno subito il ritorno dei toscani. Bisogna scendere in campo molto carichi e consapevoli delle nostre potenzialità. Non dobbiamo avere cali di tensione”.
Lo ha studiato bene lo Spezia di D’Angelo. “Ha un progetto tecnico ben definito e vanta una struttura fisica da squadra importante di Serie B – ha aggiunto – Sarà una gara complicata e se riusciremo a conquistare un risultato positivo sarà una bella soddisfazione”.
Abruzzesi, gente tosta.