Il manager vicentino è il nuovo presidente della Serie B. Prende il posto di Mauro Balata che passa il testimone dopo 7 anni. Il programma e le prime parole del dirigente chiamato a rilanciare un movimento che vive un momento molto delicato. “Sinergia con la “A” e la “C” per crescere. Aspetti economico e finanziari da affrontare con urgenza”, ha anticipato l’ex dg della Lega Pro
“La Serie B rimane un campionato affascinante, rappresenta la fascia intermedia con tante squadre importanti, tanti talenti, mantiene le sue caratteristiche di sempre”. Nel suo discorso della corona Paolo Bedin, neo presidente della Lega Serie B, non nasconde quel sano pizzico di romanticismo che da sempre rende il calcio lo sport più bello del mondo. Ma Bedin è anche un manager di provata esperienza e concretezza. “Sono cambiate tante cose, è un sistema complesso, nel quale la sostenibilità economico finanziaria rimane un fattore importante e di preoccupazione”, ha aggiunto.
Insomma la presidenza-Bedin, partita nelle ultime ore dopo l’elezione avvenuta all’Hilton di Milano, sarà all’insegna della tradizione e di un programma per la crescita della Lega che deve diventare il traino per l’intero movimento.
Si chiude l’era-Balata
La Lega Serie B dunque ha voltato pagina dopo 7 anni targati-Mauro Balata. L’assemblea delle 20 società (tutte presenti) ha scelto il nuovo presidente dopo il caos dell’elezione di settembre quando Balata non è riuscito a raggiungere il quorum nelle 5 tornate. Stavolta ce l’ha fatta Paolo Bedin, ex direttore generale della Lega Serie B ai tempi di Abodi e reduce dall’esperienza di dg alla Lega Pro. E’ stato eletto alla terza consultazione conquistando 15 voti dopo il nulla di fatto delle prime 2 votazioni.
Battuti lo stesso Balata (si è ritirato dopo 2 votazioni, secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport su suggerimento del presidente Stirpe) e Vittorio Veltroni che nella terza consultazione ha raccolto 5 preferenze. Alla fine Bedin ha ottenuto un consenso molto ampio che rafforza la sua posizione in vista delle difficili sfide da affrontare in un momento così delicato per la categoria. Eletto anche il nuovo consiglio direttivo che sarà formato da Luigi De Laurentiis (nominato vice presidente), Andrea Corradino, Francesco Dini, Filippo Piccoli, Carmelo Salerno e Matteo Manfredi. Consiglieri indipendenti sono invece Enrico Mambelli ed Andrea Sartori.
Chi è Paolo Bedin
Vicentino, 55 anni, sposato con due figli, laureato in Scienze Politiche con master e corsi di specializzazione in sport management, Bedin vanta una vasta esperienza come dirigente nel settore calcistico. Prima come responsabile marketing e commerciale, poi come direttore generale di come il Vicenza ed il Venezia. Quindi è stato direttore generale della Lega Serie B e della Lega Pro.
A livello internazionale Bedin è da molti anni rappresentante e membro del Board della European Leagues, l’associazione delle leghe professioniste europee di (in quota delle leghe di 2 e 3 divisione). Ha ricoperto il ruolo di direttore generale in B Futura Srl, società di consulenza sulla progettazione di impianti sportivi creata dalla Lnpb. E’ inoltre tra i fondatori e vicepresidente di Assi, l’Associazione Italiana Dirigenti Sportivi, Membro del comitato scientifico del Master Sbs in Sport Management dell’Università Cà Foscari di Venezia e relatore in quasi tutti i corsi italiani di management dello sport (Sbs, Bocconi Business School, Sole 24 Ore, Bicocca, MasMaCom).
Autore del libro `Il marketing delle società sportive´ edito da Calleidos e di numerosi articoli di settore. A livello formativo, oltre alla Laurea in Scienze Politiche, Bedin ha frequentato vari corsi e master. Tra le attività extraprofessionali, collabora con Pangea Vicenza Onlus, dedita ad attività di solidarietà in Africa.
Un presidente che unisce
Le prime parole di Bedin sono state nel segno della coesione che nel calcio spesso è assente. “Il clima è stato molto positivo, è stata una campagna elettorale con una dialettica importante – ha detto – Uno degli elementi da evidenziare è il clima rispettoso, sereno, che si è respirato. Ringrazio il presidente Balata per il gesto fatto dopo la seconda votazione e le società che hanno dimostrato una maturità che fa ben sperare per il futuro. Ringraziamento anche per Vittorio Veltroni”. Il neo presidente ha parlato del suo programma. “Io sono dell’idea che una lega forte, strutturata, con competenze, possa essere da traino allo sviluppo della categoria – ha aggiunto -. Priorità? Ci sono aspetti economico-finanziari di grande urgenza, dettati dall’ultimo bando dei ricavi audiovisivi”.
“Ci sono aspetti a me cari di struttura organizzativa e di dialettica e sinergia, con le due leghe di A e di C, che ritengono debbano essere uno dei punti focali di questa governance – ha aggiunto Bedin – Il mondo professionistico deve dialogare maggiormente e trovare un’idea di filiera con spirito costruttivo e una relazione costante. Qualsiasi idea di riforma va vista nell’ambito federale e scaturire dal dialogo fra categorie, senza prevaricazioni o imposizioni unilaterali. Ritengo che in qualsiasi settore le relazioni siano la base delle progettualità e anche del lavoro. E in questo senso posso dire che ci sono ottimi rapporti con tutte le componenti, nessuna esclusa, sia personali che di natura professionale e questo è un punto di partenza importante”.
Le reazioni
Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha sottolineato le qualità di Bedin. D’altronde la candidatura del manager veneto è stata vista di buon occhio dal numero uno della Federcalcio come anche dal Ministro Andrea Abodi. “Mi congratulo con Paolo Bedin per la sua elezione alla presidenza della Lega B”, ha dichiarato Gravina che ha voluto ringraziare Mauro Balata per il contributo offerto in Consiglio Federale nei suoi anni di presidenza.
“Bedin è un dirigente esperto e una persona di grande buon senso, sono sicuro che, con l’aiuto di tutte le Società, saprà essere un punto di riferimento importante per il calcio italiano e che saprà contribuire alla collaborazione con la Federazione nell’interesse di tutto il movimento”, ha sottolineato il presidente federale.