La rimonta del Frosinone: e il Foggia finisce ko (di F. Cortina)

Il Frosinone chiude il 2017 con una vittoria di rimonta sul terreno del Foggia. Determinazione e carattere per gli uomini di Longo. Che la vince anche dalla panchina

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

FOGGIA (3-5-2): Tarolli; Loiacono, Camporese, Martinelli; Fedato (38′ st Chiricò), Agnelli (42′ st Fedele), Agazzi, Deli, Rubin; Beretta (28′ st Calderini), Floriano.

A disposizione: Sarri, Sanchez, Lodesani, Figliomeni, Nicastro, Coletti, Ramè.

Allenatore: Stroppa.

FROSINONE (3-4-1-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani (17′ st Soddimo), Gori, Maiello, Crivello; Ciano (45′ st Krajnc); D. Ciofani, Dionisi.

A disposizione: Vigorito, Palombo, Russo, Beghetto, Frara, Matarese, Errico, Citro, Volpe.

Allenatore: Longo.

Arbitro: sig. Daniele Chiffi di Padova; assistenti sigg. Marco Scatragli della sezione di Arezzo e Francesco Fiore della sezione di Barletta, quarto uomo Luigi Nasca della sezione di Bari.

Marcatore: 39′ pt Beretta, 18′ e 32′ st D. Ciofani.

Note: spettatori: 17.000 circa (circa 300 del Frosinone); angoli: 5-3 per il Frosinone; ammoniti: 7′ st Agnelli e Terranova, 39′ st Fedato; recuperi: 2′ st; 5′.

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Il Frosinone chiude l’anno col sorriso, con una pennellata d’autore e batte per la prima volta nella storia il Foggia nella sua tana.

Una vittoria bella, voluta, sofferta. Come un quadro che mano a mano nasce dalla sapienza del pittore e che, un tratto dopo l’altro, riesce a zittire anche chi storceva il muso per un colore che all’inizio poteva sembrare sbiadito.

E l’arte è una cosa seria, non si giudica mai alla prima occhiata un quadro, soprattutto se ancora non è finito.

 

GLI SCHIERAMENTI

Longo torna all’antico con Dionisi in avanti e schiera Crivello a sinistra al posto di Beghetto, mentre Stroppa è ormai convinto del suo passaggio al 3-5-2. La gara inizia mostrandosi subito per quello che sarà: dura e spigolosa.

Dopo qualche istante è Gori a cadere sul campo di battaglia, si teme il peggio per la sua spalla, ma rientra in campo.

Il Frosinone, al 9’ riesce a mettere paura a Tarolli, ma solo grazie ad una deviazione di Martinelli che sfiora il palo. La gara per ventinove minuti resta un coacervo di fischi arbitrali ed errori di misura, poi il primo squillo.

E’ Fedato ad esplodere un sinistro dai 25 metri, ma è centrale e Bardi blocca.

Al 31’ Maiello regala il pallone ai rossoneri, Agazzi ci prova e manda il pallone in curva.

 

TATTICA PURA

Al 34’ tocca al Frosinone: Daniel Ciofani, spalle alla porta, fa perno sul piede sinistro e dai 18 metri esplode un diagonale che esce alla destra di Tarolli.

Dopo due minuti Gori recupera palla, combinazione veloce Ciano-Dionisi, ma l’attaccante reatino cicca il pallone. Subito dopo si rinnova l’asse con il fantasista di Marcianise, ma Dionisi si lascia anticipare dal portiere foggiano.

Al 40’ il gol dei satanelli: a siglarlo è Beretta che raccoglie un cross di Floriano dopo che lui stesso si era fatto parare un tiro a botta sicura da Bardi.

Il Frosinone si fa imbucare per vie centrali con una deviazione sul passaggio in profondità che fa saltare il banco delle posizioni difensive. La reazione ciociara è rabbiosa, ma nulla di più. Tarolli non viene mai impensierito e dopo due minuti di recupero si va a riposo.

 

DOPO IL SIPARIO

Nella ripresa non cambia nulla negli undici in campo ed il Frosinone parte subito alla caccia del pareggio. Nei primi dieci minuti tanta intensità per il ragazzi di Longo, ma pochi sbocchi a parte un sinistro di Ciano ben parato da Tarolli.

Al 17’, mentre la gara resta bloccatissima Longo pesca il jolly: fuori Matteo Ciofani e dentro Soddimo, si passa al 4-4-2. Servono due minuti al nuovo Frosinone per rimetterla in carreggiata: cross da destra col sinistro di Ciano, Daniel Ciofani mette il goniometro sul cranio e pesca l’angolo perfetto sul palo lungo. E’ il gol del pari.

La squadra giallazzurra sembra un’altra, il Foggia è costantemente schiacciato e al 23’ allora Ciano prova lo stesso cross per la stessa testa del gol: stavolta Tarolli esce, da fuori c’è Maiello che spara altissimo.

Mentre la gara resta spezzettata a centrocampo, con Gori che viene costantemente preso di mira sul braccio dolorante, il Frosinone prova sempre la ripartenza veloce.

Al 32’ la trama è la stessa: Ciano da destra la butta in area, sul secondo palo arriva Soddimo che fa la sponda al centro per l’accorrente Daniel Ciofani che di sinistro fa esplodere i 180 cuori giallazzurri arrivati in Puglia.

 

VOGLIA DI VINCERE

Il Frosinone vuole questa vittoria più di ogni altra cosa e allora ci prova Dionisi a sigillarla con un sinistro da fuori, ma Tarolli è un buon portiere e lo dimostra volando sotto l’incrocio alla sua sinistra per negare la gioia all’attaccante reatino.

Gli ultimi minuti sono un assedio, ben contenuto dal Frosinone, degli avanti del Foggia. Al 40’ azione insistita di Chiricò e Terranova sbroglia l’area, poi al 48’ Bardi fa vedere che è più bravo di Tarolli e su un colpo di testa a botta sicura di Floriano regala i tre punti alla squadra giallazzurra.

L’anno del Frosinone, un 2017 da record finisce qui, con una storica vittoria allo “Zaccheria” e tante consapevolezze in più. Perché se questo Frosinone doveva dimostrare qualcosa, stasera a Foggia ha fatto capire che questo quadro è solo a metà, manca ancora molto, ma le pennellate sono quelle giuste.

 

 

 

 

 

 

 

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