Ciofani fa dieci ma rimanda la lode – Le pagelle (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Fiamozzi a tutto gas ma perde lucidità e spiana la strada all’azione del pari con la complicità di Mazzotta
Ciofani fa dieci ma rimanda la lode
L’ariete apre un conto con Alfonso e qualche volta non è preciso. Dionisi impagabile e perfetto ma fino ai 16 metri

 

Bardi: il Cittadella ‘mordi e fuggi’ di Venturato gli crea qualche grattacapo che addomestica con bravura come nel primo tempo quando prende il tempo alla giocata di Bartolomei. L’ingresso del giovane Vido cambia la partita, anzi scompagina i piani del Frosinone ma il portiere canarino sul tiro dell’attaccante granata aveva comunque compiuto il suo bel miracolo prima del rimpallo fortuito ancora di Bartolomei sul rinvio di Mazzotta. In pieno recupero vede passare il tracciante di Schenetti senza che il solito Vido riuscisse a toccarlo e poi impietrito non può fare nulla sul tiro ancora dell’onnipresente Vido deviato in angolo in maniera provvidenziale al limite.Voto: 6

 

Terranova: una partita in tutta tranquillità, fatta eccezione per quella parentesi di 5″ al 17′ della ripresa che ha mandato in tilt l’intero pacchetto arretrato giallazzurro preso in uscita dalla furbata di Vido. Chiaretti e Arrighini fanno di tutto per farsi notare in area canarina, un po’ meno Litteri ma l’ex del Sassuolo con i compagni di reparto li addomestica.Voto: 6

 

Ariaudo: rientrava dal 1′ dopo l’ingresso in corsa a Perugia. Solita partita fatta di qualità e sostanza. Ai difensori centrali non può essere addebitato un briciolo di responsabilità quando una squadra spreca almeno 7-8 occasioni nitide da gol e incassa il pareggio per una dormita del quinto di centrocampo in fase di ripiegamento.Voto: 6

 

Krajnc: trovare una sbavatura alla prova dell’ex doriano è praticamente come cercare un ago nel pagliaio. E tutto questo non fa che confermare come il pareggio del Cittadella sia un gentile regalo che non lo riguarda.Voto: 6

 

Fiamozzi: coast-to-coast a tutto gas senza pause ma con una frenesia che gli fa commettere degli errori anche in appoggio negli ultimi 30 metri laddove i canarini avevano insediato il quartier generale. Dalla sua parte c’è Pasa e spinge anche Pedrelli ma è tutto sotto controllo nonostante il Cittadella cerchi di infilarsi nelle maglie giallazzurre con il palleggio. Fino a quell’errore che scombina i piani: a lui costa la sufficienza abbondante, al Frosinone 2 punti.Voto: 5

(dal 34′ st M. Ciofani): complicato per lui cambiare il corso degli eventi, Marino lo fa entrare per evitare di prenderle e per non rischiare il tracollo di Fiamozzi.Voto: ng

 

Sammarco: alti e bassi, non è costante. Qualche acuto e qualche pausa di troppo. Dà il meglio quando c’è da far girare la palla in fase di possesso, in sensibile arretramento nella fase di non possesso. Con il Frosinone in vantaggio compie qualche inserimento ma con i tempi sbagliati. E scivola anche in area al momento del passaggio filtrante di Dionisi, si sarebbe trovata la porta spalancata ma c’è da dire che l’attaccante gli serve il pallone senza nemmeno guardarlo.Voto: 6

 

Maiello: il migliore del Frosinone, ottime geometrie anche su un campo reso viscido dalla pioggia battente e con la palla che andava al doppio della velocità normale. Rifornisce costantemente l’azione offensiva giallazzurra.Voto: 6,5

 

Kragl: stessa posizione e stessi compiti di Perugia, lui è addetto allo ‘scannonamento’ che prova tre-quattro volte trovando prima una deviazione provvidenziale di un difensore, poi la respinta fortuita di Alfonso e quindi per due volte la palla esce di un nulla con Alfonso battuto. Se c’è da giocare la palla ha delle oggettive difficoltà ma supplisce con il continuo movimento. La ricerca smodata della conclusione non porta granché all’economia del gioco giallazzurro.Voto: 5,5

(dal 23′ st Soddimo): l’intenzione di Marino è quella di affidargli la giocata, la fantasia al potere negli ultimi 20 metri. Ma nonostante l’impegno e l’azione a pendolo su tutto il fronte offensivo non gli riesce di lasciare il segno anche perché quel fondo di gioco non lo favorisce. A tempo scaduto si catapulta su un pallone in area ma il tiro è alto.Voto: 5,5

 

Mazzotta: quel rinvio laterale sulla pressione di Bartolomei che arrivava alla sua destra come un falco grida vendetta, il pallone viscido su un campo bagnato non può e non deve scottare tra i piedi di uno come lui ma soprattutto andava sparato in angolo. Una partita in tono minore, chiusa da un errore. Anche se nel finale, sul risultato di parità tira fuori il meglio nell’uno contro uno con Arrighini partita come un missile verso Bardi.Voto: 5,5

 

Ciofani: più forte di un rialzo febbrile, si riprende il posto in attacco anche per necessità vista l’indisponibilità di Mokulu. Apre un conto personale con la porta del Cittadella. Che sembra sfatare dopo il gran gol di testa che lo porta in doppia cifra. Nella ripresa un paio di ghiotte occasioni gli sfumano sotto i piedi e una sulla testa con Varnier superato. E’ più buonismo che cinismo il suo e un attaccante di quella stoffa deve essere solo spietato. Ma non gli si può rimproverare l’indomito spirito di sacrificio.
Voto: 6

 

Dionisi: la prestazione di un attaccante si giudica anche dai gol. Il reatino è perfetto nel taglio e nella cucitura su tutto il fronte offensivo, meno bravo nel confezionamento dove qualche volta bisogna accontentarsi anche di provare la conclusione sporca ed efficace piuttosto che bella e inutile. E c’è sempre quel pizzico di egoismo che non lo porta a vedere Soddimo libero sulla corsia centrale. Jellato però per quella palla spedita sulla traversa da Alfonso sull’1-0 Voto: 6

 

 

Foto: Copyright Mario Salati, per gentile concessione dell’autore

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