Frosinone, un colpo d’ala per scacciare i fantasmi

Trasferta a Brescia per i canarini che devono rialzarsi dopo la doppia sconfitta subita contro il Monza ed il Cosenza. Gli avversari, alle prese con un focolaio covid-19, si presentano largamente rimaneggiati ma guai a sottovalutarli.

Alessandro Salines

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Un Brescia falcidiato dal covid-19, un Frosinone che deve scacciare i fantasmi della crisi. Poi l’eco della morte di Maradona ancora forte e che si tradurrà in un minuto di silenzio prima della gara. A tal proposito le parole di Alessandro Nesta, raccattapalle della Lazio quando Diego Armando incantava le platee: «E’ stato un riferimento per tutti. Un giocatore fuori dal comune. Io ho fatto il raccattapalle e lui fece 4 gol all’Olimpico, uno su calcio d’angolo, in porta credo ci fosse Nando Orsi. Beh, ogni parola su di lui come calciatore credo sia superflua». (Leggi qui Le cento vite di Diego Armando, il bambino infinito).

Nona giornata del campionato di Serie B ed il Frosinone domani pomeriggio sarà di scena al “Rigamonti”. Lo sarà in una partita da non steccare dopo le due sconfitte di fila contro Monza e Cosenza.

Oltre al risultato, la squadra giallazzurra dovrà ritrovare quell’identità smarrita in queste settimane. E’ stato un Frosinone svagato e poco incisivo dopo l’incoraggiante serie positiva (4 vittorie ed 1 pareggio) che lo aveva proiettato a ridosso della vetta. «Servirà una partita migliore rispetto alle ultime due. Migliore sotto il profilo dell’aggressività e della determinazione. Dobbiamo crescere», avverte Nesta.

Incubo-covid

Il portiere del Brescia. Foto © Bsfc

Per il Brescia è stata una settimana tormentata con una serie di positività che ha colpito il gruppo squadra. Le “rondinelle” hanno dovuto addirittura rinunciare all’impegno di Coppa Italia contro l’Empoli. Incasseranno il 3-0 a tavolino con la conseguente eliminazione.

Anche il match col Frosinone è stato in bilico ma a questo punto si scenderà in campo regolarmente. Il Brescia avrebbe potuto giocarsi il “jolly” del rinvio entro la mezzanotte scorsa ma le positività dovrebbero essere almeno 10 e i disponibili meno di 13.

Il tecnico Diego Lopez si è allenato con 16 giocatori più i 2 portieri (Joronen e Kotnik). Dieci gli assenti. Sei dovrebbero essere i positivi (la società non ne ha specificato il numero e tantomeno i nomi) più i 4 infortunati “storici” (Cistana, Ndoj, Semprini e Fridjonsson).

Nella lista dei convocati mancano il bomber Donnarumma, Papetti, Andrenacci, Skrab e Bisoli. A questo punto scelte quasi obbligate per Lopez che disegnerà il Brescia con il 4-3-1-2. In porta andrà Joronen. Davanti una linea formata presumibilmente da Sabelli, Chancellor, Mateju e Martella. In mezzo dovrebbero giostrare Jagiello, Loboiko o Van de Looi e Dessena. Tra le linee il candidato è Spalek dietro al duo Torregrossa-Ayé.

Nesta alza la guardia del Frosinone

Alessandro Nesta. Foto © Mario Salati

Il tecnico del Frosinone non guarda troppo ai problemi degli avversari e non si fa illusioni. Conosce la forza della formazione lombarda a prescindere dall’emergenza. D’altronde, al netto delle defezioni, le risorse non mancano a Lopez.

Le “rondinelle” arrivano dalla retrocessione e restano tra le favorite. Hanno 9 punti e sono reduci da una mini striscia positiva di 3 risultati utili (2 pareggi e 1 vittoria). Al “Rigamonti” hanno battuto 3-0 il Lecce e quindi antenne dritte. «La partita di Brescia sarà difficile, contro una squadra forte. Sappiamo benissimo chi andremo ad incontrare», puntualizza Nesta.

Il Frosinone ha tutte le carte in regola per conquistare i 3 punti ma deve limare quei difetti che si porta dietro dalla stagione scorsa. «Nel campionato passato la continuità è un problema che abbiamo avuto noi. Tuttavia anche altre squadre, tranne il Benevento – sostiene l’allenatore dei canarini -. Lo stesso Spezia era partito malissimo, poi si è ripreso e alla fine è andato in A. Noi avevamo iniziato male, poi ci siamo ripresi e dopo il lockdown siamo crollati».

«Questo è un gruppo che ha una identità precisa, qualcuno è partito ed altri sono arrivati ma non abbiamo stravolto nulla. Quindi tante situazioni sono come quelle dello scorso anno. Dobbiamo conoscere i nostri limiti ma anche i grandi pregi che abbiamo. Essere consapevoli di quelli che siamo e non mollare mai sulle nostre qualità migliori»

Lopez non cerca alibi

L’allenatore del Brescia, Lopez. Foto © BSFC

L’allenatore uruguaiano ha solo 18 giocatori disponibili ma non vuole scuse.

«Abbiamo vissuto una settimana particolare e difficile. E’ un peccato non essere andati ad Empoli. Tuttavia crediamo di aver fatto la cosa giusta perché sarebbe stato un rischio enorme viaggiare in pullman per 4 ore tutti insieme – ha detto Diego Lopez -. Ho provato tante soluzioni perché dobbiamo conoscerci meglio ed essere tutti sul pezzo quando veniamo chiamati in causa».

«Viviamo un anno particolare a causa del covid-19 dunque. Mettendo davanti a tutto la salute, c’è bisogno di fare gruppo lottando l’uno per l’altro su ogni pallone. Domani giocheremo contro un avversario importante ed io non vado mai alla ricerca di scuse. Affrontiamo le difficoltà a testa alta cercando di migliorare quello che si sta facendo». Anche Lopez ricorda Maradona. «Il più grande di tutti: quando capiva che i compagni avevano bisogno di lui rispondeva sempre presente. Aveva un carattere da trascinatore ineguagliabile».   

Mini-ciclo verità

A Brescia inizia un trittico importante per Brighenti e compagni. Tre partite che potrebbero dare una prima direzione al cammino dei ciociari. Dopo la trasferta lombarda, il Frosinone affronterà 2 “big” come Chievo e Lecce. «Si vive di cicli durante la stagione – osserva Nesta -. Siamo partiti male, poi c’è stato un periodo nel quale abbiamo fatto molto bene e poi questa pausa nelle ultime due gare. Bisogna ridurre al massimo i momenti negativi che ci saranno sempre. E allungare i periodi positivi che sono quelli che poi ti permettono di avere una classifica importante».

Il campionato comunque è ancora lungo e apertissimo. «Il torneo è quello che pensavo: difficile – continua il trainer –. E qualche squadra sta ancora cercando una identità precisa. Rispetto allo scorso anno sono arrivati club che hanno investito tanto. La qualità si è alzata».

La difesa in affanno

Grigoris Kastanos, perno del gioco dei ciociari

Tra assenze, giocatori acciaccati e battute a vuoto il reparto arretrato non vive un momento felicissimo. Nelle ultime 2 gare ha subito 4 reti mentre nelle precedenti 6 ne aveva incassati solo 2.

Nesta non può contare su Capuano e nell’ultimo allenamento si è bloccato D’Elia. Malanni poi per Ariaudo e Syszminski che stringono i denti. Convocato il baby Giordani della Primavera. «Dipende dall’atteggiamento generale di tutta la squadra – spiega il tecnico -. A volte riusciamo ad essere più aggressivi in avanti e l’intero impianto ne beneficia. Quando si prende gol il problema è di tutti. Allo stesso tempo quando non si creano tante occasioni vuol dire che la costruzione del gioco non è ottimale. E per questo è un problema che riguarda, appunto, tutta la formazione».

Non è una questione di modulo comunque. «Noi lavoriamo già dallo scorso anno su 2 sistemi. Giochiamo con 2 mediani, 1 trequartista e 2 punte oppure con i 3 centrocampisti – sottolinea Nesta –. A volte con il trequartista riusciamo ad imporci di più in avanti. Ma poi le caratteristiche dei giocatori ti permettono di fare una cosa o no. In questo momento l’assetto con 2 mediani è proponibile se c’è Kastanos che dà equilibrio. Quando non c’è lui al momento non abbiamo una soluzione per riproporre quell’assetto anche se Carraro sta crescendo. Quando ci saranno tutti, compreso Gori, ci sarà la possibilità di sviluppare un certo discorso. Abbiamo comunque sempre 2 moduli ben precisi. E i giocatori cerchiamo di metterli tutti nelle migliori condizioni per stare in campo al meglio».

Poche novità nel Frosinone

Sarà il solito Frosinone. Tra i pali Bardi con Brighenti, Ariaudo e Curado in difesa. Sulle fasce Salvi a destra e Zampano a sinistra favorito su BeghettoMaiello e Kastanos gli interni, Rohden sulla trequarti. In attacco il gioco delle coppie dovrebbe vedere in pole Ciano e Novakovich. Ma anche Dionisi e Parzyszek hanno chances di scendere in campo dal 1’. E non è escluso che Nesta mischi le carte.

Ma è chiaro che al di là degli interpreti servirà un Frosinone più determinato. Un Frosinone che come dice Nesta «deve dare il massimo dal punto di vista agonistico e dell’atteggiamento».   

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