Frosinone, ora il futuro: il primo nodo è Nesta

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Un campionato altalenante ed un playoff dove la squadra ha tirato fuori il meglio di sé. Adesso bisogna guardare avanti. La società pare intenzionata a rispettare il contratto con il tecnico romano che però si è preso una pausa di riflessione. Scatta il mercato: Paganini verso il Brescia, tornano Volpe ed Errico.

Alessandro Salines

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La dura legge del gol. Quel gol che è mancato al Frosinone per tornare in serie A al termine di un torneo playoff che sarebbe stato leggendario. Quel gol maledetto che per due anni fila aveva già negato due volte la promozione diretta. Un gol che sa di beffa e alimenta i rimpianti. Insomma la dura legge del gol punisce i giallazzurri di Alessandro Nesta che devono rinviare il ritorno nel massimo campionato.

Peccato perché dopo le rimonte con Cittadella e Pordenone, il Frosinone al “Picco” di La Spezia è arrivato ad un passo dal terzo “miracolo”. Il gol di Rohden aveva gettato nel panico gli avversari e l’inerzia sembrava tutta dalla parte dei canarini. Ma alla fine la rete del sorpasso non è arrivata e la migliore posizione classifica degli spezzini ha fatto la differenza.

Il Frosinone deve mangiarsi le mani per il disastroso post-lockdown che lo ha relegato all’ottavo posto, l’ultimo della griglia playoff. Scomodo e alla finale fatale. (leggi qui Frosinone, la vittoria più amara: in Serie A va lo Spezia).

Obiettivo raggiunto ma l’amarezza resta
SPEZIA-FROSINONE

È tempo di bilanci anche se la ferita ancora brucia. E ci vorrà più di qualche giorno per smaltire la delusione. Alla resa dei conti il Frosinone ha fatto il suo dovere e forse di più, lottando per la promozione fino all’ultimo respiro della stagione. L’obiettivo era questo ed è stato ampiamente raggiunto. Poi nello sport vincono in pochi e spesso è questione di dettagli.

Il Frosinone comunque si è confermato ai vertici e di questo i tifosi devono essere orgogliosi. Dal 2013 ad oggi il club ciociaro ha conquistato 3 promozioni (1 in serie B e 2 in A) oltre alla semifinale col Carpi ed appunto la finale con Spezia. 

Sulle montagne russe
SPEZIA-FROSINONE. FOTO © ANDREANI

Tornando al campionato, non si può negare che il Frosinone ha spesso viaggiato sulle montagne russe. La squadra ha peccato di continuità anche se in serie B non è facile averla tranne rare eccezioni.

Il torneo dei canarini ha vissuto almeno quattro fasi. La falsa partenza con 6 punti nelle prime 7 gare. Poi grazie al cambio di modulo (dal 4-3-1-2 al 3-5-2) la formazione di Nesta ha ripreso quota (20 punti in 9 partite) tornando in zona playoff.

Il Frosinone non ha giocato un calcio per palati fini ma ha puntato forte sulla solidità difensiva. Il tecnico si è dovuto adattare ai giocatori ed ha plasmato una squadra molto concreta al quale spesso è bastato solo un golletto per vincere. 

Nel girone di ritorno 6 vittorie consecutive senza prendere gol hanno regalato il secondo posto ed il sogno promozione diretta. A quel punto però il meccanismo si è inceppato. La sconfitta interna contro la Cremonese nella prima gara a porte chiuse ha suonato come un campanello d’allarme. Ed è costata caro: il secondo posto. Poi il lockdown.

La ripresa è stata a dir poco faticosa. I canarini sono rimasti in quarantena ed in 10 turni hanno racimolato la miseria di 7 punti. Sono scivolati dalla terza all’ottava posizione e sono emersi tutti i limiti mostrati in stagione come la scarsa incisività in zona gol. 

Il Frosinone quindi finisce a quota 54 e va ai playoff grazie alla classifica avulsa. Nota positiva è la difesa: con 38 gol come il Chievo è la seconda meno battuta del torneo dopo quella del Benevento (27). Il resto è storia recente con la serie di playoff, i due ko interni, le 3 vittorie in trasferta e quel maledetto gol.

Il primo nodo è Nesta: lo ha chiamato Pirlo
ALESSANDRO NESTA FOTO © EMILIANO GRILLOTTI

Il tempo nel calcio è tiranno. Ancor di più in questo 2020 segnato dal coronavirus. La nuova stagione è già iniziata con diverse squadre già al lavoro tra serie A, B e C. Il mercato è partito. La nuova serie B scatterà sabato 26 settembre. Tra poco più di un mese in pratica.

Il Frosinone dovrà necessariamente voltare pagina e pensare al prossimo campionato. Parlare di programmi è difficile. L’emergenza covid-19 sempre in evoluzione non lascia grossi spazi. Le risorse saranno inferiori considerando che gli stadi resteranno chiusi e la crisi economica morde. E in autunno le cose non miglioreranno facilmente.

Il primo nodo da sciogliere comunque sarà l’allenatore. Alessandro Nesta ha subito parecchie critiche ma alla fine è arrivato ad un gol dalla serie A. Come tecnico deve crescere ma ha mostrato grande forza mentale e tenacia. Ogni volta che il Frosinone è caduto ha saputo rialzarlo e questo è un merito.

Il direttore dell’area tecnica Ernesto Salvini ai microfoni di Dazn lo ha confermato: “Il futuro di Nesta? Ha un contratto in essere. Non verrà rispettato solo se il mister deciderà di andare altrove. L’obiettivo prefissato è stato raggiunto, tutti vorrebbero il massimo ma non sempre è possibile”.

Dal canto suo Nesta non si è sbilanciato lasciando aperto qualsiasi scenario.  “Adesso non sono lucido, devo riposare almeno un giorno. Quando perdo faccio fatica a guardare oltre – sostiene il trainer – Ringrazio i giocatori, lo staff e l’ambiente. Meritavamo di più, peccato. Questa sconfitta deve darci più rabbia in vista del futuro”.

La realtà è che Alessandro Nesta ha ricevuto una chiamata dal suo amico Andrea Pirlo, neo allenatore della Juventus. Lo vorrebbe nello staff come suo secondo. Lo ha rivelato in queste ore Ciociaria Oggi.

Situazione calciatori
IL DIRETTORE ERNESTO SALVINI. FOTO © MARIO SALATI

Presto comunque se ne saprà di più. Non c’è troppo tempo infatti. A fine mese infatti il Frosinone dovrebbe radunarsi per riprendere la preparazione. Nesta dovrà far sapere molto presto cosa intende fare.

Per quanto riguarda i giocatori, Gori e Paganini vanno in scadenza di contratto. Il primo alla fine potrebbe restare mentre il secondo sembra orientato a fare altre esperienze dopo 18 anni in maglia giallazzurra. Su di lui c’è il pressing del Brescia. Ma anche il Crotone si era interessato all’esterno.

Haas tornerà all’Atalanta per fine prestito. Sarebbe stato riscattato in caso di promozione. Per il resto tutto può succedere. Le vie del mercato sono infinite.

C’è per esempio il Monza di Berlusconi e Galliani che segue Ciano che un anno fa aveva rinnovato fino al 2024. In una recente intervista il presidente Maurizio Stirpe aveva annunciato che in caso di serie B il Frosinone avrebbe cercato di ringiovanire la rosa inserendo qualche elemento proveniente dal settore giovanile.

Tra i principali indiziati ci sono l’attaccante Volpe e l’esterno Errico reduci dal prestito con la Viterbese dove hanno disputato un ottimo campionato. Rientrerà dalla formazione della Tuscia anche il centrocampista Besea. L’Ascoli sta trattando il riscatto di Trotta.