E ora gli scontri diretti: la vera stella polare del Frosinone

Il gol è sempre l'anima del successo, il Frosinone può e deve attrezzarsi meglio. La difesa prende... la parola ed è tornata protagonista. La bella settimana in casa giallazzuzza corroborata anche dai risultati dell'intero Settore giovanile che scala posizioni e sogna la ribalta

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

L’importanza degli scontri diretti deve essere un ‘must’. La classifica del Frosinone inizia ad assumere sembianze interessanti, lo dice espressamente il fermo-immagine dopo 15 giornate: il Frosinone con 23 punti a braccetto col Perugia che al momento sopravanza i giallazzurri per effetto di quella sciagurata serata al ‘Curi’ ad inizio stagione (3-1 per i grifoni).

foto © Antonio Gargiulo

A fine stagione conteranno anche gli scontri diretti, conteranno i gol fatti, conterà la differenza reti e il Frosinone sa già cosa significa per aver perso la serie A per un gol. Quindi fondamentali le vittorie su campi bollenti (tutto compreso…) come quello di Castellammare di Stabia ma ancora più fondamentale è vincere ‘le singolar tenzoni’ con le squadre potenzialmente deputate a poter recitare un ruolo da protagoniste.

Prendiamo le prime otto in classifica: il Frosinone dovrà incontrare il Benevento il prossimo 21 dicembre al ‘Vigorito’ in una sorta di remake di quella sfida dell’11 maggio 2017, quindi il Crotone in casa il giorno di Santo Stefano. Ma ha già perso (male, 3-0) col Pordenone secondo in classifica e (malissimo, 1-0 regalato) con l’Entella al momento ottavo oltre al Perugia. Ha battuto il Chievo (2-0) e pareggiato a Cittadella (0-0). Poi ci sono le squadre di margine al momento: l’Empoli (battuto 2-0 in casa) destinato a risalire la china, l’Ascoli (battuto 2-1 in casa). Delle prossime 4, l’ultima si gioca a Pisa che oggi è a -2 dai playoff e sabato al ‘Benito Stirpe’ atterra il Pescara che è a -1. Si comprende facilmente quanto siano importanti gli scontri diretti se davvero si vuole avere una visione globale della stagione.

IL GOL E’ L’ANIMA DEL SUCCESSO

A Castellammare si sono contate almeno 8 palle gol, oltre le due reti. Un refrain costante per la squadra di Nesta che anche quando le cose non andavano bene, quando il modulo non era questo, produceva messe di palle-gol (Entella, Cosenza, Venezia e via discorrendo docet). Vuol dire due cose: che il gioco produce occasioni e che quelle occasioni vanno tradotte il più possibile in gol.

foto © Antonio Gargiulo

Almeno 1 in più dell’avversario e se sono 2 è ancora meglio. Non serve gettare la croce addosso a nessuno ma il gol è l’anima del successo come la pubblicità nel famoso spot. A volte l’attaccante giallazzurro avrebbe bisogno di pensare di non dover dimostrare nulla perché alcune caratteristiche ci sono. E semplicemente fare la cosa più semplice: un appoggio pulito, uscire dalle figure avversarie e chiudere a rete. A proposito di chiudere, Nesta non ha chiuso a qualcosa di specifico sul mercato per il ruolo: “Ma solo se dovesse arrivare qualcosa di super…” ha detto. Certamente, aumentare la cifra dei gol sarebbe un viatico fondamentale per il Paradiso.

PAROLA ALLA DIFESA

Sul campo delle ‘Vespe’ il Frosinone di Pordenone ne avrebbe presi 4. Ma anche il Frosinone di La Spezia avrebbe rischiato di perderla. E invece il Frosinone di Castellemmare ha giocato da squadra operaia, ha saputo sporcare tutti i palloni pericolosi, ha lottato, sofferto ed ha colpito.

Non è facile giocare su quel campo. Complice quel fondo ‘double face’ appare anche uno sport sensibilmente differente dal calcio. Il pallone che spesso diventa coniglio non favorisce certamente la squadra maggiormente dotata dal punto di vista tattico. Nesta l’ha studiata bene ma comunque un applauso va indirizzato al pacchetto arretrato del Frosinone. A cominciare da Bardi, un portiere tornato sugli standard che gli erano valsi la convocazione nell’under 21 anni fa. Sicuro di sé, bravissimo tra i pali, sicuramente confortato della presenza in area di un pacchetto di alto livello per la categoria: Ariaudo in grande spolvero, Capuano e Brighenti tra i migliori nel loro ruolo in serie B.

Juve Stabia – Frosinone Foto © Antonio Gargiulo

Alle loro spalle, oltre a Krajnc e lo stesso Salvi, c’è finalmente uno Szyminski in più. In questo contesto emergono meglio le qualità anche difensive dei quinti tra i quali Beghetto ha preso confidenza col gol e Zampano ha rotto il ghiaccio con l’Empoli. Sabato c’è il Pescara: una sfida che parte dagli anni Cinquanta. Solo per dire quanto è sentita.

LE ALTRE

Pordenone e Cittadella inseguono a braccetto ma il Benevento per ora ha un passo pressoché inarrestabile. Quel +9 del secondo posto utile alla promozione diretta sembra un macigno sul primo posto. Sembra, perché la serie B è un Vietnam. Cinque successi e un pareggio nelle ultime 6 per la squadra di Pippo Inzaghi e 5-0 al malcapitato Trapani.

Dicevamo del Pordenone che nel posticipo domenicale si impone al Crotone grazie ad una ingenuità-papera di Mustacchio e dicevamo del Cittadella che sale sulla giostra del gol in casa con la Salernitana: passa dallo 0-1 al 4-1 per poi rischiare il 4-4 sul liscio del granata Giannetti a due passi da Paleari al 95’. Granata campani in ritiro, parte di loro contestati direttamente al ‘Tombolato’, Ventura traballa ma non molla.

Tolto il Benevento, è sicuramente più equilibrata la squadra di Tesser rispetto a quella di Venturato che spinge costantemente il piede sull’acceleratore, ritrova il gol di Diaw ma prende anche rischi a catena in difesa e incassa due gol nel giro di 1’. Al quarto posto c’è il Chievo che regola al minimo una Cremonese che adesso è in piena zona playout. E’ bastato un gol di Di Noia da 30 metri e i grigiorossi non si sono più ritrovati, anche se Baroni ad un certo punto ha schierato tutta l’artiglieria possibile senza però trovare sbocchi dalle parti di Semper.

Alle spalle del Frosinone sale l’Entella alla sua seconda vittoria di fila, ancora più pesante perché ottenuta sul campo del Pisa che per la prima volta in questa stagione ha giocato priva del suo bomber Marconi e che aveva perso solo una gara in casa, con l’Empoli. Gol che a dire del tecnico pisano D’Angelo sarebbe stato annullato col Var. Che però non c’è. A proposito degli azzurri di Muzzi, sfiorano il harakiri in casa con l’Ascoli ma alla fine trovano il gol del 2-1 con quel La Gumina che aveva sprecato un rigore sul punteggio di parità trovando il modo di litigarselo con Mancuso. Ironia della sorte, entrambi hanno messo lo zampino sul gol-partita. E per Muzzi è stata la prima partita in panchina dopo i due turni di squalifica.

Gori Vitiello e Capuano in Juve Stabia – Frosinone

Attenti ad Aramu del Venezia, in prestito dal Torino: se non segna lui fa segnare. Ma quando fa gol, sono tutti belli. Come la rete del 2-2 allo scadere contro un Pescara non proprio brillante ma anche il provvisorio 2-1 è scaturito da un suo tocco tra le gambe dell’incerto Kastrati al quale la Lega di serie B assegna l’autorete. Quanto al Pescara si è fermato al 2-0 bellissimo di Machin, un destro liftato di rara bellezza. Da segnalare anche la nona rete stagionale di Galano, più che un attaccante.

E’ costata la panchina a Breda la sconfitta del Livorno a La Spezia. Spinelli gli aveva messo un tutore, Filippini. Ma il calcio queste cose le accetta poco o niente. Arriva Pillon che lo scorso anno fece bene a Pescara. Ha chiuso il turno Perugia-Cosenza: un 2-2 che permette ai grifoni di agganciare il Frosinone al quinto posto e di scavalcarlo provvisoriamente per effetto del 3-1 della gara di andata e dà respiro ai calabresi anche se la squadra di Braglia è a -4 dalla salvezza.

IL FOCUS SUL SETTORE GIOVANILE

Questa volta guardiamo in casa. E più precisamente al settore giovanile giallazzurro per la soddisfazione del direttore dell’Area Tecnica Ernesto Salvini che nella cultura-giovani ha sempre creduto e investito col lavoro quotidiano. E di quella del coordinator del settore Emanuele Fanì con tutti i collaboratori di un ambito in grande crescita. Che nell’ultimo weekend di gare ha fatto stropicciare le mani.

Solo l’Under 13 di mister Di Palma, i più piccolini del gruppo, hanno segnato il passo ma il gruppo è sotto età e le soddisfazioni arriveranno. Al momento per loro 15º posto in classifica, 1 punto conquistato in 10 gare disputate, 3 gol fatti, 44 gol subiti. Poi c’è l’ Under 14 di mister Broccolato che studia da corazzata: 2º posto in classifica, 25 punti conquistati in 10 gare disputate, 34 gol fatti, 4 gol subiti. Un macchina da gol, difesa blindata.

Chi ha toccato il primo posto è l’Under 15 di mister Carinci: 1º posto in classifica, 31 punti conquistati in 12 gare disputate, 27 gol fatti, 8 gol subiti. L’Under 16 di mister Galluzzo sta risalendo la china a suon di vittorie, i playoff sono nelle gambe di questa squadra: 9º posto in classifica, 10 punti conquistati in 12 gare disputate, 17 gol fatti, 20 gol subiti. Arriviamo all’Under 17 di mister Di Michele: 6º posto in classifica, 18 punti conquistati in 11 gare disputate, 22 gol fatti, 16 gol subiti.

L’ammiraglia è la Primavera di mister Marsella che ha conquistato lo storico accesso agli ottavi di Coppa Italia dove se la vedrà con l’Inter: 6º posto in classifica, 15 punti conquistati in 11 gare disputate, 15 gol fatti, 13 gol subiti.

Ed anche per tutti loro l’importanza degli scontri diretti…