Il ritorno di Uccio Marino, sul terreno dei suoi record e della sua sconfitta (di F. Cortina)

Torna mister Marino. L'uomo dei 74 punti e della promozione mancata. Ora è un avversario. Ma pieno di ricordi

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Caro Uccio,
ci rivediamo dopo sei mesi.

Ci rincontriamo dopo quella disgraziata sera del 29 maggio, dopo fischi, improperi e dimissioni, invocate, rassegnate ed accettate senza battere ciglio.

Pasquale Marino da Marsala, sabato ritrovi Frosinone e la ritroverai diversa, almeno nella casa che ti ospiterà.

L’hai lasciata tra una selva di fischi, accompagnato sotto la curva da Capitan Frara per raccogliere la tua razione, ma non eri andato via per paura. Eri sceso negli spogliatoi in quella sera disgraziata perché tu sotto la curva non eri mai andato, neanche a raccogliere gli onori, quando la nave veleggiava col vento in poppa.

E adesso Uccio torni qui. Eri arrivato con quell’aria da santone, con un cravattone azzurro che ben presto hai soppiantato con tuta, felpa e lupetto giallo.

Ah quel lupetto giallo, infilato stretto anche quando la primavera cominciava a fare capolino, come in quel tremendo sabato di Ascoli, quando buona parte della Serie A l’abbiamo buttata nel cesso tirando lo sciacquone.

Eppure non è stata solo colpa tua. Sabato verrai per fare il tuo gioco, la tua partita, perché tu ora lavori per un’altra società, per altri tifosi, per un’altra città.

Vorrai vincere certo, ma da queste parti siamo tutti un po’ avvelenati e fidati, non con te e né con nessun altro. Siamo avvelenati perché serve vincere e serve come l’acqua dopo mesi di siccità.

Caro Uccio, tu non sei antipatico e chi conosce i siciliani sa bene che quel sarcasmo che traspariva dai tuoi occhi, sa coinvolgere come poche cose al mondo. Tu non sei neanche simpatico però e non hai mai preteso di esserlo, almeno qui in Ciociaria.

Non ti sei mai battuto il petto, non hai mai abbracciato i tifosi solo per il gusto di apparire uno di loro. Pasquale Marino da Marsala, tu sei un professionista serio, ma sabato scansati perché dobbiamo passare.

Abbiamo da correre, abbiamo da ripartire. I tuoi 74 punti sono stati tanta roba e nessuno vuole toglierti questo record.

Sabato però scansati e non pensarci. Frosinone ti ricorderà lo stesso, nel bene e nel male.