Frosinone: è mini serie ma mancano le vittorie

È una mini serie positiva quella del Frosinone. Peccato che manchino le vittorie. A piccoli passi si inizia a vedere la personalità di una squadra. Manca ancora qualcosa.

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Tempo per esultare non ce n’è. Perché mercoledì sera si scende di nuovo in campo: arriva il Trapani ultimo in classifica ma vivo e vegeto. Anche perché per esultare come si conviene bisogna ancora attrezzarsi. E la classifica non permette troppi salti di gioia. La mini-serie di 4 risultati utili di fila è ancora avara di vittorie per essere considerata la cura a tutti i mali di stagione.

I siciliani in casa – reduci dal pari con l’Empoli in pieno recupero – e quindi il Cittadella sono un ulteriore banco di prova per scalare i gradini ed immagazzinare maggiori certezze.

UN TEMPO SENZA PROVARCI

Cremonese-Frosinone

Il pareggio di Cremona è il quarto su 9 partite. Quarto 1-1, peraltro. E per la seconda volta in questo campionato il Frosinone è andato in vantaggio fuori casa. In precedenza sera accaduto a Perugia, con altro epilogo. Un pareggio che alla fine probabilmente va anche stretto, non tanto per la mole di gioco espressa – la formazione di Nesta ha giocato molto di rimessa, giocoforza – quanto per il fatto che a 8’ più recupero dalla fine i giallazzurri erano avanti.

Punto d’oro prima per il morale e poi per la classifica. Che rimane cortissima. Un punto che rappresenta un altro passaggio nella rotta di avvicinamento ad una formazione più quadrata e consapevole della propria forza. Ma per lunghi tratti e soprattutto nel primo tempo è stata la lentezza nelle giocate bipartisan ad averla fatta da padrona. Cremonese arrembante ma frettolosa e con poche idee, tutte nella voglia di farsi notare da parte di Soddimo; Frosinone raccolto fin troppo, a tal punto che a Ciano e Dionisi hanno dovuto mandare segnali di fumo per farli sentire vivi.

Un paio di palloni interessanti se li sono divisi i due attaccanti ma con scarsa fortuna.

CIFRA TECNICA, TEMPI DI GIOCATA

Qualcosa è cambiato nella ripresa. Il Frosinone – sempre attento dentro la propria area di rigore – non si è fatto attrarre dai maggiori spazi che si sono creati ma è comunque salito con maggiore continuità. Anche se il lavoro dei cursori che chiede Nesta nella fase di possesso è sicuramente più ‘ficcante’ di quello espresso.

In quel caso, però, è fondamentale il naturale e più costante sostegno e raccordo della mediana e giocate più pulite in uscita.

Cremonese-Frosinone

Il gol di Dionisi è stato bello ma è l’azione, tutta di prima, a dover essere incorniciata. Il prologo è stata l’occasionissima capitata sui piedi Haas, anche quella espressa da una buona coralità dalla cintola in su. E se una squadra riesce ad esprimere quel tipo di giocate in maniera non episodica, significa che la cifra tecnica è valida.

Se c’è un gap da colmare nel Frosinone di oggi risiede proprio nei tempi e nella velocità delle giocate, che nella serie B degli ultimi anni prendono il sopravvento sulla qualità. Il Frosinone deve ancora calarsi del tutto in questa dimensione.

LETTURE IMPERFETTE

Il gol del pareggio di Palombi è figlio di una lettura non perfetta della fase difensiva. E poi una breve digressione sul gol giustamente annullato a Valzania che ha esultato come se avesse vinto due Coppe del Mondo: buon per il Frosinone che i grigiorossi Deli e Bianchetti erano oltre la fatidica linea perché stare tutti schiacciati davanti a Bardi, con l’unica possibilità della Cremonese di provare il tiro da fuori, non va assolutamente bene.

Come non è andato bene rischiare il pareggio col Livorno in casa nei secondi finali. E a Nesta, oltre gli elogi nel post-gara, queste cose al capitolo errori non saranno sfuggite. Come non può sfuggire l’attenzione e la bravura dell’assistente Raspollini di Livorno che, in un momento in cui la classe arbitrale è costantemente nell’occhio del ciclone, ha fatto meglio della… Var su tanti campi della serie A, supportando il lavoro dell’arbitro Ghersini. Non era facile scivolare nel ‘vedo e non vedo’.

Cremonese-Frosinone

È già accaduto… E un bravo anche a Bardi che con calma ed educazione nei confronti del direttore di gara ha fatto notare la posizione di fuorigioco, mettendo a frutto il lavoro e le conoscenze acquisite in questi anni in maglia giallazzurra.

QUALCHE NUMERO

Il Frosinone ha messo a segno finora 8 reti di cui appena 2 nel primo tempo (Paganini a Perugia e Ciano in casa col Cosenza). Gli altri 6 gol giallazzurri nella ripresa sono arrivati tutti dal 16’ al tempo di recupero. Più lenti che rock.

Dodici le reti incassate: 5 nel primo tempo di cui 2 nella partita di Perugia e 7 nella ripresa di cui 3 nei primi 15’ e 4’ dal 31’ al recupero.

LE ALTRE

E alla ‘nona’ caddero gli dei e fecero pure parecchio rumore. Il Benevento di Pippo Inzaghi inchioda di brutto all’Adriatico di Pescara, letteralmente umiliato dai biancazzurri di Zauri che arrivavano da tre ko nelle ultime 4 giornate. Quattro a zero, doppietta di Machin ma ad aprire è l’ex Memushaj mentre a chiudere col botto è Maniero. Zauri rispedisce al mittente le voci che lo volevano sulla rampa di uscita. La partita gira sul possibile 2-1, quando Bettella salva un gol fatto sull’ultimo colpo di… Coda dei sanniti. Il calcio è anche questo.

Lo sanno bene a Crotone, dove la truppa di Stroppa aggancia la vetta dopo il 3-2 pirotecnico al Venezia. Protagonista la punta Simy: gol di testa e di piede, il secondo da incorniciare. Ma i lagunari di Dionisi non escono ridimensionati. Due perle le reti: quella del provvisorio vantaggio firmata Aramu e il 2-2 di Capello, gran destro al volo dal limite dell’area.

Calcio Serie B

Il Chievo pareggia a Cosenza 1-1 e perde l’aggancio al secondo posto: vantaggio di Salvatore Esposito, millenial (2000) e fratello dell’Esposito dell’Inter (2002), pareggio di Bruccini con un bel colpo di testa. 

Salernitana e Perugia si dividono la posta: ancora una volta i granata ripresi praticamente a tempro scaduto dal bel gol di Bonaiuto entrato in corsa che impatta il solito rigore di Kiyine. Il portiere granata Micai sull’altalena: protagonista in positivo fino al tiro di Bonaiuto che lo trova lento e poco reattivo.

Prova d’orgoglio del Trapani che agguanta il 2-2 con l’Empoli in casa al 97’: una serie di carambole in aerea dopo la grande respinta di Brignoli e palla in fondo al sacco. Il tecnico granata Baldini replica ancora a chi lo voleva esonerato. La squadra di Bucchi fallisce il salto nel condominio di testa.

L’unico pareggio a reti bianche è quello tra Pordenone e Cittadella. Un altro allenatore che si abbraccia alla panchina è Italiano dello Spezia, alla seconda vittoria di fila dopo 3 ko pesanti. A cadere sotto i colpi degli Aquilotti sono le Vespe della Juve Stabia (2-0) che restano penultime.

La giornata si era aperta con il 2-1 dell’Ascoli sull’Entella. I bianconeri di Zanetti zittiscono le Cassandre dopo i tre sconfitte consecutive (il tre ricorre spesso…) e qualche polemica affiorata nella squadra e in Società. Infine il derby toscano tra Livorno e Pisa. Vincono i granata nonostante le assenze, esulta Spinelli e si rasserena Breda. Sfida al cardiopalmo, tra espulsi (uno per parte), occasioni e il gol annullato a Moscardelli nel finale.

Non esce ridimensionata la formazione di D’Angelo mentre il Livorno trova il colpo d’ala che lo tiene agganciato al treno-salvezza. Ma serviranno altre di queste vittorie anche se tra l’ultima posizione occupata dal Trapani e l’ultimo posto playoff ci sono appena 7 lunghezze. E’ la serie B, in ogni caso.

IL PERSONAGGIO

German Denis. Foto © StrettoWeb, Salvatore Dato

Dalla parte peninsulare dello Stretto, nel girone C della Prima Divisione la Reggina volta a -4 sul Potenza grazie ad un ‘vecchietto’ argentino, l’attaccante German Denis, 38 primavere, un passato importante nell’Atalanta, Napoli e Udinese solo per restare in Italia e  che pur di tornare a calcare i campi italiani ha accettato la serie C.

Il tecnico toscano lo centellina come faceva Vycpalek con Altafini meglio Anni Settanta: lo butta nella mischia nella ripresa e il gol arriva. Anzi due, nel giro di 5’. Necessari a scavare un fossato dal tentativo di rimonta dell’Avellino di Eziolino Capuano recrimina.

Per Denis seconda doppietta in maglia granata. Ma soprattutto una integrità fisica che per un attaccante di quell’età è un valore aggiunto.

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