Podio e contropodio di Frosinone - Cremonese. Gli episodi chiave e gli uomini protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.
PODIO
Brighenti
In una difesa che nelle ultime 2 partite ha mostrato qualche crepa (4 reti in 2 gare dopo 6 senza subirne), il capitano tiene la barra dritta. La solita grinta, tanta concentrazione e senso dell’anticipo. Anche in fase d’impostazione è preciso e puntuale.
Sul gol di Parigini viene “tradito” dalla mancata uscita di Bardi e dalla disattenzione di Salvi. Poi non concede più spazi all’attaccante grigiorosso. Il centrale giallazzurro si conferma su buoni livelli anche in una partita disgraziata come quella contro la Cremonese. Quando Nesta prova a ridisegnare la squadra viene sostituito da Paganini.
Beghetto
Dopo 3 partite in panchina, Nesta lo rilancia nell’undici titolare. Ed almeno per 45′ il laterale sinistro ripaga la fiducia ed è tra i migliori. Un martello sulla fascia dove i suoi compagni lo cercano insistentemente.
Tanti cross, un pericolo costante per Bianchetti e soci che faticano a prendergli le misure. Suo il traversone dal quale nasce l’episodio del rigore negato. Nella seconda parte, a causa del raddoppio della Cremonese e dell’espulsione di Dionisi, è costretto a tirare i remi in barca.
Citro
Il gol a Livorno ed un match importante non gli valgono una maglia nell’undici. L’attaccante campano riparte dalla panchina ma dopo 7′ della ripresa e sullo 0-2 Nesta lo getta nella mischia al posto di uno spento Rohden. L’impatto è buono e subito serve un pallone invitante a Novakovich che chiama alla parata a terra Ravaglia.
Giostra quasi da rifinitore per non finire impigliato nella fitta ragnatela tessuta dalla difesa lombarda. Nel finale confeziona due assist per Capuano e Novakovich che avrebbero potuto riaprire la contesa. Considerata la squalifica di Dionisi, a Trapani (è un ex) toccherà a lui cercare i gol del riscatto.
CONTROPODIO
Salvi
Si perde Parigini sul gol che spacca la gara. Un errore marchiano e grave per un giocatore esperto e che finora aveva sbagliato poco soprattutto in difesa. Rientra nella formazione titolare dopo il turno di riposo a Livorno e quindi per lui non si può parlare di stanchezza.
Nel primo tempo alza parecchio il baricentro e sfonda più di una volta sulla corsia di destra. Potrebbe riscattare l’amnesia dello 0-1 ma l’arbitro Forneau non vede il netto tocco di mano che gli nega la rete. Con il passare dei minuti si limita a svolgere il compitino. Sulla sua gara pesa come un macigno l’errore sul primo gol.
Bardi
Che fosse un pomeriggio storto per lui e il Frosinone lo si intuisce subito. Pronti e via e per un soffio il portiere giallazzurro non serve una bella frittata. Sull’appoggio all’indietro di Capuano, ritarda il rinvio, cincischia e consente a Ciofani di andare al contrasto. Il rimpallo per poco non regala al bomber il gol dell’ex.
Non sembra in giornata anche sul cross di Valzania. Resta in porta invece d’uscire e Parigini segna. Più difficile stabilire quante responsabilità abbia sull’incredibile gol di Castagnetti. La sensazione è che parta in ritardo. Più reattivo dopo lo 0-2 e con qualche buon intervento evita un passivo più pesante. In casa non subiva gol da 306′.
Dionisi
Un’espulsione che penalizza parecchio il Frosinone in un momento della stagione delicatissimo e con un reparto avanzato ridotto ai minimi termini per gli infortuni di Ardemagni e Ciano. Oltre ad aver lasciato in 10 la squadra già sotto di 2 reti, il bomber non ci sarà nella prossima sfida a Trapani.
L’arbitro Forneau, in grande confusione sin dai primi minuti, è sicuramente severo ma un elemento esperto come lui dovrebbe avere maggiore sangue freddo. Eppure nel primo tempo è molto vivace e tiene sulle spine un marcatore arcigno come Terranova. Con una bella punizione impegna Ravaglia. Prima ci aveva provato dai 20 metri senza precisione. Come detto rovina tutto dopo 8′ del secondo tempo.