Personalità e difesa di ferro: è un Frosinone settebellezze

foto © Mario Salati

I canarini superano a pieni voti l'esame-Chievo e allungano la striscia positiva. La squadra giallazzurra si conferma solida e da tre turni non subisce gol. Solo la capolista Benevento ha incassato meno reti dei ciociari. Dopo la sosta, il ciclo-verità che chiuderà il girone d'andata. Nesta e soci affronteranno le prime due della classe ed altre big come Pescara ed Empoli. Il 5 dicembre poi la Coppa Italia con la trasferta di Parma.

Alessandro Salines

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Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati. Chissà se Alessandro Nesta si è ispirato al famoso aforisma dell’inglese John Gregory, ex centrocampista e allenatore di Aston Villa, QPR e Derby County. Di sicuro il tecnico giallazzurro sa benissimo che il calcio è più semplice di quanto pensino tanti scienzati che vendono formule e formulette, molto fumo e poco arrosto.

Frosinone-Chievo

Attacco e difesa è  l’algoritmo per far quadrare i conti di casa. È sempre stato così. Dai tempi del metodo, del sistema, del catenaccio, del calcio totale fino alle nuove frontiere tattiche. Insomma fai gol pesanti e prova a non prenderne. E poi gioca come vuoi. La rimonta del Frosinone parte proprio dalla retroguardia, diventata quasi imperforabile. La gara vinta col Chievo è il certificato di garanzia di una squadra ora robusta e tornata in piena corsa per l’alta classifica.

La chiave della svolta

Il Frosinone nelle prime 5 giornate aveva incassato la bellezza di 9 reti. Nelle restanti 7 solo 3. I giallazzurri non subiscono gol da 3 turni. In avvio di stagione la difesa era tra le peggiori del campionato e in 2 occasioni (a Pordenone e a Perugia) aveva beccato ben 3 sberle. Quasi un paradosso considerando che in panchina c’è un ex difensore che per quasi vent’anni è stato tra i più forti del mondo. Oggi con 12 marcature al passivo è seconda solo alla capolista Benevento (8 reti).

I 7 risultati utili di fila con 3 vittorie e 4 pareggi sono la logica conseguenza di un impianto di gioco che adesso fa della compattezza la sua forza. Così i canarini si sono rilanciati in classifica e vedono a portata di mano (-1 dai playoff e -4 dalla promozione diretta) le posizioni che contano. 

Il cambio di modulo e non solo

Frosinone-Chievo

Il ritorno al 3-5-2 è stato fondamentale ed ha restituito sicurezza alla squadra che probabilmente non aveva digerito il 4-3-1-2 con il quale Nesta aveva iniziato il torneo. Come è stato importante puntare sul trio Brighenti-Ariaudo-Capuano che di partita in partita sta crescendo. Un pacchetto che ha trovato un bell’intesa e che sente la fiducia di tutti. Senza dimenticare Bardi. Il portiere giallazzurro sta riscoprendo la forma dei tempi migliori e in più di un’occasione è stato decisivo con le sue parate. 

Ma non è solo una questione di numeri. Il Frosinone in queste settimane ha rispolverato la sua vera identità e lo spirito che lo ha contraddistinto negli ultimi anni. Lo sostiene lo stesso Nesta che ha avuto l’umiltà e l’intelligenza per mettere da parte qualsiasi tipo di dogma.

Ho detto spesso che noi allenatori vorremmo avere un gioco spumeggiante ma a volte andiamo a stravolgere un’identità – ha puntualizzato il trainer nella conferenza stampa dopo la sfida col Chievo – Un tecnico deve rispettare le caratteristiche della propria formazione. Il Frosinone sa giocare le partite e vincere a modo suo. L’allenatore deve governare la normalità e saper fare anche un passo indietro. Lo scorso anno avevo una squadra che palleggiava molto ma tante volte non vincevamo. Questa formazione, lo ripeto, ha altre caratteristiche. Sicuramente dobbiamo fare qualcosa di meglio sotto il profilo del gioco ma il dna è questo. Il Frosinone ha una storia, che non va rovinata“. 

Una prova di maturità

Frosinone-Chievo

Il posticipo contro il Chievo ha messo in mostra un Frosinone che forse non ruba l’occhio ma sa il fatto suo. Una formazione concreta capace di irretire un’avversaria che arrivava allo “Stirpe” con 10 risultati utili consecutivi (non perdeva dalla prima giornata), una classifica migliore ed un organico importante con elementi del calibro di Giaccherini, Obi, Cesar, Rodriguez e Vignato. E a Marcolini non è bastato neppure schierare la squadra a specchio per evitare la sconfitta.

Una prova di forza dunque come sottolinea il tecnico. “Abbiamo disputato una grande partita – ha detto Nesta – Loro hanno fatto un paio di tiri da fuori area nel finale. Sono contento dello spirito con il quale i ragazzi hanno affrontato la partita. Lo stesso spirito che hanno ricostruito durante queste settimane. Oggi si è vista una squadra matura. Faccio i complimenti a tutti, anche a chi è entrato in corsa“. 

La classifica sempre più corta

La serie B va alla sosta rafforzando una certezza: l’equilibrio regna sovrano. La dodicesima giornata ha accorciato ancor di più la graduatoria. La stessa capolista Benevento, fermata sul pari dalla Juve Stabia, ha perso 2 punti sul Crotone balzato a quota 21. Poi un treno di squadre divise da 1 lunghezza.

Frosinone-Chievo

Tredici formazioni in 5 punti, dall’Entella a 16 fino appunto al Crotone a 21. Tutto aperto. Il Frosinone ha recuperato diverse posizioni ed in piena bagarre sia per i playoff che per il secondo posto. Ma volendo pure la vetta non è così lontana. Otto punti in B non sono un gap incolmabile soprattutto mancano ancora 26 partite. La continuità avuta nelle ultime 7 giornate ha pagato moneta pesante. Dopo il ko del Chievo, il Frosinone può vantare la striscia positiva più lunga. Nesta comunque non s’accontenta e tiene i piedi per terra: “Credo che per dare uno scossone vero in classifica devi fare due o tre vittorie di fila. Ora siamo ancora nella terra di nessuno“.

Dopo la sosta il ciclo-verità

La pausa servirà per ricaricare le batterie e recuperare quei giocatori acciaccati come Ciano, Maiello e Trotta. Poi alla ripresa il Frosinone avrà una serie di incontri molto difficili che chiuderanno il girone d’andata. Un ciclo che saggerà le ambizioni dei canarini.

Frosinone-Chievo © Mario Salati

Non a caso affronteranno le prime due della classe nel giro di 5 giorni: il Benevento al “Vigorito” il 21 dicembre e il Crotone allo “Stirpe” a Santo Stefano. Un doppio confronto che si preannuncia di fuoco. Sarà comunque un periodo impegnativo anche perché il Frosinone il 5 dicembre sarà di scena a Parma nel quarto turno di Coppa Italia. 

La truppa di Nesta dovrà provare a fare qualcosa di più in trasferta dove ancora non ha vinto. Oltre a Benevento, giocherà a La Spezia (domenica 24 novembre alla ripresa delle ostilità), a Castellammare di Stabia e a Pisa al giro di boa. Sfide tutt’altro che facili ma non impossibili. Tra le mura amiche invece affronterà l’Empoli, il Pescara e appunto il Crotone. Un programma intenso e complicato con 8 match in poco più di un mese.

L’obiettivo è mantenere il passo delle prime e magari dare quello scossone alla classifica che Nesta aspetta speranzoso.  

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