Diritti tv, niente svolta: forte richiamo della Lega alla Figc

La Serie B resta ancora senza copertura televisiva a 9 giorni dall’inizio del torneo. L’assemblea non ha trovato la quadra ed ha pubblicato una nuova offerta al mercato. Inoltre è stato deciso di dare corso al progetto per la distribuzione delle partite in tandem con un partner. “Risorse dirottate sulle competizioni internazionali, la Federazione intervenga”, recita la nota di via Rossellini. Tutti gli scenari da qui alla prima giornata

Alessandro Salines

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La sensazione è che si continui a rinviare il pallone nell’altra metà campo. Mentre il tempo è sempre più tiranno e l’inizio del campionato s’avvicina inesorabile. L’assemblea della Lega di Serie B, convocata a Milano nelle ultime ore con la raccomandazione ai club di partecipare in presenza, non ha sciolto il nodo dell’assegnazione dei diritti tv. E così a 9 giorni dall’open day (Brescia-Palermo) la Serie B resta al buio. Senza copertura tv. Disorientati i tifosi abituati da anni a seguire la propria squadra davanti al televisore.

Si pensava in una fumata bianca con Sky e DAZN in campo pur con offerte al ribasso ed invece niente da fare. Le società hanno deciso di pubblicare una nuova offerta al mercato ed hanno annunciato il progetto per la distribuzione del campionato insieme ad un partner internazionale. Ma c’è dell’altro: nella nota post-assemblea emerge una forte presa di posizione dei 20 club nei confronti della Federcalcio chiamata a tutelare le istanze di tutte le componenti del calcio italiano.

Resta l’incognita

Mauro Balata (Foto: Canio Romaniello / Imagoeconomica)

Era un’assemblea molto attesa quella che si è tenuta a Milano. Sul tavolo la spinosa questione dei diritti tv. Le indiscrezioni parlavano di un accordo vicino o addirittura fatto con Sky e Dazn malgrado un’offerta al ribasso (circa 16 milioni ciascuno). Ed invece la quadra non è stata trovata nonostante la vendita dei diritti all’estero stia andando molto bene (da 2-3 milioni si è arrivati a 7).

E così l’assemblea, presieduta da Mauro Balata, ha deliberato all’unanimità “la pubblicazione di una nuova offerta al mercato relativa ai diritti audiovisivi 2024-2027, strutturata sempre “per prodotto”. Il documento tiene conto dei numerosi confronti tenuti in queste settimane e delle osservazioni espresse dai broadcaster, oltre all’opportunità di avviare comunque un percorso moderno e innovativo di affermazione dei prodotti audiovisivi della Lega B. A questo proposito l’Assemblea ha deliberato, sempre all’unanimità, di dar corso al progetto da strutturare insieme a un importante partner internazionale per la distribuzione del campionato di Serie B.

Restano diversi punti interrogativi. Il comunicato della Lega nel suo politichese… stretto non ha sciolto i nodi. Anche l’annuncio del progetto per la distribuzione del torneo appare vago: si va verso la creazione di un canale della Lega che in passato era stata ritenuta un’ipotesi poco praticabile. Insomma i tifosi meriterebbero maggiore chiarezza anche se il momento è delicato ed occorre muoversi con i piedi di piombo.

Il richiamo alla FIGC

La Lega ha ribadito come il mercato dei diritti tv sia cambiato a causa di uno spostamento delle risorse verso le competizioni internazionali come la super Champions League e il neonato mondiale per club oltre alla Europa League e la Conference. L’assemblea si è appellata alla Federazione citando lo statuto UEFA. Un vero e proprio richiamo con stoccata come si può leggere nella nota.

Gabriele Gravina

“La Lega B, durante gli incontri, ha anche recepito il contesto della variazione di mercato, profondamente mutata anche per il dirottamento dei fondi dei broadcaster sulle nuove maxi competizioni internazionali. Un impoverimento (non solo economico) di tutto il sistema calcio già ampiamente previsto e preannunciato da quasi un anno” scrive la Lega.

Secondo la Lega B è fondamentale a questo punto che la Figc, diversamente da quanto fatto finora, si faccia portavoce delle istanze di tutte le componenti federali. “Tutto ciò in coerenza con l’articolo 18 dello Statuto Uefa che individua il principio della redistribuzione delle entrate generali provenienti dal calcio, nel rispetto del principio di solidarietà, al fine di sostenere il reinvestimento a favore di tutti i livelli e ambiti del settore”.

Gli scenari

Complicato prevedere cosa accadrà da qui all’inizio del campionato. Il tempo non aiuta e la prima giornata incombe. Altresì è difficile ipotizzare che il campionato possa iniziare al buio ovvero senza tv. Sarebbe clamoroso per un torneo in crescita è diventato un modello per là formazioni dei giovani talenti. Ma non si può escludere nulla almeno per quanto riguarda le prime giornate.

Tra i dirigenti c’è sicuramente apprensione per una questione che si protrae dalla primavera quando è andata deserta la prima asta. Tuttavia non manca la fiducia: in tanti sono convinti che alla fine Sky e DAZN trasmetteranno le partite malgrado un’offerta al ribasso che potrebbe essere compensata da introiti provenienti dai diritti esteri e dal marketing.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com).