La squadra ciociara vince ancora, lascia l'ultimo posto e continua a risalire la classifica. A Cosenza decide un autogol di Martino al termine di una partita giocata con umiltà, intelligenza e compattezza. Colpite 3 traverse ed 1 palo, Micai salva su Bracaglia
TABELLINO
COSENZA-FROSINONE 0-1
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Martino (C) autorete al 13’ p.t.
COSENZA (3-4-2-1)
Micai; Martino, Dalle Mura (dal 28’ s.t. Sankoh), Caporale; Ricciardi (dal 12’ s.t. Ciervo), Charyls (dal 40’ s.t. Kourfalidis), Kouan (dal 12’ s.t. Rizzo Pinna), Ricci (dal 40’ s.t. Strizzolo); Florenzi, Fumagalli; Mazzocchi
PANCHINA Vettorel, Venturi, Hristov, Camporese, Cimino, Mauri, D’Orazio, Strizzolo
ALLENATORE Alvini
FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini; Biraschi, Monterisi, Bracaglia; A. Oyono, Begic (dal 23’ s.t. Ghedjemis), Darboe, Barcella, Marchizza (dal 28’ s.t. Garritano); Canotto (dal 1’ s.t. Kvernadze), Ambrosino (dal 28’ s.t. J. Oyono)
PANCHINA Sorrentino, Hegelund, Szyminski, Lusuardi, Cichella, Vural, Ghedjemis, Cichero, Sene
ALLENATORE Greco
ARBITRO Ajroldi di Molfetta
ASSISTENTI Cipressa-Biffi
AMMONITI Kouan (C), Begic (F), Charyls (C), Dalle Mura (C), Darboe (F), Martino (C) per gioco scorretto; Cerofolini (F), Strizzolo (C) per comportamento non regolamentare; per proteste
NOTE paganti 4.407, incasso non comunicato, abbonati non comunicati, quota non comunicata. Tiri in porta 4-6 (con tre traverse e un palo). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’
Seconda vittoria di fila, 10 punti in sette gare, l’ultimo posto alle spalle e soprattutto un’identità di squadra. La scossa di Greco è arrivata forte: il Frosinone è ripartito dopo un avvio di stagione deludente e l’onta della maglia nera della classifica. Come quello del Cesena, il successo a Cosenza vale doppio perché conquistato su un campo difficile e contro una formazione in serie utile da 7 turni. Lo 0-1 sta anche stretto al Frosinone che avrebbe potuto segnare altri gol (colpite 3 trasverse ed un palo). Il colpaccio è frutto di una condotta di gioco umile, intelligente con picchi di qualità. E poi grande solidità difensiva con i calabresi raramente pericolosi malgrado un maggiore possesso palla (70-30 %).
“Una vittoria importante perché stiamo avendo continuità di prestazione e risultati – afferma il tecnico Leandro Greco – Tre punti tra l’altro conquistati su un campo molto complicato contro una squadra organizzato. Mi è piaciuta molto il Frosinone, sono orgoglioso dei ragazzi. La partita doveva essere chiusa prima e questa è una cosa che mi fa arrabbiare: dobbiamo essere concreti. La sofferenza fa parte del percorso di ogni grande squadra, anche se vuoi vincere i campionati. Sono sicuro che miglioreremo sotto il profilo tecnico-tattico”. Aspettando le quattro partite di domenica, il Frosinone balza a quota 16 al 16° posto: agganciato il Cosenza, ora è ad 1 lunghezza dalla salvezza diretta ed a 5 dalla zona playoff.
ANALISI E MOMENTI DECISIVI
Il piano tattico
Alvini schiera un 3-4-2-1 con 3 novità rispetto alla gara pareggiata col Pisa. Ricci prende il posto dell’ex Ciervo sulla fascia sinistra. Poi sulla trequarti dentro Fumagalli, l’eroe dell’Arena Garibaldi, e Florenzi al rientro dopo l’infortunio. Per il resto stesso terzetto difensivo (Martino, Dalle Mura e Caporale) davanti al portiere Micai. A centrocampo conferme per Riccardi sulla corsia destra e per gli interni Charlys e Kouan. Riferimento offensivo Mazzocchi. Indisponibili Zilli e Novello.
Il Frosinone risponde con il consueto 3-5-2 marchio di fabbrica della gestione-Greco. Otto assenti tra i quali l’ultimo della lista Bettella. Ma rientrano Darboe, Lusuardi e Ghedjemis. Formazione che vince non si cambia o quasi. Ed infatti il tecnico muove 2 pedine: Anthony Oyono torna al posto del gemello Jeremy e Darboe per Cichella. Gli altri 9 sono gli stessi del successo contro il Cesena. Con Cerofolini in porta, la difesa annovera Biraschi, Monterisi e Bracaglia. A centrocampo gli esterni sono di nuovo Anthony Oyono e Marchizza, in mezzo ancora fiducia a Barcella e Begic ed appunto Darboe. Coppia d’attacco Ambrosino-Canotto, reduce da 2 gol ed 1 assist.
Martino, regalo di Natale anticipato
Il Cosenza inizia con il chiaro intento di condurre la partita. Giro palla, discreta pressione. Ma l’imprevisto, come nel gioco del Monopoli è dietro l’angolo. Al 13’ infatti il Frosinone trova spazio sulla destra con Canotto, cross in mezzo per Ambrosino, rimpallo, Marchizza calcia alla meno peggio e Martino realizza l’autogol in tuffo di testa. Tre minuti di controllo Var tra presunti fuorigioco e carica di Marchizza su Ricciardi ma alla fine il gol viene convalidato.
Il Frosinone è compatto, solido e pratico. Come lo è stato quasi sempre nella gestione-Greco. I giallazzurri concedono pochissimo grazie ad un buon lavoro di squadra. Il centrocampo è un flangiflutti davanti ad una difesa sempre più rodata. Ma anche i due attaccanti, pur toccando pochi palloni, cercano d’infastidire l’avvio dell’azione.
I calabresi tengono palla (64-36 % il possesso), però non combinano un granché a parte 5 angoli. Rimanendo impigliati nella ragnatela ciociara. La partita poi è spezzettata da diversi falli. L’unico pericolo è di Florenzi alla mezzora: in piena area da posizione centrale spedisce fuori. Come la punizione di Fumagalli al 34’. In verità è il Frosinone a sfiorare il raddoppio nel secondo di recupero. Ambrosino con un bel tiro a giro colpisce il pallo da fuori area, Canotto spara alto il tapin.
Due traverse, il Frosinone sfiora il raddoppio
Il Frosinone rientra dopo l’intervallo con Kvernadze al posto di Canotto. Dall’altra parte il Cosenza prova subito a partire forte ma il Frosinone non si scompone. Ed anzi al 15′ solo la sfortuna nega la gioia del raddoppio. Sugli sviluppi di un corner di Marchizza succede di tutto e di più con 2 traverse colpite in mischia da Ambrosino ed A. Oyono. Il Cosenza sembra andare in confusione. Alvini prova dare la scossa con i cambi (Ciervo, Rizzo Pinna e Sankoh) ma anche Greco risponde con le sue sostituzioni (Ghedjemis, Garritano e J. Oyono).
La squadra ciociara comunque tiene il campo con ordine ed abnegazione. E poi c’è un Cerofolini sempre attento sulle 2 conclusioni pericolose di Rizzo Pinna. Ma la grande chance è ancora del Frosinone: contropiede al 32′ di Kvernadze che a tu per tu con Micai serve Garritano sulla sua sinistra, l’ex rossoblu timbra clamorosamente la terza traversa di giornata. Il Frosinone vicino di nuovo al tris nel finale con la zuccata di Bracaglia parata da Micai. Al cardiopalmo le ultime battute del match: fallo di Barcella al limite su Mazzocchi, punizione di Fumagalli parata da Cerofolini.