
La squadra di Bianco pareggia contro lo Spezia ed allunga la striscia positiva. Due volte in vantaggio grazie alla doppietta di Bohinen, i giallazzurri si fanno rimontare da Bandinelli e F. Esposito. Non mancano i rimpianti anche per l'occasione sprecata nel finale da Kvernadze. Bianco vede il bicchiere mezzo pieno: "Sedici punti in 8 gare, la strada è giusta"
TABELLINO
FROSINONE-SPEZIA 2-2
PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Bohinen (F) al 9′ e 39′, Bandinelli (S) al 16′ p.t.; F. Esposito (S) al 31′ s,t,
FROSINONE (3-4-3)
Cerofolini 6; Monterisi 6 (dal 20′ s.t. Cittadini), Lucioni 6, Bracaglia 6; J. Oyono 5,5, Bohinen 7,5, Vural 5,5 (dal 21′ s.t. Cichella 6), Marchizza 6,5; Ghedjemis 6,5 (dal 14′ s.t. Distefano 5,5), Ambrosino 6 (dal 22′ s.t. Tsadjout 5,5), Kvernadze 5,5 (dal 39′ s.t. Partipilo s.v.)
PANCHINA Sorrentino, Begic, A. Oyono, Barcella, Grosso, Lusuardi, Pecorino
ALLENATORE Bianco 6
SPEZIA (3-5-2)
Gori 6; Wisniewski 6, Hristov 5,5, Mateju 6; Elia 6 (dal 15′ s.t. Vignali 5,5), Nagj 6 (dal 39′ s.t. Cassata s.v.), S. Esposito 6,5, Bandinelli 7 (dal 22′ s.t. Falcinelli 6), Aurelio 6 (dal 15′ s.t. Kouda 6,5); Lapadula 6, F. Esposito 7
PANCHINA Mascardi, Chichizola, Ferrer, Colak, Di Serio, Cassata, Candelari, Giorgeschi, Djankpata
ALLENATORE D’Angelo 6
ARBITRO Prontera di Bologna 6
ASSISTENTI Politi 6-Niedda 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Bohinen (F), Monterisi (F) per gioco scorretto
NOTE paganti 3.087, incasso di 27.715,00 euro; abbonati 8.168, quota di 76.971,53 euro. Tiri in porta 3-7 (con una traversa). Tiri fuori 3-9. In fuorigioco 0-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’
Il terzo pareggio consecutivo allunga la striscia positiva (sono 10 i risultati utili come nel 2022 con Grosso) ma non regala lo strappo decisivo verso la salvezza. “Sedici punti in 8 gare, è la strada giusta per conquistare l’obiettivo”, è intervenuto Paolo Bianco in sala stampa. Infatti è innegabile che il 2-2 contro lo Spezia, terza forza e sceso a Frosinone in corsa per la promozione diretta, abbia un peso specifico per tanti motivi.
In primis perché consente di fare un altro passo verso il traguardo, guadagnando anche 1 lunghezza sui playout (da 3 a 4). E quindi va accettato di buon grado. Resta comunque il rammarico di non essere riusciti due volte a difendere il vantaggio. Rimpianti inoltre per il gol fallito da Kvernadze che poteva valere la vittoria-salvezza.
ANALISI E MOMENTI CHIAVE
Bianco s’affida al 3-4-3 e all’esperienza di Lucioni
Alla fine Bianco sceglie il 3-4-3 accantonando il suo caro 4-3-3. Le assenze in difesa (Bettella e Szyminski) e soprattutto a centrocampo (Kone e Darboe) hanno guidato la decisione di ridisegnare l’assetto tattico. E così il tecnico giallazzurro rilancia dal 1′ l’esperto Lucioni al centro del trio difensivo ed il giovane Bracaglia, particolarmente abile nel gioco aereo al cospetto di uno Spezia che vanta il record di gol segnati (14) di testa in Serie B. A completare il reparto arretrato il confermatissimo Monterisi.

J. Oyono e Marchizza presidiano nuovamente le fasce, Bohinen e Vural (al rientro dopo la panchina a Cesena) interni. Tridente con Ghedjemis e Kvernadze sulle fasce. Al centro dell’attacco torna Ambrosino al posto di Pecorino. Sempre lunga la lista degli assenti con Kalaj, Koutsoupias, Darboe, Kone, Bettella e Szyminski. Fuori per scelta tecnica Biraschi e Di Chiara. In tribuna Canotto oltre i portieri Frattali e Palmisani.
Schierato a specchio lo Spezia ma il 3-5-2 di D’Angelo era ampiamente previsto. Come l”unico cambio rispetto al 2-2 di Mantova. In difesa dentro quindi Wisniewski al posto dello squalificato Bertola. Con il polacco Hristov e Mateju. Chiavi del centrocampo al solito S. Esposito con le mezzali Nagj e Bandinelli ai suoi lati. Sulle corsie laterali viaggiano Elia ed Aurelio. In attacco Lapadula (uno degli ex) ed il bomber F. Esposito (14 reti all’attivo finora). Oltre Bertola, Sarr, Reca, Degli Innocenti e Soleri. Recupera per la panchina l’esperto Vignali, uno dei 2 reduci (l’altro è Ferrer) della finale playoff del 2020.
Bohinen-show, prodezza di Bandinelli

Il prologo è tutto per il ricordo di Papa Francesco. La Curva Nord lo omaggia con uno striscione molto significativo. “Hai amato tutti senza distinzioni. Il nostro Papa dai gandi valori”. Lo Spezia parte col piede sull’acceleratore e prova condurre il gioco ma trova un Frosinone compatto e soprattutto bravo a ribaltare il fronte e graffiare di rimessa. A centrocampo Nagj, S. Esposito e Bandinelli palleggiano con buona qualità aprendo sulle fasce dove Elia ed Aurelio attaccano senza sfondare mai. I liguri inoltre cercano l’appoggio dei 2 attaccanti: F. Esposito che fa a sportellate con chiunque gli capiti a tiro e Lapadula sempre sul filo del rasoio.
Tuttavia al primo affondo passa il Frosinone al 9′. Segna Bohinen di testa, colpendo lo Spezia proprio nel suo fondamentale preferito. L’azione nasce da un corner di Ambrosino, corretto in porta da Lucioni, Gori salva con un guizzo felino. Il pallone finisce a Ghedjemis che dalla destra crossa e pesca la zuccata vincente di Bohinen. Primo gol in Italia per il norvegese. Lo Spezia prova a riorganizzarsi, però Ambrosino in contropiede è pericoloso con una conclusione fuori. Ma il vantaggio del Frosinone dura poco. Decisiva ancora una palla inattiva. Angolo di S. Esposito, respinta di testa di J. Oyono, arriva come un treno Bandinelli (lasciato solo): da fuori area batte Cerofolini con un’autentica staffilata.

La gara viaggia su un copione ben definito: lo Spezia tiene il possesso palla (45-55 % nel primo tempo); il Frosinone corto, attento e pronto a ripartire. Come al 39′ con Kvernadze sulla sinistra, S. Esposito tocca il suo appoggio verso il centro, Bohinen dal limite supera Gori con un tiro d’interno all’incrocio dei pali. Doppietta per il norvegese e Frosinone di nuovo avanti. Lo Spezia cerca di rialzarsi però il Frosinone fa buona guardia e concede solo un paio di conclusioni imprecise di Nagj e Bandinelli.
F. Esposito impatta, Kvernadze fallisce il match-ball

Nella ripresa lo Spezia alza i giri del motore e il baricentro alla ricerca del pareggio per non uscire fuori dalla corsa promozione diretta. La squadra di D’Angelo costringe il Frosinone ad arretrare pericolosamente. Il tecnico indovina anche le mosse schierando Falcinelli tra le linee e soprattutto Kouda sulla fascia sinistra. L’ex Picierno diventerà un fattore e sarà decisivo. Sale di tono poi la prova di S. Esposito che dirige le operazioni con maestria pur mancando talvolta di concretezze. Comunque lo Spezia è pericoloso sin dal 1′ con F. Esposito che di testa non trova la porta. Lo Spezia ci prova anche con Lapadula, S. Esposito in mezza rovesciata e Hristov che impegna Cerofolini dopo un’azione personale.
Il Frosinone comunque si difende a denti stretti e con tanto cuore pur se fatica a ripartire. I cambi non aiutano Bianco con Distefano e Tsadjout che dovrebbero allungare la squadra ed invece non riescono ad entrare in partita. E così al 31′ lo Spezia pareggia per la seconda volta: manovra iniziata da S. Esposito, continuata da Falcinelli e rifinita da Kouda per l’incornata di F. Esposito. E’ il 2-2, 15° gol per l’attaccante e 15^ rete di testa dei liguri.

Tutto da rifare quindi. Lo Spezia vuole completare la rimonta e continua ad attaccare. F. Esposito ci riprova sempre con un’inzuccata centrale. La grande occasione però capita a Kvernadze al 36′: pasticcio di Hristov che perde palle dove è vietato, il georgiano s’invola e tu per tu con Gori spara alto. Nel finale per un soffio il Frosinone non viene punito dalla classica legge “gol sbagliato, gol subito”. S. Esposito infatti su punizione dalla sinistra timbra la traversa. Finisce 2-2, un risultato che scontenta soprattutto lo Spezia che s’allontana dal secondo posto dopo la vittoria del Pisa a Brescia che vola a +9 con 4 gare da disputare.